"Genoa women e dintorni", è la frase che campeggia tra parentesi nel logo di questo blog, e direi che ora, dopo tutti questi mesi, è arrivato il momento di dintornare un pò come si deve, con il primo post dedicato - "junghianamente parlando" - alla nostra parte maschile. Da un pò di tempo ero curioso di vedere la squadra allenata da Gennaro Ruotolo (444 presenze nel Genoa dal 1988 al 2002), e ieri ci sono riuscito, nel momento più importante, e pure godendo.
Complimenti (e grazie) a tutti!
Stadio Del Conero
13 Giugno 2024 - ore 20:00
Finale Scudetto Under 18
GENOA - ROMA 2-0
(46' Venturino, 81' Romano)
GENOA (3-4-3, all. Gennaro
Ruotolo): Consiglio; Deseri, Arata ©, Barry; Sancinito,
Dodde (77' Grossi), Fazio, Ahanor; Venturino (77' Nuredini), Romano
(87' Corengia); Ekhator. A disposizione: Boschi (P),
Georgievski, Ghinassi, Colonnese, Mavraj,
Pagliari. ROMA (3-4-2-1, all. Tuğberk
Tanrıvermiş): Kehayov; Obleac (75' Mlakar), Golič, Mirra;
Feola ©, Pedro Lopes (53' Ivković), Tumminelli (46' Litti), Reale;
Levak, Ricardo Solbes (60' Della Rocca); Nardozi. A
disposizione: De Franceschi (P), Cioffredi, João Gabriel,
Bauco, Colasurdo.
(Clicca 👉qui per vedere gli highlights)
("IN BREVE") - Siamo partiti a mio (modesto) parere un pò blandi, stando troppo in attesa e passivi dietro la linea del pallone; ma naturalmente, essendo le prime fasi della gara, ciò non significava a priori che quella sarebbe stata la nostra principale impostazione lungo tutta la durata dell'incontro. Inoltre, in queste situazioni di non possesso eravamo comunque ben disposti tatticamente. Dopodiché, abbiamo cominciato ad uscire, sia con alcune belle trame ricercate, sia in particolare di rimessa, per lo più sugli esterni (perciò sia a destra che a sinistra); e chi mi legge da tempo sa che in linea generale quest'ultimo non è il tipo di atteggiamento (o di calcio) che preferisco, ma ad ogni modo, in particolare se espresso dignitosamente ed alternato ad alcune fasi di possesso, può anche essere gradevole (o bello) ed avvincente. Ed è ciò che siamo riusciti per lo più ad essere: gradevoli, avvincenti, ed anche convincenti, prendendo sempre più in mano la situazione. Fino al gol di Venturino dalla distanza, con un tiro che sembrava che in porta non ci arrivasse più, e che Kehayov è parso quasi riuscire a parare... Bello, bellissimo. Azzardato, vissuto in ogni metro della sua lunghezza, e riuscito.
Nella ripresa, invece, il discorso ha preso un'altra piega. La Roma è venuta fuori (e se avesse pareggiato non ci sarebbe stato nulla da dire), ha creato almeno quattro situazioni (tutte quelle della loro partita, escluso un tiro da fuori nel primo tempo) ma in area e sottoporta sono stati imprecisi, poco sicuri: non erano pronti per vincere, a differenza nostra che invece lungo tutto il match siamo stati cinici, concreti, e come detto, a tratti anche estetici (ed esteti). Il punto è che abbiamo giocato la maggior parte del secondo tempo "rintanati", respirando si ancora con i contropiedi anche belli da vedere (in media gestiti bene tecnicamente, nei tempi e nell'attacco degli spazi), però rischiando non poco di essere riagguantati, e quindi è stata dura; ma credo che ciò sia da attribuire soprattutto ad una questione di condizione fisica, una sorta di crollo atletico (due giorni prima contro l'Inter avevamo giocato i supplementari).
