LINKS!

mercoledì 10 dicembre 2025

(07/12/2025) Primavera 1 Women 25/26, settima giornata: BRESCIA - GENOA 0-7

Stress? Mal di testa? Sottili forme di sopraffazione minacciano la tua serenità sul luogo di lavoro? Grifoncite, e tutto ritorna a splendere (leggere attentamente il foglio illustrativo, bla bla). Domenica siamo tornate al piumaggio della passata stagione, là dove i risultati netti e/o roboanti rasentavano la norma, e lo abbiamo fatto con l'unica squadra che - pur se attualmente in piena crisi - ci mise più delle altre i bastoni tra le ruote. Brescia steso dalle doppiette di Matzedda e Costamagna, e poi dai gol Rota, Giaquinto e Mignini (Serena), per uno 0-7 che a prescindere da quanto resterà impresso lassù, dalle loro parti, me lo ricorderò io. 12 punti (14 gol fatti, 8 subiti), sesto posto in solitaria in classifica, e le sensazioni di freschezza e positività che la nostra Primavera spesso mi trasmette. Prossimo appuntamento domenica 14, al Gambins di Arenzano, contro il Parma, per una gara che, qualora vincessimo, anche in quanto ad autostima forse potrebbe risultare una delle più importanti del campionato.

Grazie grife.

Adri

LA "CLASSIFICA" DELLE NOSTRE MARCATRICI
Ilaria Matzedda 4Serena Mignini 3
Asia Rota e Anna Costamagna 2,
Sara Bascherini, Vittoria Giaquinto e Angelica Galetti 1.

LE PRIME SETTE PARTITE
Internazionale - Genoa 1-0
Genoa - Milan 0-1
Sassuolo - Genoa 0-1
Genoa - Fiorentina 2-1
Verona - Genoa 1-2
Genoa - Roma 2-4
Brescia - Genoa 0-7

LE RESTANTI DEL GIRONE DI ANDATA
(14/12) Genoa - Parma
(21/12) Juventus - Genoa
(11/01) Arezzo - Genoa
(18/01) Genoa - Cesena

I RISULTATI DELLA SETTIMA GIORNATA

LA CLASSIFICA

lunedì 8 dicembre 2025

(6-7-8/12/2025) Serie A Women 25/26: il resoconto e gli highlights dell'ottava giornata

E' la doppietta con cui la pantera (di nero smaltata) stende il Sassuolo che ha chiuso quest'ottava giornata della Serie A Women 25/26, con la stessa S.S. Lazio 1900 che salendo a quota 12 crea un vuoto di 5 punti tra loro e il quartetto delle squadre che si stanno giocando la salvezza (e che molto probabilmente se la giocheranno da qui alla fine), e cioè il Parma, noi, le stesse neroverdi emiliane, e la Ternana. Ducali che hanno perso di misura in casa contro un Como che ormai non dovrebbe più sorprendere chissà come, poiché oltre che essere attualmente la seconda forza del campionato, probabilmente ne è anche la compagine più concreta. Poi, come detto, ci siamo noi, piallate senza remore a Milano dall'Internazionale, risultato che farà "bella mostra di sè" per sempre nelle pagine della nostra storia; e neroblù che dal canto loro quantomeno apparentemente hanno rimesso olio nei propri ingranaggi. Il Sassuolo non l'ho ancora visto giocare una gara intera (ne guardai solo un tempo al loro match di apertura del torneo), ma forse lo "visionerò" prima di domenica prossima, visto che saranno le nostre prossime avversarie, in una partita certamente tra le più delicate della stagione. La Ternana anch'essa ha perso, e in quel di Bagno a Ripoli contro la Fiorentina, partita che ho guardato dall'inizio alla fine, e ripeto anche in questa occasione che mediamente gradisco il calcio delle viola, anche se mi sembrano un pò troppo evanescenti. In ogni caso, sono lì a 14 punti, ma se la sono vista brutta quando in pieno recupero le rossoverdi hanno potuto usufruire di un rigore per il possibile 1-1, che poi la Pirone ha sbagliato (ed è stato bello vedere come a fine gara le compagne di Valeria - probabilmente in lacrime - l'hanno praticamente circondata per rassicurarla). Le milaniste, invece, hanno battuto il Napoli in trasferta, e questo delle rossonere è un colpo importante, sia perché ottenuto ai danni di una squadra di tutto rispetto, sia in ottica derby di sabato prossimo (che andrà in scena nel varesino). Infine, la Roma e la Juventus: chi mi legge forse ricorderà che delle giallorosse, dopo che batterono la  Lazio, scrissi che sono una squadra che soffre la pressione (non hanno dalla loro la caratteristica di tessere particolari trame di gioco nel breve riottenendone così la gestione, bensì sono bravissime a dialogare, velocizzare e verticalizzare in pochi passaggi anche nelle zone di poco respiro), ma sollevavo la questione su chi quest'apprensione potesse procurargliela. Bene: lo abbiamo scoperto. Primo tempo reciprocamente compassato, ma ripresa spettacolare delle bianconere in quanto a carattere, copertura di campo, coesione, sostegno reciproco (complimenti a tutte), e lupe che hanno preferito "abdicare" chiudendosi, ma in un modo o nell'altro, almeno per quel che mi riguarda, quando la Roma gioca in casa c'è spesso una gradevole intensità, un energia che "rapisce". Il gol della Bergamaschi, poi, mi ha fatto venire la pelle d'oca.

Buonanotte.

