domenica 3 novembre 2024

(03/11/2024) Serie B femminile 24/25, ottava giornata: CHIEVO - GENOA 2-5 (il postpartita)

 
Le tre marcatrici Ferrato, Bargi, e Acuti (Fonte/credit foto: Instagram ufficiale)

03/11/2024
SERIE B FEMMINILE 24/25, OTTAVA GIORNATA
Ore 14:30, Stadio Aldo Olivieri (Verona)
CHIEVO - GENOA 2-5
(9′, 30', 58' Acuti, 25′ aut. Cuschieri, 34′ Ferrato, 46' Bargi, 75' Cavallin)

CHIEVO (4-3-1-2; all. Fabio Ulderici): Capecchi; Fernandez, Tonelli, Perin, Pizzolato; Begal (56′ Bardin), Ketis, Marengoni; Montemezzo (46′ Cavallin); Landa, Picchi. A disposizione: Buttè, Veritti, Saggion, Filippo, Merli, Cavallin, Gattuso, Romano, Bardin. GENOA (4-3-1-2; all. Fabio Fossati): Forcinella; Di Criscio (80' Lucafò), Di Bari (59' Mele), Lipman, Giles; Giacobbo (80' Errico), Campora (66' Bettalli), Cuschieri, Acuti, Bargi, Ferrato (66' Rigaglia). A disposizione: Macera, Bettalli, Errico, Rigaglia, Ferrara, Oliva, Parolo, Mele, Lucafò.

Comincio dalle nostre avversarie di oggi, perché vedere una squadra che affondando in questo modo in casa tiene la testa alta e non si ferma un attimo continuando a voler proporre calcio, è cosa più unica che rara. Quindi i miei complimenti al Chievo per come hanno onorato l'evento, e per come hanno rispettato sé stesse. Infatti, se la partita nel complesso è stata fluida e bella (e io che me l'ero figurata sporca!), è grazie anche alle gialloblù.

E ora veniamo a noi, ma... a gradi.

Torna convocata Bettalli dopo alcune settimane, mentre Abate in direzione veneto non parte, anch'essa per infortunio (risentimento muscolare, a quanto pare), e Fossati finalmente inserisce di nuovo Cuschieri nell'undici titolare (in quest'ultimo periodo doveva riprendere la condizione), ma non da trequartista pura, bensì come mezzala sinistra, con dall'altra parte, nel medesimo ruolo, la Giacobbo; ed anche se mi piacerebbe vedere Rachel nitidamente tra le linee, va bene lo stesso, visto che giustamente, rinunciare alla Acuti adesso non è cosa da prendere in considerazione. Inoltre, un centrocampo così a me non può che piacere di per sé, visto appunto che oltre alla mediana (in questo caso Campora), le altre due interpreti hanno caratteristiche e licenza di attaccare. Perché quando mi si legge, andrebbe sempre tenuto in considerazione che per me Zeman era un difensivista. Sto scherzando, ovviamente, poiché è proprio la sua idea di calcio, che su tutte io amo.

Le grife in un momento di gioia contenuta (fonte/credit: IG ufficiale)

Ciò che mi ha soddisfatto di più della partita di oggi (e paradossalmente anche oltre il risultato) sono stati più fattori che hanno confluito insieme: il non aver mai veramente subito/rallentato, l'aver continuato a voler creare (e come detto, a loro modo, le clivensi assieme a noi), l'aggressione (anche in fase di anticipo) e la linea alta. Poi poteva finire anche 1-2, 2-3, 0-1, e via discorrendo, ma almeno per quel che mi riguarda era questo che volevo vedere, sempre nell'ottica della formazione di un identità stabile, e con e in essa di un modo dignitoso di esprimerci in campo.

Fin da subito brillanti e dinamiche, nel primo tempo abbiamo costruito soprattutto sulla fascia/zona destra, lungo l'asse Di Criscio - Giacobbo - Acuti (che seppur da trequartista, mediamente si allargava), e lo abbiamo fatto bene, ma così facendo abbiamo sacrificato un pò l'altro versante (Giles-Cuschieri, etc.), in particolar modo rischiando di essere monotematiche non andando a sviluppare altre situazioni in diverse parti di campo, e con ciò la nostra creatività. Resta il fatto che è stata una prima frazione alla fine della quale ho applaudito (e non è una metafora).

