Rieccomi per buttare giù alcune righe inerenti ad un episodio di quasi tre mesi fa che per un motivo o per un altro non sono più riuscito a scrivere, e che ritengo essere di particolare importanza.

Vitor ed Emma
Arenzano, 9 marzo 2025: nella ventiduesima giornata del Campionato di Serie B femminile, il Genoa batte il Brescia 3-0, e assieme alla netta vittoria fa notizia la presenza dell'attaccante della squadra maschile Vitor Oliveira (Vithina) sulla tribuna del Nazario Gambino, il quale (indisponibile per infortunio) evidentemente non presenzia allo stadio in qualità di semplice spettatore prettamente interessato alle vicende delle nostre, bensì come figura "presumibilmente" scelta dalla società per una sorta di "spot" pro compagine femminile, nell'intento cioè di attrarre in tale direzione - e in primis - le curiosità e le attenzioni degli appassionati di quella che, ad oggi, dalla quasi totalità dei genoani è considerata tra le due la squadra più importante (per motivi che - con tutto il rispetto - fatico non poco a mettere a fuoco).
Succede allora che - dopo le foto scattate in tribuna - a fine gara il portoghese si posiziona nel "corridoio" che dal campo conduce agli spogliatoi (foto in alto), e una ad una batte il cinque alle giocatrici che vi rientrano, in quella che perlomeno ai miei occhi ha assunto i connotati di una specie di benedizione/lasciapassare, e che come comprensibilmente ha di recente affermato una persona di mia conoscenza, paradossalmente ha svilito le grife, in un contesto in qualche modo inferiorizzante (aggiungo io), sulla scia di un implicito... "Vedete? La nostra "stella" - più potente, forte, veloce, famosa, etc. - accetta e accoglie le ragazze, per cui sappiate che anche loro hanno comunque valore".
E' ciò di cui abbiamo bisogno?
Ci si rilegge presto.
Adri
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