Adri

Napoli - Milan 0-2

Roma - Juventus 1-1

Internazionale - Genoa 5-0

Fiorentina - Ternana 1-0

Parma - Como 0-1

Sassuolo - Lazio 1-2

LE PARTITE DELL'OTTAVO TURNO
(Clicca per ingrandire)

LA CLASSIFICA
Prime 3 = accesso alla Champion League.
Ultima = retrocessione in Serie B.

(07/12/2025) Serie A Women 25/26, ottava giornata: INTERNAZIONALE - GENOA 5-0

 Alma Hilaj, grifa feliciosa con la palla (fonte/credit foto: instagram ufficiale)

07/12/2025
Serie A Women 25/26
Ottava giornata
Ore 12:30, Arena Civica Gianni Brera (Milano)
INTERNAZIONALE - GENOA 5-0
(9' & 65' Wullaert, 12' Csiszar, 46' Tomasevic, 52' Milinkovic)

INTERNAZIONALE (3-4-2-1; all. Gianpiero Piovani) - Rúnarsdottir; Bowen, Milinkovic, Andrés (58' Bartoli); Merlo (58' Schough), Tomasevic, Csiszar (68' Bugeja), Glionna; Magull (75' Consolini), Vilhjalmsdottir; Wullaert (68' Van Djik). A disposizione: Piazza, Belli, Bugeja, Van Djik, Pleidrup, Consolini, Santi, Robustellini, Bartoli, Schough, Detruyer.

GENOA (4-3-3; all. Sebastian De La Fuente) - Forcinella; Vigilucci, Lipman, Giles, Acuti; Bettalli (46' Sondergaard), Hilaj (80' Ferrara), Cinotti; Monterubbiano (80' Curraj), Bahr (65' Bargi), Massa (65' Giacobbo). A disposizione: Marchetti, Korenciova, Giacobbo, Bargi, Ferrara, Abate, Cuschieri, Parolo, Curraj, Mele, Sondergaard, Lucafò.

Ammonite: Andres (I).
Arbitro: Poli
Assistenti: Marchese-Montanelli
Quarto Ufficiale: Barbetti

Quando ad inizio stagione prevedetti che con questa paura, mancanza di struttura di gioco e filosofia di non calcio saremmo andate incontro a fatiche non indifferenti e a sconfitte pesanti (perché così stando le cose, ne arriveranno altre), non ricordo se riferendomi a queste ultime usai il termine "imbarcate" o "scoppole" (presumo il primo delle due), ma in particolare tra i pallonari che adottano un linguaggio "in" che ci sta dentro, in questi casi è di uso dire "manita", e allora che manita sia; anche se in realtà le interiste ce ne avrebbero potuti fare pure sei o sette, ma al di là di questo, faccio loro i complimenti soprattutto perché per l'appunto hanno giocato spingendo sull'accelleratore per tutta la gara (e peccato che tra le undici non ci fosse la Polli, la quale ancora è indisponibile, perché oltre a ritenerla una delle più forti attaccanti italiane, più le avversarie sono valide, più mi stimolo). Apprezzo l'idea di calcio di Piovani e ho pubblicamente espresso il mio parere sull'Internazionale in più di un occasione, affermando che avrebbe tutti i requisiti per poter vincere il titolo qualora capissero appieno il loro valore, e lo confermo anche oggi. Vero è che ieri almeno in parte sono potute tornare ad esprimersi ad un certo livello perché al pari delle loro "nemiche" juventine poche settimane fa, si sono trovate davanti una squadra a capo chino, che lasciava loro in media 50 metri di campo dove poter passeggiare, ragionare, sbagliare e riprendere il possesso, e che quando aveva il pallone tra i piedi non sapeva cosa fare, e andava in crisi appena messa anche solo un pò sottopressione. Si, nella ripresa ci sono state delle fasi in cui abbiamo fatto meglio, e quindi? Dopo 5 mesi di partite e lavoro sul campo, dovrei esaltare queste situazioni, cibandomi delle briciole? Direi che è il minimo del minimo che vi siano, e che ci sarebbe solo da guardarsi dentro a fondo sul perché ancora non vengono quintuplicate; ma non solo: abbiamo cominciato a giochicchiare a risultato chiuso, perché a mio parere non avevamo più il peso della responsabilità di poterlo portare dalla nostra parte, sentendoci più sciolte e più libere una volta appurato che loro erano superiori, ed emblematica di questo timore di poter essere all'altezza se vogliamo è stata anche l'occasione di Bettalli sullo 0-2 (bentornata in campo, così come bentornata a disposizione a Parolo), la quale anziché tirare ha tentennato e temporeggiato per alcuni metri, per poi spostarsi il pallone sulla destra all'ultimo, concludendo debolmente: molto probabilmente, se davanti avessimo avuto una squadra di Serie B (o con un nome "meno importante"), avrebbe tentato di tirare giù la porta.

Ma mi fermo qui, perché in generale ripeterei gli stessi concetti, e sinceramente ho di meglio da fare (chi non mi ha mai letto prima e non vuole andare a ritroso nel blog, amen: non li conoscerà), e oltre a staccare al più presto da questo post, con tutto il rispetto lo farò almeno per un pò e per lo più totalmente anche dai contenuti mediatici legati al mondo rossoblù, comprese dichiarazioni e commenti di De La Fuente pre e post gara.

