Oggi, poco prima della gara, ospite da Dimitri ho avuto modo di esprimere il 25% circa dei concetti che ho dentro - e che qui nel blog cerco di fare il massimo per poterli scrivere - approfittando dello spazio con un paio di interventi "lampo" mentre il cervello mi andava in mille direzioni, considerando i minuti contati che in queste situazioni ho per poter parlare prima di correre a guardare sia l'inizio del primo tempo, che del secondo; partita che tra l'altro ho deciso di rivedere interamente una mezzoretta dopo il fischio finale.
Oltre a ribadire fermamente il mio pensiero sull'insoddisfazione che provo rispetto all'operato di De La Fuente in qualità di allenatore del Genoa (e delle cui dichiarazioni postgara - certamente più apprezzabili di tutte le altre espresse sin da inizio stagione - mi occuperò probabilmente domani), oltre all'essere particolarmente curioso di conoscere eventualmente anche cosa la vice-allenatrice Ilaria Leoni pensa dell'attuale situazione (del resto, sarebbe stato dignitoso e giusto che a lei il Club avesse dedicato una presentazione sin al suo arrivo, in forma di semplice intervista), e al volermi rivolgere "direttamente" anche alle giocatrici dicendovi di impegnarvi ulteriormente perché di come siamo messe ne siete anche voi le responsabili; credo che sarebbe opportuno che la Direttrice Sportiva Marta Carissimi apparisse al più presto per poter anch'essa manifestare pareri e posizioni personali e della società rispetto ai risultati finora ottenuti dalla squadra (sette sconfitte, un pari, e tre vittorie in undici gare ufficiali tra Women's Cup, Coppa Italia e Campionato). In sintesi, per fare il quadro della situazione.
Adri
Le parole di Norma Cinotti
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