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Da sinistra a destra: Forcinella, Lipman, Hilaj, Vigilucci, Acuti, Bargi, Curraj, Di Criscio, Cinotti, Cuschieri, Monterubbiano (Stadio Curva Fiesole, Bagno a Ripoli, 14/09/2025)
Senza andare troppo nello specifico, il lavoro di supporto al Genoa women da me portato avanti principalmente dentro questo blog, richiede non una mezzoretta di dedizione alla settimana, nè un oretta, nè due o tre; e tale impegno si svolge principalmente nel cosiddetto "tempo libero", ma a volte sostituisce momentaneamente attività legate comunque alla (mia) sopravvivenza, che vengono così procrastinate.
La nuova competizione Serie A Women's Cup, anticipando per sua stessa esistenza l'inizio della stagione calcistica rispetto al solito, mi ha colto nel pieno di quella estiva-lavorativa, che comunque finirà stasera; ragion per cui, fra una manciata di ore avrò modo di organizzare ancor meglio il tempo da dedicare all'attività del covo (compreso il fatto che probabilmente guarderò per la seconda volta la partita di domenica).
Oltre (o assieme a) questi motivi, per quel che mi riguarda il momento storico che la realtà della squadra femminile del Genoa sta vivendo è di enorme importanza, sia ovviamente perché per la prima volta è in Serie A, sia perché le nostre hanno esordito in determinati palcoscenici in un preciso modo. Tutto questo richiede per me ancora più calma e tempo per riflettere sulle questioni di campo (e contesti inerenti), ma anche per guardare me stesso, a prescindere se tutto ciò frutterà nel prossimo articolo un contenuto complessivo di 50 righe, piuttosto che di 400, o se questi verrà letto da dodici persone, piuttosto che da 2.306. La nascita e il progetto della squadra del comparto femminile del Genoa Cricket And Football Club per il sottoscritto ha molto, molto più valore di quanto possano testimoniare le mie attività internettiane, ma queste ultime è giusto che siano al massimo possibile gestite ed espresse con cura, e senza fretta, anziché correndo.
A domani.
Adri
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