Adri

Gli highlights

LE PARTITE DELL'OTTAVO TURNO
(clicca per ingrandire)

LA CLASSIFICA
Prime 3 = accesso alla Champion League.
Ultima = retrocessione in Serie B.

sabato 6 dicembre 2025

(07/12/2025) Serie A Women 25/26, ottava giornata: INTERNAZIONALE - GENOA (il prepartita)

 

La inizio così, con gli highlights della partita del 22 agosto scorso che al nostro esordio stagionale, storico e della Serie A Women's Cup ci vide perdere 1-2 contro un Internazionale poco brillante che pochi giorni dopo sarebbe uscita dalla Champions League al secondo turno dei preliminari (e che a tutt'oggi non ha veramente ingranato), ma capace di saper gestire bene il pallone e certamente agevolata dal nostro assetto e atteggiamento remissivo e rinunciatario, dinanzi al quale drizzai subito le antenne.

Neroblù - dicevo - attualmente settime in classifica con 9 punti e per questo in qualche modo ancora ai nastri di partenza rispetto alle aspettative, siano esse quelle del "pubblico" che dello stesso Club milanese, visto e considerato il valore della squadra, l'importante posizionamento ottenuto nella passata stagione (secondo posto), e la volontà di giocarsela per le prime tre posizioni anche quest'anno (se non esclusivamente per il titolo), assieme alle campionesse in carica juventine e alle romaniste (le quali si sono sfidate poche ore fa, pareggiando 1-1). Va da sé che per loro quella di domenica sarà ancor di più una gara in cui non concedere un centimetro, ma se è giusto dedicare alle interiste queste righe di apertura e con esse considerare determinati aspetti, sarebbe cosa altrettanto ragionevole quella del sottolineare che noi dovremmo comunque interessarci soltanto della nostra situazione, della nostra dignità (compresa quella individuale, di singole giocatrici), delle nostre aspirazioni e della nostra crescita, e per quanto parole di questo tipo vengano spesso usate in un modo o nell'altro in ambiente calcistico, non sono affatto scontate, se si considera che "sulla carta", domani (ore 12:30, diretta su DAZN) andremo a giocarcela contro una squadra che per nome, esperienza, e quant'altro, giusto o no che sia gode dei favori del pronostico, e che per questo c'è il rischio non indifferente di (ri)abbassare la testa ancor prima di entrare in campo.

Infatti, ci tengo a precisare - anche per informare chi mi legge per la prima volta - che in tutti questi giorni di "distacco" dall'attività del blog causa pausa nazionali (e non solo), non ho mai considerato di rivedere anche solo minimamente le mie posizioni su ciò che finora ho scritto e detto rispetto a ciò che stiamo vivendo e che siamo, ovvero una squadra mal gestita, che mediamente fatica a giocare a calcio e che vivacchia di soluzioni (pro)positive estemporanee. Certamente non mi diverte auspicare in quello che a tutti gli effetti sarebbe un interruzione di un rapporto di lavoro tra una società e un suo collaboratore, ma oltre al credere che le grife non si stiano esprimendo all'altezza (e che sia l'ora di "pedalare"), resto per l'appunto dell'idea che De La Fuente quantomeno ad oggi non si è dimostrato adatto a poter ricoprire il ruolo di allenatore del Genoa.

Arriveranno invece nel tempo - a partire da domani - dei cambiamenti importanti, attitudinali, tattici, nonché filosofici, atti a mutare fortemente e in meglio il nostro percorso? Naturalmente lo spero, ma ne dubito. In ogni caso, se questi si cominciassero a manifestare sin dalla partita contro l'Internazionale, li considererei il minimo, anziché oro colato e/o motivo di chissà quale esaltazione, in una considerazione generale della grandezza del Genoa in quanto tale, dell'importanza della città che la squadra di per sé rappresenta, e in nome del popolo che lo supporta. 

E ora andiamo sulle dichiarazioni di Sebastian in relazione alla gara in arrivo, le quali comunque contengono un paio di concetti di cui uno in particolare è degno di nota e va certamente a creare un continuum - in senso positivo - con il cambio di comunicazione attuato sin dall'ultima partita giocata.

(Fonte/credit foto: Instagram ufficiale; idem in basso)

Prima di tutto desta interesse constatare che il nostro allenatore sia a conoscenza dell'essenza dello spirito del Genoa, o meglio ancora: che lo esprima in un certo modo ed apparentemente con una certa verve; e va bene così, anche perché chiunque ha il pieno diritto di introiettare e percepire qualcosa in modo sentito foss'anche nel giro di poche ore, ma a prescindere da ciò, quel che balza all'occhio per l'appunto è che ha parlato di ricerca/senso della vittoria. Del resto, le ragazze del Genoa dovrebbero andarsene in giro con indosso il nostro stemma a tentare di strappar via dei pareggi? Voglio dire: ok, ma è tutto normale.

Per cui si presume che essendoci preparate due settimane, avendo la bava alla bocca e la fame di vittoria ed essendo pronte a lottare, domani le grife non daranno battaglia aggredendo/tamponando nel primo terzo per poi tentare i soliti contropiedi cercando di mettere a tacere i brontolii di stomaco arraffando due pezzi di pane per poi saltare felici a fine gara così che tutti noi le potremmo vedere su Instagram mettendo i cuoricini perché l'abbiamo sfangata; bensì aggrediranno le interiste quantomeno per tre quarti di gara (fasi di rifiatamento/gestione permettendo), e anche proponendo quel football che ad Arenzano, attraverso il lavoro seriamente svolto durante questa pausa-nazionali, si è andato a creare/affinare; perché tutto ciò fa parte dell' "essere Genoa". Tra l'altro, a proposito di gioco e di progressi, ripesco un particolare che lo stesso allenatore dichiarò dopo la sconfitta contro le juventine a Biella (che personalmente mi sono legato al dito col triplo nodo), e cioè che in quell'occasione dimostrammo comunque di saper iniziare l'azione di costruzione dal basso, e via discorrendo; e non ebbe tutti i torti, notai anche io quegli aspetti, ma giustamente, anche solo sottolinearli qui nel blog commentando quella partita inguardabile mi appariva grottesco, e tutt'ora lo penso. Per cui lo faccio adesso, nonostante poi con il Napoli si sia visto di nuovo un tonfo, e nonostante la pochezza di certi "progressi" in uno scenario generale di così basso profilo, e "chiedo": lo staff è tornato a lavorare anche su determinate situazioni per migliorarle ancora e poterle così riproporre all'Arena civica tra meno di 20 ore?

