domenica 13 ottobre 2024

(13/10/2024) Serie B femminile 24/25, sesta giornata: BRESCIA - GENOA 0-3 (il postpartita)

Giacobbo, Ferrato, Mele (fonte/credit foto: Instagram ufficiale)

13/10/2024
SERIE B FEMMINILE 24/25, SESTA GIORNATA
Ore 15:00, Centro Sportivo Mario Rigamonti
BRESCIA - GENOA 0-3
(37', 39', 64', Ferrato)

BRESCIA (4-3-3; all. Giovanni Valenti) - Cazzioli; Hjohlman (65' Raccagni), Zanoletti (76' Bossi), Lepera (espulsa al 54'), Nicolini; Kuratomi (60' Berveglieri), Magri, Morreale (60' Celestini); Brayda, Berti, Cacciamali (56' Sobal). A disposizione: Polini, Bossi, Celestini, Farina, Sobal, Pedrini, Raccagni, Razza, Berveglieri. GENOA (4-3-1-2; all. Fabio Fossati) - Forcinella; Di Bari (81' Oliva), Lipman (76' Parolo), Di Criscio, Mele (71' Giles); Giacobbo, Ferrara (76' Abate), Campora; Acuti; Ferrato, Bargi (81' Rigaglia). A disposizione: Macera, Abate, Errico, Parolo, Giles, Rigaglia, Oliva, Lucafò.  

Precisando che oltre all'essere contento sono soddisfatto di più cose, partiamo da ciò che (anche) oggi è venuto per lo più a mancare: la molteplicità delle soluzioni ed il controllo della gara (quindi anche dei tempi della stessa) col pallone tra i piedi; no triangolazioni nello stretto, quasi mai sulla media distanza, idem per ciò che riguarda le uscite corali/orchestrali da dietro, le sovrapposizioni, e via discorrendo; se non per la prevalenza di alcuni meccanismi (o idee) per quel che concerne il gioco in profondità (o dritto per dritto) sia sulle fasce (o sugli esterni) che centralmente, alla ricerca dei tagli (bene ad esempio la subentrata Rigaglia in tal senso) e/o dei dai-e-vai con Ferrato e Bargi su tutte, aspetti di cui tra l'altro già ebbi modo di sottolinearne il valore, ma non bastano, non può bastare. E siccome non credo che alcuni momenti e sprazzi di calcio fin qui da noi espressi siano per lo più estemporanei, quanto piuttosto l'accenno dei principi di una certa filosofia, e quindi che Fossati (e le ragazze, nuove incluse) voglia che ci si basi su un idea diversa, sono in attesa che si esprimano fatti concreti e costanti in tale direzione, per una questione estetica, certo, ma anche etica, verso noi stesse, verso noi come Club, verso il popolo genoano (o almeno di quello che in tal senso non si accontenta), verso il football, e anche verso gli obiettivi (anzi, l'obiettivo) che sappiamo.


Perché parlando in spicci, domenica arriva la Ternana, e tralasciando tutte le attenzioni che dovremo avere (ma dovranno averne non poche anche loro, e se ne accorgeranno), quando ti verranno addosso mentre tieni palla, se non hai ancora timore "che loro sono la Ternana" e quisquilie simili, e - per esempio - la passi a Mele che si allarga tutta yo-yo diligente, che la gira di prima su Campora, che a sua volta cerca la Ferrato mentre ti arriva la Giacobbo in appoggio sulla corsia opposta, certo, ti può anche andare bene: puoi uscire e creare qualcosa di buono, perché magari Giulia se ne va con le sue serpentine gommose, e respiri. Oppure se hai Heidi che ti parte in quarta o la Di Criscio che si propone, può essere che diventi ficcante. Se, se, se, tutte cose buone, ma limitate.

E ripeto: parlo soltanto della fase attiva (e sempre con modestia, naturalmente), perché per il resto, siamo sulla via della stesura delle fondamenta, e non è che uno splendore poterlo scrivere. Prima di tutto, dietro stiamo trovando sempre di più gli equilibri, ed il modo in cui ci alziamo e giochiamo in pressione/anticipo è veramente di buon livello (oltre che uno spettacolo a vedersi); poi oggi siamo tornate a pressare ed aggredire con più forza e costanza le loro portatrici (cosa imprescindibile da fare contro le fere la settimana prossima), in generale c'è voglia e dinamismo dentro la gara, siamo tutte presenti e in media precise e pulite tatticamente, ed abbiamo finora espresso più volte una caratteristica particolarmente interessante quanto importante, ovvero il saper comunque in un modo o nell'altro imbrigliare ed annichilire le avversarie (in aggiunta all'essere pragmatiche e concrete). Inoltre - seppur ancora troppo poco - a differenza del passato riusciamo a creare i presupposti per i tiri da fuori, e andiamo sul fondo.

Ferrara, Mele, Campora, Giacobbo (riscaldamento pregara, fonte/credit: IG ufficiale)

Diciamo che il cerchio per ora si è chiuso a metà. Il resto dovrebbe ruotare in base ad un aumento dell'autostima rispetto alla consapevolezza (e allo sviluppo ulteriore) delle nostre capacità tecniche dentro le trame di gioco, al lavoro paziente ed approfondito sugli automatismi, e strada facendo, a tutte quelle caratteristiche singole, umane e parimenti calcistiche, che servirebbero per formare definitivamente un team pronto per il grande salto, ma... siamo solo alla sesta giornata, è ottobre, e "oltre" alla bellezza della posizione in classifica (che dice anche 20 gol fatti e solo 4 subiti), il bicchiere è mezzo pieno.

I gol! - Bello il primo, col tocco fulmineo di Bargi a smarcare Claudia (che si meritava questa tripletta), che resta fredda e insacca nell'angolo opposto, e non male il secondo (anch'esso frutto di lucidità e prontezza nell'approfittare di un errore altrui); ma il migliore (e divertente, quasi irriverente) è il terzo, con l'azione che finalmente copre in ampiezza il campo coinvolgendo più giocatrici e ruoli, dalla sinistra sull'asse Di Criscio-Mele, che si appoggia su Bargi in ricezione spalle alla porta, la quale serve Ferrara che arriva in supporto, da lì alla Ferrato che allarga su Acuti a destra, e da lei alla Giacobbo che sguscia via e serve ancora la Ferrato che segna di tacco.

Di nuovo buoni tutti i cambi.
Contento per l'entrata di Abate.
(Ma mi manca Lucafò!)

Forza grife.

Adri

I risultati della sesta giornata

La classifica

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