Poi è arrivato il rigore... e si: a velocità normale sembrava per lo meno dubbio, ma in realtà (pur se restando a quanto pare un contatto "leggero") c'è, poiché il nostro Grossi viene spinto da dietro (ma capisco il nervosismo dei ragazzi della Roma). Segna Romano (cognome più beffardo, per i lupacchiotti, non ci poteva essere), e lo fa anche con sicurezza. E' l'81'. Da li in poi mancheranno quattordici minuti ancora, ma non accadrà nulla (la Roma tra l'altro li giocherà in dieci, a causa dell'espulsione di Litti per proteste dopo il nostro rigore). Si va verso lo scudetto. Il secondo in quattro anni con Ruotolo in panchina, ed il secondo Under 18 della nostra storia.
E la domanda (in parte provocatoria) che sorge spontanea e che rivolgo anche a me stesso, è: se avesse vinto lo scudetto la prima squadra (maschile) ci sarebbe stato un festeggiamento che ancora adesso mentre scrivo saremmo solo all'inizio... bene: in quanti in un modo o nell'altro hanno seriamente festeggiato insieme ieri sera, a Zena e non solo, fosse anche solo un quinto di quanto avrebbero fatto nell'ipotetico a suddetto scenario? No perché... abbiamo vinto lo scudetto: in base a quali e quanti criteri e parametri la squadra che sta nella foto in alto dovrebbe essere considerata con cotanta meno importanza e/o attaccamento/gioia di quella che tutti conosciamo?
Lascio riflettere il popolo.
Adri
LE PAROLE DI RUOTOLO NEL POST PARTITA (Dal sito PianetaGenoa1893) - «Sono ancora col fiatone e mi prendono in giro perché ho l’età». Gennaro Ruotolo scherza ai microfoni di DAZN dopo il trionfo del suo Genoa contro la Roma nella finale del campionato Under 18. Per il tecnico rossoblù, vincitore per la seconda volta del campionato Under 18 con i grifoncini, il cammino nel torneo è stato importante: «E’ successo tutto ciò, devo fare i complimenti alla squadra poiché non ha mai mollato e soprattutto ci ha creduto fino alla fine. I ragazzi hanno fatto dei sacrifici importanti». Ruotolo viene travolto dai suoi ragazzi festanti che gli fanno la doccia con le bottiglie d’acqua. Il tecnico conclude: «E’ una bella soddisfazione aver vinto per la seconda volta il campionato, sono contento. Un grazie alla società che fa crescere i ragazzi».
(👉Qui il Genoa alza la coppa) (👉Qui l'articolo sul sito ufficiale)
ORIGINI, STRUTTURA E REGOLAMENTO DEL CAMPIONATO UNDER 18 - Istituito come Campionato Sperimentale a partire dalla stagione 2019-20 per creare un livello intermedio tra l'Under 17 e la Primavera e quindi non disperdere una classe di età, il Campionato Nazionale Under 18
Professionisti, al quale questa stagione hanno partecipato quindici squadre di Serie A e due di Serie B (la 1ª giornata è andata in scena domenica 17 settembre 2023), si articola in 3 fasi: IL GIRONE ELIMINATORIO - le 17 partecipanti, inserite in un
girone unico, si affrontano in gare di andata e ritorno. La 1ª e
la 2ª classificata accedono direttamente alla fase finale a 4; I PLAY-OFF - Al termine del Girone
Eliminatorio, dalla 3ª alla 6ª classificata si affrontano in gara
unica secondo degli abbinamenti predefiniti (3ª vs 6ª e 4ª vs 5ª); FASE FINALE A 4 SQUADRE (O "FINAL FOUR") - le 4 squadre
qualificate si contendono lo Scudetto di categoria con
semifinali e finale, entrambe in gara unica, che si disputeranno su
campo neutro.
L'ALBO D'ORO
LA CLASSIFICA FINALE DEL GIRONE ELIMINATORIO 2023-24
IL TABELLONE DEI PLAY-OFF (cliccaci sopra per ingrandire!)
IL CAMMINO DEL GENOA NEI PLAY-OFF
(05/06) Lazio - Genoa 1-3 (11/06) Inter - Genoa 4-5
(13/06) Genoa - Roma 2-0