Lo vedremo.

Adri

LE CONVOCATE (oltre a Di Bari e Rigaglia, indisponibile anche Di Criscio, ma rientra Parolo)

LE PARTITE DELL'OTTAVO TURNO
(Clicca per ingrandire)

LA CLASSIFICA MOMENTANEA

mercoledì 26 novembre 2025

(23/11/2025) Primavera 1 Women 25/26, sesta giornata: GENOA - ROMA 2-4

Le romaniste domenica hanno ulteriormente confermato di essere più forti battendoci anche in campionato (in quel di Arenzano) dopo la gara nel Girone C di Coppa Italia, e stavolta rifilandocene 4 anziché 5, ma a quanto pare - stando ad altrui cronache - ce la siamo comunque giocata, e aggiungo anche che se così è, la cosa non mi stupisce, perché ho fiducia nelle qualità e nella mentalità di questa squadra da quando la "seguo". 2-4 il risultato finale, con due zampate di grife grazie a Matzedda e Serena Mignini (per loro Ventriglia, doppietta di Carosi, e Cherubini). Siamo così a 3 vittorie e tre sconfitte nelle prime sei giornate, e i nostri 9 punti ci permettono di essere settime il classifica a + 8 e + 9 sulla coppia in zona retrocessione, e cioè quella formata dalla Fiorentina (finalista della Coppa Italia 24/25) e dal Brescia, e saranno proprio le biancoblù le nostre prossime avversarie, il 7 dicembre in lombardia, là dove le ritroveremo dopo averle sfidate ben 3 volte* la stagione scorsa nel Girone A della Primavera 2: uniche ad averci tallonate nella lotta per il raggiungimento del primo ed unico posto valido per la promozione, ma alla luce della mancata iscrizione della Sampdoria al campionato di quest'anno, nonché del loro aver ottenuto il secondo piazzamento in Primavera 2 per due tornei consecutivi, eccole per l'appunto anch'esse nella massima serie di categoria.

Adri

I RISULTATI DELLA SESTA GIORNATA
Sabato 22 novembre
Domenica 23 novembre

LA CLASSIFICA

LA CLASSIFICA DELLE NOSTRE MARCATRICI
Ilaria Matzedda e Serena Mignini 2
Sara Bascherini, Angelica Galetti ed Asia Rota 1.

LE PRIME SEI PARTITE
Internazionale - Genoa 1-0
Genoa - Milan 0-1
Sassuolo - Genoa 0-1
Genoa - Fiorentina 2-1
Verona - Genoa 1-2
Genoa - Roma 2-4

LE RESTANTI DEL GIRONE DI ANDATA
(07/12) Brescia - Genoa
(14/12) Genoa - Parma
(21/12) Juventus - Genoa
(11/01) Arezzo - Genoa
(18/01) Genoa - Cesena

*Genoa - Brescia 1-1
Brescia - Genoa 0-1
Brescia - Genoa 1-1

domenica 23 novembre 2025

(22-23/11/2025) Serie A Women 25/26: il resoconto e gli highlights della settima giornata

Settima giornata della Serie A Women 25/26, e la "copertina" - senza foto - per quel che mi riguarda se l'aggiudica la nostra prossima avversaria, ovvero l' F.C. Internazionale di Milano (la quale, con tutto il rispetto, per il sottoscritto verrà sempre dopo le concittadine rossonere), che eliminata dall'ultima competizione europea possibile, torna alla vittoria in campionato dopo la prima giornata, e lo fa ai danni della Lazio in quel di Formello grazie ad una doppietta di Wullaert (che in questo modo molto probabilmente si è fatta perdonare dei gol mancati la settimana scorsa contro il Napoli) e ad un rigore parato dalla finlandese Runarsdottir che ha intercettato il tiro della pantera (Piemonte) facendolo rimbalzare sulla traversa con la mano di richiamo, quasi in fotocopia della collega romanista (ed ex neroblù) Rachele Baldi a Seregno, là dove le giallorosse hanno battuto 0-1 il Como in quello che era il "match clou" di questo turno, in quanto sfida al vertice (risultata equilibrata). Lupe che per l'appunto continuano senza particolari affanni la loro fuga in cima alla classifica con i loro 18 punti frutto di 6 vittorie su sette gare, sconfitte soltanto dalla Fiorentina due giornate or sono; viola che ho "visionato" nella partita giocatasi poche ore fa contro la Juventus a Biella, e che mi sono piaciute non poco per atteggiamento e tipologia di calcio (inoltre, io sono un Severini-chioma d'oro fan), ma che hanno comunque perso 1-0, certamente al termine di un azione che la Juventus ha sviluppato dopo un fallo a mio avviso netto sulla gigliata Benedetta Orsi, rimasta stesa a terra mentre arbitro e bianconere hanno lasciato correre (gol che in seguito lo stesso direttore di gara ha convalidato via F.V.S.), ma è altrettanto sicuro che la "fiore" dovrebbe guardare più che altro a se stessa, poiché è andata calando vistosamente nella ripresa, lasciando campo e partita alle zebre, che, come D.N.A. vuole, non solo hanno spinto come se non ci fosse un domani una volta annusata l'altrui insicurezza, ma fanno del cinismo una delle loro caratteristiche più pericolose (in ogni caso, per chi ne avesse interesse, qui ci sono le dichiarazioni del D.S. viola Mazzoncini). Milan - Sassuolo, invece, è finita 2-2, con le neroverdi che "ironicamente" hanno rimontato due gol proprio come fecero l'8 novembre contro l'Internazionale, e in pari è finita anche Ternana - Parma, ragion per cui le gialloblù ci hanno staccate di un punto, e le fere ancora restano all'ultimo posto, ma ci stanno ugualmente col fiato sul collo, alla luce della nostra seconda sconfitta consecutiva, stavolta in casa, subita dal sopracitato Napoli.

