domenica 19 gennaio 2025

(19/01/2025) Serie B femminile 24/25, quindicesima giornata: AREZZO - GENOA 1-2 (il postpartita)

L'esultanza di Anastasia Ferrara (fonte/credit foto: Instagram ufficiale)

19/01/2025
SERIE B FEMMINILE 24/25, QUINDICESIMA GIORNATA
Ore 14:30, Stadio Comunale Città di Arezzo
AREZZO - GENOA 1-2
(32' Bargi, 41' Razzolini, 87' Ferrara)

AREZZO (3-5-2; all. Ilaria Leoni) - Bartalini; Tuteri, Toomey (62' Prinzivalli)Fortunati; Zito; Corazzi; Licco (57' Barsali), Martino, Lorieri; Carcassi (84' Taddei), Razzolini. A disposizione: Nardi, Lunghi, Barsali, Santini Margherita, Taddei, Prinzivalli, Perfetti, Santini Martina. GENOA (4-3-1-2; all. Fabio Fossati) - Forcinella; Giles, Di Bari, Lipman, Mele; Bettalli (c), Ferrara, Giacobbo; Acuti; Ferrato (66' Rigaglia), Bargi (81' Campora). A disposizioneMarchetti, Macera, Abate, Errico, Rigaglia, Campora, Oliva, Parolo, Lucafò.

Bologna, Parma e Ternana hanno vinto, il Chievo ha perso (mentre l'Hellas affonda), e il nostro girone di andata termina con quella che - se non già da adesso - alla lunga probabilmente potrà essere considerata una delle vittorie più importanti non solo del campionato in corso (se tutto andrà come auspichiamo, verrà citata come tale), ma del percorso della giovane vita del Genoa femminile, in quanto a svolta, a momento storico nel quale è stata raggiunta, e per come è arrivata (nonostante non sia stata scevra da errori; ma ci arriviamo).

Partite per l'alta Toscana senza Bragonzi e Cinotti tra le convocate (lieve lesione muscolare per la prima, idem per la seconda), e di nuovo senza Di Criscio e "Cuschi" Cuschieri (che a quanto pare potrebbero rientrare entro fine mese, Massa inclusa), scendiamo in campo con l'ormai assodato e valido 4-3-1-2, a sfidare delle amaranto che hanno sovente intasato spazi e linee di passaggio e giocato una partita tosta, fatta di contenimento, ripartenze, guizzi, uno-due, e soprattutto contribuendo volenti o nolenti a trascinarci in una gara un pò scorbutica, scomoda, "sfilacciata", dentro dinamiche tra lo sporco e lo sconnesso; e dico contribuendo a trascinarci perché nessuno può condurti da nessuna parte, se tu non vuoi davvero disporti in un modo o nell'altro in congiunzione con la volontà di chi ti "tira per il braccio".

Infatti, ciò che a mio parere abbiamo sbagliato è stato il non impostare la nostra gara sul prevalente dialogo nella media-breve distanza, in particolar modo nella parte centrale del campo (dalla cintola in su, ed entrando dall'esterno), poiché qualora lo avessimo fatto, avremmo spezzato il (non)ritmo reciproco e mezzo sconclusionato di cui sopra, raggiunto il bandolo della matassa, e probabilmente avremmo messo le citte alle strette e (quasi) in cassaforte il risultato molto prima, visto anche che quando accennavamo a stringere e a farla girare, loro tendevano ad andare a vuoto e a concedere l'imbucata. Ma d'altronde, la questione tecnica del fraseggio veloce nello stretto o giù di lì, è un aspetto che ancora non abbiamo introiettato come dovremmo, e non per questo ho da puntare il dito contro nessuna e nessuno, però sarebbe ora di accellerare un pò il processo in tal senso, sia per principio/dovere (e piacere), sia perché c'è l'alto rischio che prima o poi arrivino quelle altre due/tre gare di cruciale importanza nelle quali avere determinate conoscenze potrebbe essere la chiave, e allora poi ti ritrovi che ti tasti le tasche e non la trovi, e magari prendi lo stonfo.

Le tematiche di gioco su cui invece abbiamo puntato di più sono state il "dritto per dritto" e le verticalizzazioni eccessive e leggibili (da una di queste è partito il contropiede aretino che ha portato al rigore), e i cross dal fondo o dalla tre quarti; e a volte ovviamente tutto ciò può essere cosa buona, infatti lo è anche stata (è un bene che, ad esempio, i cross aumentino), ma basandoci per lo più su queste soluzioni abbiamo ristretto il ventaglio delle possibilità, e cibato le avversarie. Belle comunque (e/o inoltre) alcune soluzioni di apertura in orizzontale (manovre che hanno dato respiro), bene i movimenti senza palla, anche alcuni lanci, e, su tutto, la reazione famelica alla ricerca dell'1-2 (inteso ora come risultato), così come la gestione degli ultimi minuti una volta che questi è arrivato.

Ci siamo.

La mentalità sta affondando le sue radici.

Per quel che riguarda invece alcune singole (senza per questo togliere qualcosa a tutte le altre): brava Bargi a farsi trovare al punto giusto al momento giusto (del resto, è difficile che ciò non accada) e ad avere la calma per segnare, pur se da vicino, e con la complicità di Bartalini. Brava Forcinella ad intuire il rigore, anche se è probabile che con un goccio di reattività in più sarebbe riuscita a pararne uno anche stavolta. Rigaglia meglio rispetto alla settimana scorsa, generosa a scendere in appoggio, buona nel muoversi e nel proporsi, bravissima a gestire palla nelle ultime fasi di gara. Ferrato meno efficace di altre volte, ma comunque importante, infatti io non l'avrei tolta così presto (anche perché questa è Claudia: ci sono momenti e partite in cui alle sue altitudini sembra eclissarsi, e pure imbronciarsi, per poi risbucare all'improvviso), ma forse Fossati con l'entrata di Allison ha voluto togliere un riferimento di peso davanti per mettere più mobilità e imprevedibilità. Giacobbo quando si intestardisce a volersi incuneare nei pertugi impossibili palla al piede mi fa sorridere, gioire e preoccupare allo stesso tempo. E infine, naturalmente, ottima Ferrara.


Vittoria stupenda.
Frutto di carattere, e motivo di grande soddisfazione.

Grazie grife.

Adri
I risultati della quindicesima giornata
Parma - Freedom Cuneo 1-0
(giocata ieri)

La classifica
(Freedom Cuneo e Vis Mediterranea con una partita in meno)

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