martedì 5 dicembre 2023

10/12/2023, Genoa - Ternana: urgono notizie e riflessioni!


Thyrus et Amnis dederunt signa Teramnis”
(Il Tiro e il Fiume dettero le insegne a Terni)

Il Thyrus (o “Viverna”) è un animale mitologico, emblema di Terni, legato ad una leggenda: quella appunto di un drago che nel XII secolo dimorava nelle zone paludose intorno alla città umbra seminando morte e terrore tra la popolazione (ad es. costringendo gli abitanti a vivere rinchiusi nelle proprie case), fino a quando un giovane cavaliere ebbe il coraggio di affrontarlo, e, una volta abbagliata la creatura grazie alla luce del sole riflessa sul suo scudo, la uccise con un colpo di lancia. Il riferimento metaforico è alla malaria, ai tempi molto diffusa a causa della presenza di corsi d'acqua come il fiume Velino, il Nera ed il torrente Serra, i quali generavano le suddette paludi. Il cavaliere e luccisione del drago simboleggiano quindi il risanamento dei territori che pose fine alla diffusione dell’epidemia. 

E' questo il motivo per cui le giocatrici (e i giocatori) della Ternana portano il soprannome dialettale di "Fere", ovvero "belve", o "bestie" (naturalmente anche per indicarne lo spirito indomito, non addomesticabile), mentre i colori sociali sono il verde del drago ed il rosso delle sue fiamme, ma... non sarà che al Nazario Gambino si ritroveranno a fare come tante piccole grisù? Provocazioni (bonarie) a parte, personalmente non ho timore (e credo che ciò valga anche per le grife), anzi, sono particolarmente stimolato, perché oltre al rispettare la squadra di Melillo, la apprezzo; quindi ciò che mi intriga non è esclusivamente la questione scontro diretto/classifica, quanto il fattore estetico e l' "effetto banco di prova" tecnico-tattico che fondamentalmente, per le nostre, è ben rappresentato da questa sfida.


Le partite disputate finora dalla Ternana
(33 gol fatti e solo 7 subiti)


Ho riguardato un oretta del loro match col Brescia di Domenica scorsa. Partite cosi' e cosi' (pur creando delle situazioni), è dopo una ventina di minuti che hanno cominciato ad alzare il livello, ma con fare sornione, come tessendo una ragnatela, avviluppando, prendendo piano piano il controllo della gara (le lombarde se la sono comunque cavata dignitosamente tutto il primo tempo) quasi fosse scontato che cosi dovesse essere, rimanendo sempre più costantemente alte e soprattutto corte tra i reparti, in particolar modo con chiusure chirurgiche e raddoppi ed aggressività in fase passiva e di recupero palla (cosa che a mio parere è stata una delle chiavi della loro vittoria). A tal proposito, pubblico tre situazioni che ho immortalato e che credo possano essere significative.

Immagine uno: ripartenza sulla destra del Brescia resa subito vana dalla chiusura repentina di ogni soluzione da parte delle ternane. Le bresciane, infatti, schermate come sono, provano a cambiare versante in orizzontale (immagine 2), ma le fere sono praticamente perfette (notare la linea difensiva alta e tutti e tre i reparti corti, accorciati in pochi metri). La giocatrice del Brescia prova un passaggio in verticale (pallone cerchiato di rosso) che però viene intercettato, e le leonesse perdono il possesso.




Terza immagine (secondo tempo): la Ternana perde palla attaccando sulla destra. Il versante sinistro è un pò scoperto, e le bresciane ne approfittano per affondarvi. Appena si spostano in orizzontale nella zona in questione, le ternane le aggrediscono subito per recuperare palla e le accerchiano, ma con equilibrio, coprendo cioè di nuovo in fase passiva gli spazi e le possibili soluzioni altrui, pronte a mordere. Un'azione di ripiegamento tattico spettacolare. Il brescia è costretto a passarla indietro. 



Quello che potremmo fare per colpirle, è non solo lo stare anche noi alte e corte (e quindi pronte a correre in campo aperto sulle loro ripartenze) tenendole basse il più possibile sugli esterni con le nostre terzine e le attaccanti larghe, ma imbucandole velocemente una volta che siamo noi a recuperare il possesso, anche con lanci in profondità a scavalcare la loro difesa, cosi' come palla a terra, sempre sul lungo (senza però rinunciare al fraseggio nel breve, in linea generale). In ogni caso, se è vero ciò che sanno fare come appena descritto e mostrato, e che finora sono state cosi' prolifiche in fase realizzativa, non le reputo più forti di noi. Si, le ho viste giocare solo poco più di un ora, ma penso che in base alle nostre caratteristiche ed al nostro potenziale (cose di cui ho già scritto in modo dettagliato di recente e che non voglio ripetere) possiamo fare anche contro di loro ottime cose; stordirle, batterle, e batterle anche nettamente.

Andiamo grife!
Adri

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