Adri

Genoa - Napoli 1-3

Ternana - Parma 0-0

Juventus - Fiorentina 1-0


Como - Roma 0-1

Milan - Sassuolo 2-2

Lazio - Internazionale 0-2


LE PARTITE DEL SETTIMO TURNO
(Clicca per ingrandire)

LA CLASSIFICA

LA CLASSIFICA DELLE PRIME 10 MARCATRICI
(Tra parentesi, i calci di rigore)

(22/11/2025) Serie A Women 25/26, settima giornata: GENOA - NAPOLI 1-3 (il postpartita, pt2)

Le grife, e, alle loro spalle, le "colline alpestri" (credit foto: Maurizio Ghigliotti)

22/11/2025
Serie A Women 25/26
Settima giornata
Ore 12:30, Sciorba Stadium (Genova)
GENOA - NAPOLI 1-3
(16′ Cinotti, 48′ Fløe Nielsen, 51′ Barker, 93′ Trøan)

GENOA (3-5-2; all. Sebastian De La Fuente) - Forcinella; Di Criscio, Lipman (80′ Bargi), Giles (87′ Curraj); Vigilucci, Cinotti (67′ Cuschieri), Hilaj, Massa (67′ Söndergaard), Acuti; Monterubbiano; Bahr (80′ Giacobbo)A disposizione: Marchetti, Korenciova, Bettalli, Abate, Cuschieri, Sondergaard, Ferrara, Curraj, Bargi, Giacobbo, Mele, Lucafò. 

NAPOLI (4-4-2; all. David Sassarini) - Beretta; Giordano, Brooks, Jusjong Henriksen, Doucouré (78′ Pettenuzzo); Barker (83′ Kozak), Bellucci, Muth (46′ Langella), Carcassi (46′ Sciabica); Vanmechelen (78′ Trøan), Fløe Nielsen. A disposizione: Hornschuch, Bacic, Kozak, Sciabica, Troan, Penzo, D’Angelo, Vergani, Pettenuzzo, Vischi, Langella.

Arbitro: Viapiana (Catanzaro) Operatore F.V.S.: Cassano (Saronno)
Ammonizioni: 30′ Muth, 40′ Carcassi, 76′ Söndergaard
(espulso Sassarini al 38' per proteste)
Come accennato ieri, mister De La Fuente per quel che concerne le dichiarazioni postgara ha compiuto una sterzata improvvisa rispetto al solito, parlando chiaramente di aggressività, di atteggiamento da migliorare, di andare a mille, di dover crescere, e via discorrendo. Bene: direi che era l'ora, oltre che essere il minimo; ma rispetto a determinati concetti da lui espressi, restano comunque dei commenti - e delle riflessioni - da fare.

Il primo è quello legato al fatto che una settimana fa, dopo la sconfitta contro la Juventus nella quale quasi non siamo scese in campo, il mister aveva affermato che avevamo avuto un buon approccio alla partita, che eravamo state dentro di essa come lui voleva, e che alle ragazze non aveva nulla da rimproverare. Dopo il match di ieri, invece, ha per l'appunto esternato delle critiche, quando palesemente la prestazione è stata migliore rispetto a quella di Biella.

E alcuni mi potrebbero dire che la Juventus è la Juventus, mentre il Napoli il Napoli, ma le azzurre, oltre ad essere chiaramente una squadra allenata bene, non rientrano forse tra quel novero di squadre che - perlomeno similarmente alle bianconere - hanno esperienza a certi livelli rispetto a noi piccole-principianti-spaurite neopromosse? Oppure, mi si potrebbe far notare anche che in ogni caso una certa e improvvisa criticità del nostro allenatore è da apprezzare in quanto tale, se non fosse che non solo non è così - e ci arriviamo meglio - , ma lui stesso ha affermato che "abbiamo sempre detto di voler una squadra con la bava alla bocca e oggi nel secondo tempo ci è calata un pò"; ed è vero; infatti tale concetto fu espresso ben prima di andare in piemonte ad affrontare la Juventus in Serie A per la prima volta, pensando bene di affibbiare anche alla squadra femminile una certa tradizione che ci vuole inferiorizzati rispetto alla vecchia signora ancor prima di entrare nel rettangolo di gioco, anziché cercare fin da subito di cambiare volto in tal senso alla nostra storia.

Ragion per cui, prima si considera di voler avere la bava alla bocca contro chiunque, poi si ritiene accettabile se a Biella abbassiamo il capo, e poi improvvisamente si afferma che con le partenopee in quanto ad atteggiamento non è andata come sarebbe dovuta andare.

