
21/12/2025
Ore 14:30, Sciorba Stadium, Genova
COPPA ITALIA WOMEN 25/26
Ottavi di finale in gara secca
GENOA - MILAN 2-3
(26' Ijeh, 34' Kyvåg, 51' Sondergaard, 75' Hilaj, 81 Soffia)
GENOA (4-3-3; all. Sebastian De La Fuente) - Forcinella; Vigilucci (86′ Monterubbiano), Giles (63′ Mele), Curraj, Acuti; Ferrara (86′ Bettalli), Hilaj, Cuschieri (72′ Massa); Sondergaard, Bargi; Bahr (46′ Giacobbo). A disposizione: Marchetti, Lipman, Bettalli, Abate, Cinotti, Monterubbiano, Giacobbo, Mele.
MILAN (4-3-3; all. Suzanne Bakker) - Giuliani; Koivisto, Soffia, Piga (66′ De Sanders), Keijzer; Van Dooren, Park (82′ Stokic), Ijeh; Kyvag, Grimshaw, Arrigoni. A disposizione: Estévez, Tornaghi, Stokic, De Sanders, Cesarini, Appiah Amoakoah, Donolato.
Arbitro: Papi (Prato).
Assistenti: Ginanneschi (Grosseto) e Scorteccia (Firenze)
Ammonizioni: Arrigoni, Grimshaw, Giacobbo.
Espulsioni: De La Fuente
Ammonizioni: Arrigoni, Grimshaw, Giacobbo.
Espulsioni: De La Fuente
Parto dai principali aspetti più positivi e gradevoli: i due nostri gol, e la reazione avuta nella ripresa. Il primo aspetto non mi stupisce, sia perché a segnare è stata una giocatrice di livello come Alice, sia perché nell'insieme dei valori che Alma è capace di esprimere, ci sono gesti come quello di ieri; e anche per quel che riguarda il secondo punto, stessa cosa: non mi sorprende chissà come che ci siamo scosse in quel modo nel secondo tempo, considerato il fatto che non siamo nuove allo svegliarci dopo che andiamo sotto (tipica caratteristica di chi solitamente realizza il valore delle cose quando rischia di perderle).
Fine.
Riavvolgimento del nastro.
Oltre a di Bari e Rigaglia, indisponibile per infortunio Di Criscio (distorsione alla caviglia), mentre Parolo e Lucafò non sono state convocate, "sacrificate" entrambe in ragione del fatto che in Coppa Italia possono essere convocate soltanto 20 giocatrici (quando ne risultano ventuno, una va in tribuna): in poche parole, "ciao ciao" Sara e Lucrezia: zero minuti anche in questa occasione; con Lipman a riposo in panchina (concordo), e Giles e Curraj scelte come centrali nell'undici di partenza. Felice nel rivedere titolare Ferrara, e il ritorno di yo-yo. Dispiaciuto non poco per Giacobbo, che oltre a giocare poco, quando entra ancora non riesce a brillare come l'anno scorso.

Le diavolesse
Speranze pre-gara a parte, era pressoché scontato sia che anche Giada non avrebbe messo piede in campo (così come Marchetti o Korenciova), sia che saremmo state mediamente rintanate dietro la linea del pallone e quella del centrocampo (e lo faremo anche a Bagno a Ripoli, il 18 Gennaio), in attesa di questi benedetti contropiedi che tra l'altro non arrivano quasi mai, lasciando anche al Milan decine di metri di campo per impostare, mentre loro con noi facevano l'esatto opposto (sempre le stesse cose mi tocca scrivere), e non perché l'era dei tre olandesi riportò sul tetto del mondo la loro squadra maschile, per cui sarebbe scritto su chissà quale pietra che il Milan è superiore in partenza anche se ci giocassimo contro a ramino, bensì per questioni molto più semplici, attuali, e femminili: perché la Bakker sa bene come ci siamo presentate in Serie A fin dagli inizi, e a differenza di De La Fuente, giustamente se ne frega altamente di aspettare, e ha detto alle "sue" giocatrici di pressarci in blocco; cosa che a parti inverse le avrebbe messe non poco in difficoltà, ma voglio dire: è l'abc del calcio. Inoltre, eravamo evidentemente poco sicure negli appoggi e nelle misure, dando quasi il via ad un festival del liscio, da Heidi, ad Arbenita, a Forcinella (buona portiera che ha contribuito alla salita in A, ma viene esaltata anche se para quando gli tirano i palloni addosso: avvolgerla nella bambagia mediatica non la porterà a crescere, e ne ha da migliorare), e anche per questo i primi due gol che abbiamo subito - oltre al terzo - sono stati a dir poco goffi. Nel durante, si sono viste alcune buone iniziative (ad es. sulle corsie esterne), ma ciò non è bastato a non gettare via il primo tempo.

