
15/09/2024
SERIE B FEMMINILE 24/25, SECONDA GIORNATA
Ore 15:00, Stadio Fratelli Paschiero (Cuneo)
FREEDOM CUNEO - GENOA 2-1
(2' Ferrara, 66' Giuliano, 78' Tamborini)
FREEDOM CUNEO (3-4-3; all. Michele Ardito) - Korenciova, Maffei, Brsic (46' Giuliano), Devoto; Santamaria (61 Ferrer), Cuciniello, Zanni, Martin, Imprezzabile; Tamborini (76' Tudisco), Semanova (61' Di Cataldo), Pasquali (48’ st Falloni) A disposizione: Marencoi, Tudisco, Di Cataldo, Poli, Coda, Morini, Falloni. GENOA (4-3-1-2; all. Fabio Fossati) - Forcinella, Di Criscio, Lipman, Di Bari, Mele (87' Rota); Bettali, Ferrara, Campora (82’ st Acuti), Giacobbo, Ferrato, Bargi (65' Giles). A disposizione: Abate, Errico, Oliva, Parolo, Macera, Lucafò, Acuti, Rota.
Genoa dalle 12:30 fino quasi alle 17. Con la squadra maschile impegnata in casa contro la Roma che ad un certo punto mi ha fatto venire l'emicrania per la frustrazione della rincorsa al pareggio ed un gioco legnoso e pressoché inesistente per due terzi della partita, fino al gol di De Winter che - per quanto io mi possa considerare adulto - mi ha fatto regredire di botto allo stato di beatitudine e spensieratezza che provavo nel pieno degli anni ottanta, quando, al calar del sole estivo, rincasavo con le ginocchia sporche (poi dite in giro che non ho il tocco magico dello scrittore).
Dopodiché, mi accingo a guardare le ragazze in quel di Cuneo. Di nuovo senza Cuschieri, assente per la recente scomparsa della madre (a lei la dedica della squadra di cui la foto in basso), con Campora capitana, la classe 2007 Asia Rota in panchina (che ad un certo punto Fossati apprezzabilmente metterà dentro), e finalmente con la difesa a quattro (e duttile, visto che - ad es. - quando Mele a sinistra si sganciava, la Di Criscio poteva "tornare" braccetta), il centrocampo a tre, una trequartista libera di svariare in orizzontale su tutto il fronte (Giacobbo), e due punte. Partiamo anche abbastanza bene, e tralasciando le prestazioni delle varie interpreti, mi soffermo inevitabilmente e fin da subito sulla suddetta "fantasista": partita stupenda, la sua, interpretata con grinta, forza, corsa, abnegazione, inserimenti, e momenti importanti sul piano tecnico, sapendo sgusciare via palla al piede se pressata e/o raddoppiata, gestendo bene nelle tempistiche sia durante i dribbling che no, brava a ritagliarsi gli spazi e in ciò cercata spesso dalle compagne (e tornerò su questo aspetto), e via discorrendo.
In un paio di occasioni, però, ha preteso un pò troppo, con dei tentativi di sterzate in più, e... "bene", da una parte si potrebbe sicuramente dire: "Giulia è carica, osa, non teme di sbagliare", etc; oppure anche che forse rischia di oltrepassare il limite tra un certo atteggiamento propositivo, ed il "salire addosso" alle avversarie, il travalicare; in quanto troppo famelica, e, possibilmente, sulla via del protagonismo accentratore, isolando in tal senso se stessa dal resto della squadra. Infatti, il fallo che compie al 64', con sulle spalle già un ammonizione e con quella gambetta che stende la povera Ferrer che se ne andava tutta bella felice di aver ripreso palla, a mio parere è più figlio della seconda ipotesi, piuttosto che il frutto di un più semplice errore inerente alla spinta data dalle volontà della prima.
Perciò, la Giacobbo è da incolpare? Da assolvere? Né l'una, né l'altra cosa. Anzi, personalmente ringrazio Giulia per la bellezza che oggi ha offerto, per la verve che fondamentalmente ha espresso, ma - con tutto il rispetto, e qualora mi leggesse - mi permetto di invitarla a riflettere (anche al di là della scelta dell'arbitro): era giusto fare così, oppure era meglio agire diversamente, e lo sarebbe il responsabilizzarsi del gesto compiuto?
Per il resto (riavvolgendo un pò il nastro), bello il gol di Ferrara (così come la sua prestazione: felice per lei), e mediamente mi è piaciuto vedere l'ariosità di certe soluzioni e movimenti, o meglio ancora: la molteplicità degli stessi (che come già detto, rappresentano una novità rispetto alla stagione scorsa). Mi è piaciuta quindi la gestione del pallone, ma a volte meno, perché ok il tema di verticalizzare da dietro sulle esterne o sulle punte, ma è venuto a mancare (stavolta invece un pò come nel recente passato) il tema del dialogo di centrocampo, nel terzetto: dovremmo cioè imparare a "stringere" in quella zona, una volta che Ferrara o chi per lei in mediana risolve la prima uscita sull'esterna di turno, là dove (ad esempio) Mele riceve, e, al contrario, cerca subito qualcuna in avanti. E a tal proposito, ecco che torno come detto sulla Giacobbo, perché si, va bene, va strabene che venga cercata direttamente dalle retrovie (come dalla Lipman, per capirci), spalle alla porta o no che sia, ma lo possiamo fare alcune volte, poi lo spartito dovrebbe cambiare. Dovremmo gestire il possesso ed i tempi dello stesso, dialogando dentro il cerchio del campo (in senso letterale), lavorandovi all'interno con più calma, ricerca, e, volendo, anche ripetitività.
Non credo infatti che sia un caso che quando Giacobbo è stata espulsa e "gioco forza" la tematica della partita è cambiata, dal momento che recuperavamo il possesso non gestivamo quasi mai tempi ed uscita (andavamo spesso dirette sulla Ferrato); e questo ha influito non poco sul resto della gara (pur se loro hanno Tamborini, che quando le prende di farne una delle sue come quel gol bellissimo, volendo c'è anche poco da fare). Tirando le somme: ripeto che stiamo facendo cose nuove e buone (compresi anche i cambi di campo in orizzontale), e che dovremmo colmare "vecchi" vuoti. Intanto, impariamo da quest'altra sconfitta cosa serve a noi stesse, visto che evidentemente non è dipesa né da un arbitro poco capace, né dalla sfortuna del loro primo gol, né da chissà cos'altro.
Complimenti alla Freedom Cuneo.
Tre punti che mi hanno stordito, ma meritati.
Forza Genoa!
Adri

I risultati della seconda giornata


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