C'è come una sorta di buco "nel mezzo", manca un nesso: forse è scattato/successo qualcosa, e tornare sui propri passi rivedendo le affermazioni post-Biella non è cosa semplice da fare, oppure quelle di ieri sono dichiarazioni atte più che altro a mettere una toppa. Detto questo, ribadisco che nel complesso - e nel frattempo - le accolgo in quanto per l'appunto differenti dal solito, e vedremo se come prova del nove dopo la sosta andremo a Milano a "mangiare le caviglie" delle interiste senza pietà, per cui anche senza scuse.

E ancora: come detto, Sebastian dopo la sconfitta contro la Juventus ha affermato che "non aveva niente da rimproverare" alle ragazze, ma anche al di là del contesto di quella partita, dove sta scritto che è soltanto un allenatore che può eventualmente contestare qualcosa alla sua squadra, e non anche il contrario? Infatti, quel che mi domando, è: siamo sicuri che De La Fuente sia ben accetto dalle ragazze? A mio parere - poiché non ne ho prova alcuna - di grife a cui stona l'impostazione della squadra molto probabilmente ce ne sono, o comunque sarebbe per l'appunto una possibilità da tenere in considerazione. Ma come accennato poc'anzi, vai a sapere: magari ieri nello spogliatoio c'è stata maretta, e magari ve ne fosse, aggiungo io: un bello scossone costruttivo; una sana e schietta discussione chiarificatrice, foss'anche forte, ma che porti in qualche modo dei benefici, visto e considerato che l'ipotesi esonero parrebbe quasi utopistica. E infine, come mai De La Fuente in determinate affermazioni pubbliche parla solo di quello che dovrebbero fare o non fare le giocatrici, ma non si prende alcuna chiara responsabilità personale parlando in prima persona, e va solo a lambire vagamente l'aspetto della scarsità dei principi di gioco (la squadra crea affidandosi per lo più all'iniziativa personale, ma a volte - come ieri - anche bene), e soprattutto tralascia il fatto che davanti siamo poco efficaci?

Buona lettura.

Adri


(Intervista a cura di Alessio Semino) Mister, ci commenta questa partita? La sconfitta è tutta in quell’inizio di ripresa con due gol in 6’? “Il commento di questa partita è che abbiamo fatto un buon primo tempo e poi nei 6 minuti iniziali del secondo tempo non siamo state quello che eravamo state nei primi 45 minuti. Questo dimostra che non possiamo mai abbassare la guardia, stiamo lavorando per questo. Il resto del secondo tempo è stato determinato dai due gol, abbiamo perso lucidità ma soprattutto abbiamo perso la compattezza di squadra che avevamo avuto nel primo tempo. Alla fine anche nel secondo tempo non abbiamo fatto una brutta partita però non eravamo compatte, aggressive e non vincevamo i duelli come nel primo tempo. Sappiamo che dobbiamo fare di più, sappiamo che in Serie A non si possono avere questi momenti. Sono molto dispiaciuto per l’inizio del secondo tempo perché per quello che abbiamo fatto nel primo tempo non meritavamo di iniziare così. Dobbiamo crescere”.

Nel primo tempo avevate saputo soffrire e sbloccarla con un rigore netto. Dopo, tra l’altro, avevate avuto anche la chance del 2-0. Cos’è successo nella ripresa? “Penso che nella ripresa siamo partite male, tante partite siamo migliorate nel secondo tempo e oggi invece nel primo tempo, come dici tu, abbiamo chiuso gli spazi al Napoli che sa giocare, avevamo avuto le chance di andare al doppio vantaggio e siamo state efficaci comunque nel recuperare la palla e saper cosa fare quando l’avevamo. Avevamo fatto un buon primo tempo, poi abbiamo subito due gol a distanza di pochi minuti e questo, in una partita così, ti condiziona nel resto degli altri 40 minuti.  Ci manca esperienza in questi momenti, ci manca essere più attenti in quei momenti lì e ci manca tener attenzione in quei momenti”.

Il Napoli davanti aveva un passo differente e attaccava molto la vostra linea difensiva quando non trovava sbocchi sulle corsie. Si poteva fare meglio secondo lei nel contenerle? “Sicuramente nei primi due gol essere più vive in un momento dove dobbiamo essere più reattive. Il primo gol fanno una bella azione, il secondo c’è un palleggio laterale dove andiamo a contrasto un po’ leggermente. Per contenerle bisogna alzare il ritmo dell’aggressività nella fase di possesso e non possesso e sopratutto in quella di non possesso abbiamo sempre detto di voler una squadra con la bava alla bocca e oggi nel secondo tempo ci è calata un pò".

Ultima domanda. Ora c’è la pausa e poi si riparte in casa dell’Inter e qua col Sassuolo. Saranno due gare importantissime… “Quando giochi per la salvezza sono tutte partite importanti, noi sappiamo qual è il nostro obiettivo, di voler rimanere in serie A, e sappiamo che nel nostro percorso di crescita dobbiamo passare anche per momenti come oggi e capire che non bastano 45/50/80 bisogna essere per 95 minuti a mille e questo lo miglioreremo con l’allenamento, con il chiedere di più per arrivare alle partite più pronte. Abbiamo 2 partite importanti sia per gli avversari e sia perché abbiamo bisogno di punti. Oggi per il primo tempo che abbiamo fatto potevamo gestire meglio il vantaggio”.