(Primo intermezzo) RACHEL CUSCHIERI - Nonostante il mio parlarne pochissimo in questi ultimi mesi, le mie attenzioni non hanno affatto abbandonato la cuschi, e chi mi legge con costanza sa che la adocchiai sin dal suo arrivo, notando in lei specifiche doti (visione di gioco, lanci/aperture, buona tecnica nello stretto, dribbling, impegno, spirito di sacrificio), e al netto delle sue assenze durante la stagione scorsa (vedi qui), da allora attendo i suoi colpi: qualcosina è arrivato, ma mai come credo che possa ancora fare. Detto ciò, ieri ha nuovamente corso come una forsennata, è stata importante, e soprattutto è stata (quasi) l'unica a rompere la noia mortale andando ad aggredire le milaniste in fase di costruzione, e la mia ipotesi è che lo abbia fatto non tanto per una precisa richiesta del nostro allenatore, quanto per indole e volontà, perché si è stancata di stare chiusa nel guscio a "piangere" assieme a tutta la squadra. In ogni caso, evidentemente ho apprezzato, e spero con tutto me stesso che anche le altre grife seguino la sua coda bionda cuschierante, per aggredire, alzare la testa, dare il via ad un ammutinamento.

Ripresa, dicevamo, che ci ha viste muoverci meglio, un pò più dinamiche, e più corte, in particolare riempiendo e attaccando meglio in questo modo l'ultimo terzo e il loro limite dell'area, con discrete sponde, e una complessiva buona collaborazione; e il 3-2 sarebbe stato molto importante non solo per la possibile vittoria, ma perché arrivando poco dopo la rimonta dallo 0-2, sarebbe potuto risultare come uno scossone che ci avrebbe dato particolare autostima per le prossime gare. Bargi, però, pur non avendo giocato male durante questa partita, ha sbagliato nel momento clou (e lo fece già contro il Milan, quando prese il palo a due passi dalla porta), e questo va detto, anche perché nell'ambiente da ciò che vedo nessuno la mette davvero in discussione, quando in realtà meriterebbe di essere "pungolata" come le altre nell'ottica di migliorare, nell'equilibrio naturale che dovremmo dare alle cose: se una grifa qualsiasi fa bene, è giusto dire che fa bene, se no, no. Ragion per cui, Caterina: più rabbia, più convinzione, più lucidità, e possibilmente anche più lavoro su precisione e tecnica. Detto questo, anche le rossonere con la Ijeh non è che siano state da meno in quanto a gol mangiati, ma resta il fatto che abbiamo perso, siamo uscite dalla Coppa, e la domanda che pongo, è: a chi - dirigenza inclusa - questo fatto brucia davvero?
(Secondo intermezzo) LA TELECRONACA SUL CANALE UFFICIALE - Affidato al duo Luca Russo - Roberto Morbioni (responsabile della comunicazione del Genoa il primo, allenatore della nostra U17 il secondo), il commento della gara a mio parere è stato fin troppo "pro", oltre cioè quel che ci si può aspettare da un canale che in quanto tale - e legittimamente - è già di parte. In parole povere, la linea seguita dai nostri è stata quella di limitarsi a constatare che il Milan nel primo tempo - e soltanto nella seconda parte - ci schiacciasse un pò, per poi elogiare in tutto e per tutto la prestazione della compagine rossoblù, capace addirittura di trovarsi a spingere per il pari una volta sull'1-2, al cospetto di una squadra "pluridecorata" (si torna al discorso di cui sopra: la bacheca rossonera, la quadra maschile, la "superiorità delle grandi" a cui in genere sotto sotto fa anche comodo poggiarsi con la scusa del "realismo"). Oppure, l'affermare che l'unica soluzione possibile per uscire dal loro "pressing asfissiante" fosse quella di lanciare in avanti (il contropiedismo di De La Fuente), non considerando l'altra, ovvero la creazione di una manovra orchestrata, delle trame di gioco (che non a caso, da luglio-agosto ad oggi si sono viste ben poco). E infine, citando due volte la nostra D.S. Carissimi (di cui come già detto scriverò in questi giorni) sia per le sue affermazioni inerenti al dover ottenere prima di tutto la salvezza (implicitamente: arrivare un punto sopra l'ultima in classifica? Di per sé andrebbe bene), sia in ottica futura, nella certezza che la nostra direttrice sportiva porterà ad un importante crescita del progetto. In succo: non abbiamo nulla di cui preoccuparci, nulla di particolare da dover migliorare, De La Fuente non è stato neanche sfiorato di sbieco, e soprattutto la squadra non solo fa ciò che ci si aspettava che avrebbe fatto, ma alla luce di come ha affrontato il Milan, sta anche chiaramente migliorando.
Con tutto il rispetto dei punti di vista altrui, e soprattutto la comprensione di ciò che i ruoli ricoperti portano da una parte a dover dire e dall'altra a dover tralasciare, per quanto mi riguarda "il nostro" ambiente in questo modo più che progredire, si autorimpicciolisce.
Ci si rilegge presto.
Adri
La partita intera
I RISULTATI DEGLI OTTAVI
Sabato 20 dicembre
Ternana - Como
2-1
Napoli - Sassuolo 3-1
Domenica 21 dicembre
Lumezzane
- Roma 1-4
Cesena - Juventus 1-7
Genoa - Milan 2-3
Bologna -
Fiorentina 3-5 (d.c.r., 1-1 d.t.s.)
Parma - Lazio 0-1 (d.t.s.)
Como
1907 - Internazionale 1-2
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