Nella ripresa, invece, purtroppo ho perso i primi 7 minuti perché mi sono messo a correggere la grafica della formazione nel post della diretta streaming della partita (e così essendo non ho visto il gol della Bargi, se non tornando indietro a fine gara), ragion per cui, se non ricordo male, i minuti da me persi negli ultimi due anni raggiungono adesso quota undici (non è vero: sarebbero dodici e ventuno secondi).

Superato questo microtrauma, ho visto con piacere che a differenza del primo tempo abbiamo un pò cambiato musica, ad esempio provando a volte a palleggiare anche nella fascia centrale del campo, sempre e ancora poco, troppo poco, ma è comunque successo, e forse può già significare qualcosa; e quando in particolare la Giacobbo tagliava dentro come se facessimo a fette una torta per abbuffarci, ero tutto immerso in un mondo di crema e cioccolato. E come se non bastasse, oggi la nostra numero trenta gliel'ha mollata di capello sciolto stile chioma tra il selvaggio e l'esotico andante, quindi era tutto un fluttuamento coi richiami alla foresta, e io credo che sia arrivato il momento di dichiarare agli occhi della nazione che mi sto innamorando di questa giocatrice (calcisticamente parlando), perché realmente quando prende il via mi sciolgo.

LE SOSTITUZIONI - Felice per l'entrata di Lucafò, anche se saperla ad oggi seconda scelta, e a prescindere da cosa di ciò se ne possa pensare, mi si stringe il cuore (forza Sara!); bene Rigaglia, e anche Errico e Bettalli (subito energica appena entrata, come è d'altronde nelle sue corde).

I GOL - Parto da quelli subiti: grotteschi, complice purtroppo anche una giornata no di Forcinella, poco reattiva e poco sicura (anche più avanti, su un uscita a terra dove non ha trattenuto il pallone), per quanto sulla prima rete subita (l'autogol di Cuschieri) è colta un pò in controtempo. Capita, naturalmente, così come potrebbe capitare a chiunque delle altre interpreti della retroguardia (curiosità: da quando ho il blog questa probabilmente è solo la seconda volta che sottolineo nello specifico uno svarione difensivo). Per quel che riguarda invece quelli fatti, mi sono piaciuti tutti (la Ferrato poi ha un pò la tendenza a segnare anche gol strambi; sorrido): quello della Bargi rientra nel range dei suoi (o meglio ancora: di quelli che dovrebbero diventare sempre più i suoi), e cioè - come già ho avuto modo di dire -  o in fuga sulla linea del fuorigioco (ed era questo il caso), oppure entrando in area nello stretto dal limite. Il primo della Acuti è frutto di freddezza e precisione, mentre il secondo è furbetto e furtivo (follettoso), ed il terzo è un tocco di classe, e il più bello di tutti, perché parte da un azione corale che mi ha fatto alzare in piedi, una gioia per gli occhi, per quello che è un barlume, si, ma del calcio che vorrei vedere (coesione/empatia, movimento/tempistica, mutuo appoggio, etc.), e che noi potremmo rendere nostro.

Infine, in attesa di un mio probabile (e sottolineo probabile) post di analisi sul gioco, ecco un breve esempio del nostro fraseggiare all'interno (a centrocampo, lungo la fascia centrale), che - sempre a mio modesto parere - dovremmo migliorare e sviluppare ancora di più: da Giles a Bargi che gioca in appoggio, e poi (su tutto) Giacobbo che va dentro da Campora, che non ha un buon controllo e perde il possesso; ma al di là di questo, pur se ha di nuovo Heidi a sinistra come possibile soluzione, comunque non ha il sostegno nel breve di Cuschieri, la quale in questo caso sarebbe stata fondamentale per legare e salire assieme, ma è già in avanti, per poi tornare in aiuto (buona la sua partita, nonostante l'autogol: tutta la fiducia e il tempo necessario alla maltese, che farà cose importanti). 

Ora siamo terze, assieme alla Freedom Cuneo e al Bologna, che lungi dal calare, ha battuto proprio le biancoblù, agganciandole appunto a sua volta a quota diciotto. Oggi si che abbiamo fatto alcune cose giuste per poter essere all'altezza: del football, delle nostre aspirazioni, e dello stemma che portiamo sul petto. Con calma e umiltà, sotto col lavoro. Andiamo per ripeterci.

Grazie grife!
Adri


I risultati dell'ottava giornata

La classifica

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