Gli highlights

LE PARTITE DEL SETTIMO TURNO
(Clicca per ingrandire)

LA CLASSIFICA MOMENTANEA

sabato 22 novembre 2025

(22/11/2025) Serie A Women 25/26, settima giornata: GENOA - NAPOLI 1-3 (il postpartita, pt1)

Oggi, poco prima della gara, ospite da Dimitri ho avuto modo di esprimere il 25% circa dei concetti che ho dentro - e che qui nel blog cerco di fare il massimo per poterli scrivere - approfittando dello spazio con un paio di interventi "lampo" mentre il cervello mi andava in mille direzioni, considerando i minuti contati che in queste situazioni ho per poter parlare prima di correre a guardare sia l'inizio del primo tempo, che del secondo; partita che tra l'altro ho deciso di rivedere interamente una mezzoretta dopo il fischio finale.

Oltre a ribadire fermamente il mio pensiero sull'insoddisfazione che provo rispetto all'operato di De La Fuente in qualità di allenatore del Genoa (e delle cui dichiarazioni postgara - certamente più apprezzabili di tutte le altre espresse sin da inizio stagione - mi occuperò probabilmente domani), oltre all'essere particolarmente curioso di conoscere eventualmente anche cosa la vice-allenatrice Ilaria Leoni pensa dell'attuale situazione (del resto, sarebbe stato dignitoso e giusto che a lei il Club avesse dedicato una presentazione sin al suo arrivo, in forma di semplice intervista), e al volermi rivolgere "direttamente" anche alle giocatrici dicendovi di impegnarvi ulteriormente perché di come siamo messe ne siete anche voi le responsabili; credo che sarebbe opportuno che la Direttrice Sportiva Marta Carissimi apparisse al più presto per poter anch'essa manifestare pareri e posizioni personali e della società rispetto ai risultati finora ottenuti dalla squadra (sette sconfitte, un pari, e tre vittorie in undici gare ufficiali tra Women's Cup, Coppa Italia e Campionato). In sintesi, per fare il quadro della situazione.

Adri

Le parole di Norma Cinotti

venerdì 21 novembre 2025

(22/11/2025) Serie A Women 25/26, settima giornata: GENOA - NAPOLI (il prepartita)


Le ragazze del Napoli sono a Genova, e io poco fa ho terminato di guardare Napoli - Internazionale 1-0 di domenica 16, e l'ho fatto sia per la curiosità di dare uno sguardo alla realtà attuale delle partenopee (le quali l'anno scorso sono arrivate penultime), sia ovviamente per farmi un idea nell'ottica del match di domani (ore 12:30, diretta su DAZN), e riportarla anche qui, in questo articolo prepartita. Ragion per cui, quel che posso dire è che ho visto una squadra ben messa in campo, con un gradevole e ordinato 4-4-2 vecchia maniera (perlomeno lungo tutto il primo tempo), una discreta/buona aggressività durante la fase di costruzione delle neroblù (anche sui loro calci di rinvio), una transizione negativa valida in cui non abbassavano (quasi) mai troppo il baricentro, e che soprattutto sapevano gestire restando dentro i tempi della gara per poi o ripartire dignitosamente (degna copertura di campo in ampiezza, buoni movimenti nell'attaccare gli spazi e nel dettare il passaggio), oppure risalendo in blocco una volta recuperato il possesso, per conseguentemente gestire, interrompendo così le iniziative avversarie.

Il tutto in quello che per l'appunto è stato mediamente un alternarsi reciproco all'interno di una gara a grandi linee equilibrata, se non fosse che l'Internazionale ha avuto un pò più possesso e più occasioni limpide (e due pali), ma anche le azzurre hanno detto la loro, soprattutto con l'autrice del gol, ovvero la danese Cecile Floe (legno anche per lei), classe 2001 e quasi 1,80 di altezza, per cui brava sui palloni alti, ma anche nell'affondo e in velocità, nell'allargarsi per ricevere ed aprire correnti interne, e anche nel cercare senza remore l'uno contro uno, ma non solo: è anche divertente (naturalmente nel senso buono del termine, come sempre), per movenze, tenacia, aura; nonché per l'esultanza dopo aver steso le milanesi al termine della sua corsa con tanto di finta a proseguire alle origini dell'azione. 4-4-2 perlomeno nei primi 45', dicevo, perché le napoletane nella ripresa si sono piazzate con un 4-1-4-1/4-5-1 con "la nostra" in attacco, ma ripeto: lo hanno fatto perché fondamentalmente hanno ulteriormente occupato il rettangolo di gioco con ancor più precisione, non tanto per arroccarsi, anche perché in linea generale sono rimaste mobili, e pronte come detto a riprendere in mano la situazione dopo aver rifiatato e spento le altrui iniziative.

Dove soffrono? Posso dire dove hanno sofferto: tra le linee (quando tenevano i reparti un pò meno corti) e nelle imbucate centrali in verticale. Ma al di là di questi particolari, sono una squadra allenata con criterio (in panchina: lo spezzino David Sassarini), che a quanto pare ha - o è in procinto di avere - una sua precisa identità, e ciò significa avere forma e sostanza sul piano tattico, attitudinale e dell'applicazione, ovvero le basi sulle quali "poi" entrano in scena i valori individuali e tecnici, i quali ovviamente differiscono da compagine a compagine. Intanto, guardare il Napoli (perlomeno quello di pochi giorni fa) ti pone dinanzi a qualcosa di ben decifrabile. Detto questo, non mi esprimerò di nuovo su di noi (tra l'altro, domani forse lo farò in live, e già ripetersi li potrà bastare, sia a me che probabilmente a chi "mi segue"), ma dico che nonostante la nostra situazione e le "sviolinate" alle avversarie di cui sopra, ho buone sensazioni in quanto ad ottenimento punti.

Ritroveremo la squadra campana dopo i due incontri - entrambi persi - avvenuti nella stagione di Serie B 22/23, ovvero Napoli - Genoa 4-0 (04/12/2022) e Genoa - Napoli 2-5 (23/04/2023). La Ternana se la vedrà col Parma (e probabilmente la spunteranno le fere), il Sassuolo affronterà il Milan nel piacentino.

Adri

LE CONVOCATE (le stesse 23 delle ultime settimane: assenti Parolo, Rigaglia, Di Bari) -  Abate, Acuti, Bahr, Bargi, Bettalli, Cinotti, Curraj, Cuschieri, Di Criscio, Ferrara, Forcinella, Giacobbo, Giles, Hilaj, Korenciova, Lipman, Lucafò, Marchetti, Massa, Mele, Monterubbiano, Sondergaard, Vigilucci.

LE PARTITE DEL SETTIMO TURNO
(Clicca per ingrandire)

LA CLASSIFICA
Prime 3 = accesso alla Champion League.
Ultima = retrocessione in Serie B.

lunedì 17 novembre 2025

(15-16/11/2025) Serie A Women 25/26: il resoconto e gli highlights della sesta giornata

Resoconto della sesta giornata della Serie A Women 25/26 che apro nuovamente parlando della Ternana, ma stavolta per via della loro vittoria, la prima da inizio campionato, ed arrivata anche in trasferta, ai danni del Sassuolo, con il gol che ha deciso la partita siglato dalla Pellegrino-Cimò, ma quante possibilità vi erano che l'assist non partisse dai piedi della Pirone? E così è Valeria a gestire l'azione di rimessa nella quale stoppa a seguire e parte palla al piede, serve Giada, e quando realizza che stavolta le fere sono in vantaggio, come gesto di liberazione si sdraia per terra (quando smetterà di giocare, si creerà un vuoto cosmico nelle nostre esistenze). Rossoverdi che tra l'altro stavolta sono state tenute in partita dalle parate di una super-Ciccioli in versione nuova di zecca.

Passando invece al Tre Fontane, la Roma che è crollata venerdì 7 a Bagno a Ripoli e che affonda in europa (perdendo la fortissima Haavi, auguri a lei), vince il derby - per la seconda volta in stagione - ripartendo per la sua strada, e a tratti vederla giocare è veramente una bellezza, non tanto perché eccelle in chissà quali virtuosismi, quanto perché riversa in campo ciò che fondamentalmente conta: aggressività, movimenti, sincronismi; e in particolar modo ho apprezzato come ieri attaccavano l'area sia con Corelli che con Viens (ottime entrambe): andando ad occuparla fisicamente, al massimo della profondità, a mò di rompighiaccio, coadiuvate dall'arrivo delle mezze ali e/o delle correnti a supporto (gol bellissimo della Di Guglielmo). Greggi divertente come sempre, la tedesca Rieke è un grandissimo colpo del Club capitolino sul quale ho messo gli occhi sin da inizio stagione, Pilgrim manco a parlarne, Giugliano, ovviamente, idem, e via discorrendo. Si, è una squadra che a sua volta soffre se messa sottopressione, ma la domanda è: in quante la affrontano in questo modo? Di sicuro non la Lazio vista nel primo tempo di ieri pomeriggio, la quale è rimasta contratta e intimorita e ha faticato a trovare le vie di passaggio, nonché la giusta velocità su cui sviluppare determinate trame. Meglio invece nella ripresa, in particolare con l'entrata di Karczewska, che fatto da punto di riferimento in avanti, gestendo bene e più di una volta il pallone. Laziali che hanno sicuramente dei valori, ma tirando un pò le somme rispetto alle volte che le ho viste giocare per intero (ormai ben quattro), ho la sensazione che ancora scarseggino in mentalità (coesione identitaria). Bella partita.

Poi c'è il Milan, che ha rivissuto un'altra gara "folleggiante", perdendo a Seregno con il Como dopo che Ijeh, come si dice dalle mie parti, ha tirato un rigore "alle telle"; lariane che poi hanno colpito di nuovo dal dischetto con la solita e trascinante Nischler (pur se il fallo della milanista Keijzer è chiaramente fuori area), ma dopo che la stessa giocatrice ne aveva sbagliato uno; ragion per cui: bianconere lombarde che quatte quatte, con concretezza e senza rubare l'occhio, continuano a salire in classifica (terza vittoria di fila), al contrario ad esempio dell'Internazionale, che dopo aver perso anche in Svezia in Europa Cup giorni fa (pur se contro una squadra di tutto rispetto), resta piantata a sei punti - assieme a noi - cadendo in campania contro il Napoli (che affronteremo allo Sciorba sabato prossimo). Il Parma, invece, fa 1-1 in casa contro la "sorprendente" Fiorentina, in quello che è l'unico pareggio di questo turno, nel quale i gol sono stati pochi, ma non credo che si possa dire lo stesso per quel che riguarda le emozioni, comprese naturalmente quelle negative, come in casa nostra, dopo la sconfitta esterna (2-0) arrivata per mano della Juventus.

Adri

Sassuolo - Ternana 0-1

Parma - Fiorentina 1-1

Como - Milan 1-0

Napoli - Internazionale 1-0

Roma - Lazio 1-0

Juventus - Genoa 2-0

LE PARTITE DEL SESTO TURNO
(Clicca per ingrandire)

LA CLASSIFICA
Prime 3 = accesso alla Champion League.
Ultima = retrocessione in Serie B.