domenica 29 ottobre 2023

Qualche pensiero (positivo) su squadra ed inizio stagione!

Parto subito col dire che sono una persona di indole critica, ma che quando lo fa preferisce che sia una critica costruttiva, e che se avrò motivo di “piallare” in tal senso la squadra, le giocatrici singole, l'allenatore, cosi' come la dirigenza e quant'altro, lo farò. Chiarito ciò, preciso anche che al contrario di quanto probabilmente - e comprensibilmente - si potrebbe pensare, l'aver aperto questo blog non fa di me né un frequentatore delle gradinate dello stadio Nazario Gambino (finora non ci sono mai stato), né in automatico un chissà quale conoscitore della squadra, anzi: come accennato nell'articolo di introduzione al blog stesso, ho si cominciato a “seguire” il Genoa women tre stagioni fa (più precisamente ne conoscevo già da un annetto l'esistenza, se non ricordo male), ma durante la prima di queste - ovvero l'ultimo anno di Serie C - potevo perlopiù informarmi su Tuttocampo senza vedere interamente le partite (se non trovandole "di fortuna", come ad esempio nel caso della sfida col Real Meda, sul loro canale YouTube); l'anno scorso quindi mi sono adoperato fin da subito nella ricerca di qualche novità inerente la trasmissione di queste ultime, ho trovato il sito ElevenSports (“assorbito” ora da DAZN), ma una volta iscritto, per un motivo o per un altro ho visto - e non vorrei dire castronerie - si e no 10, 12 incontri (e quasi tutti nel girone di ritorno)?

Ne consegue che nessun essere umano con un tale ridotto bagaglio di conoscenze potrebbe disinvoltamente addentrarsi in prodigiose disquisizioni sui pregi ed i difetti tecnico-tattici-temperamentali del duo Lucafò - Parolo (tanto per fare un esempio), e approfondire pure per filo e per segno le differenze con gli anni scorsi... dai. Posiamo il vino. E' questo l'anno della verità e della svolta, per me, non prima. E' soltanto ora, Anno domini 2023, che - grazie alla Be.Pi TV! - posso godere appieno dell'andirivieni della Bettalli, dell'imperturbabilità della Ferrato, delle incursioni pungenti della Mele; o introiettare tutta la Bargillosi immaginabile ed inebriarmi del miglior Scurattismo possibile.

...E dici nulla!

Torno serio (ma non serioso): a mio modesto parere, rispetto alla stagione passata (o a quella parte che, appunto, vidi della stessa), le cose sono cambiate, e neanche di poco. L'anno scorso - ed anche dopo l'uscita dalle difficoltà iniziali - la squadra non aveva ancora una vera impronta di gioco; o meglio, si, in qualche modo un tema lo aveva: il baricentro basso ed i lanci lunghi solitamente sulla Bloch (giocatrice che a me non spiaceva), o comunque in avanti, le sgaloppate dell'inesauribile Millqvist (bravissima e fondamentale), “qualche” seconda palla recuperata e/o valida azione estemporanea, e - mentre davanti la solita Bargi risolveva le cose col suo talento -, raramente degli sprazzi di dialogo palla a terra, nei quali però “intravedevo” delle qualità, delle buone prospettive (evidentemente la mia è una disamina “buttata li'”, a grandi linee, quindi inevitabilmente mancano dei pezzi, ma tant'è)... in ogni caso, non solo è stata una stagione rispettabile e comunque da incorniciare, ma tutto è servito, tutto cosi' doveva essere, per arrivare all'oggi.

La tenacia, la grinta e la capacità di soffrire e di giocare anche sporco, di raccapezzarsi, e poi anche di alzare - metaforicamente e non - lo sguardo e saper trovare quelle trame, quelle sporadiche sortite corali e più finemente tecniche; queste ed altre ancora sono state situazioni fondamentali per compiere un ulteriore passo, ed ora - anche per merito delle nuove arrivate - se ne vedono già i frutti: la squadra è doppiamente aggressiva, e, in alcuni momenti, alza e mantiene alto il baricentro (a tal proposito, vedere in particolare il secondo tempo di Verona). Le soluzioni vengono cercate ancora lanciando, ma per la maggior parte, finalmente, palla a terra. Proviamo a costruire da dietro (un aspetto fondamentale, indice inequivocabile di lavoro settimanale, in cui si affinano anche la pazienza, la perseveranza, l'intelligenza), cerchiamo il possesso, ma sappiamo anche attendere (coprendo bene gli spazi) per poi ripartire.

Potrebbero mai questi aspetti essere ottenebrati da eventuali mugugni e/o pessimismi cosmici, soprattutto dopo le ultime due vittorie consecutive? Secondo me, no. Ci sono sicuramente delle cose da migliorare, come d'altronde è naturale che sia. Quando giriamo palla da dietro, ad esempio, la maggior parte delle volte lo si fa in orizzontale, e c'è ancora un pò troppa paura / apprensione; il pallone quindi “scotta”, e come detto anche per questo lo si lancia via, ma lo si lancia via anche e in particolar modo perché la mediana – prima Errico, ora Tardini - scende poco a ricevere, e quando accade, quasi mai lo fa in prossimità della linea delle due centrali di difesa (solitamente Lucafò e Giles), le quali in tal senso dovrebbero "allargarsi" per fare spazio al suddetto vertice basso, in impostazione. Impostazione che può anche solo significare che la Tardini - preferibilmente ruotata a mezzo busto, non spalle alla porta avversaria – scende e scarica di prima o a due tocchi su una delle due sopracitate "braccette", piuttosto che su una terzina/esterna, o su una mezzala; in questo modo passano quei pochi secondi nei quali tempistica e movimenti congiunti aprono e dettano situazioni. Invece, fin troppe volte ancora ci troviamo con - ad esempio - Giles che sul centro-sinistra riceve da Lucafò, viene pressata, Tardini è schermata, e allora deve lanciare lungo la fascia, "alla buona”, su un attaccante esterna, piuttosto che ancora sulla fascia, ma stavolta più sul breve, ad una Mele che però non ha magari una mezzala di riferimento che automaticamente si avvicina per ricevere dentro, in orizzontale. Questi sarebbero come detto degli aspetti da rivedere.

Un altro di questi aspetti è la penuria di gioco nella fascia centrale dell'ultimo terzo (la “vecchia” tre quarti!): precisato che secondo me la Massa ha i tempi, la tecnica e la visione per essere una pura trequartista, ed anche di alto livello (e solo eventualmente un'esterna alta d'attacco), qualora in tal zona si scelga davvero di giocare dirette, lunghe su una Ferrato - la punta centrale - che riceve in media spalle alla porta, dovrebbe allora entrare subito una mezzala - meglio anche due - in verticale, e da lì partire un fraseggio, nel breve (i "dai-e vai", o gli "uno-due") con preferibilmente anche le due esterne alte che a loro volta attaccano l'area, stringendo. Anche questo, da quel che ho visto fin'ora, non è un automatismo che ancora abbiamo acquisito.

La Bargi, poi, non dovrebbe scendere così spesso a toccare palloni a centrocampo, o addirittura sotto la linea dello stesso, per quanto ciò sia solo da apprezzare in quanto a spirito di sacrificio, e serva in qualche modo a dare respiro, a cucire gioco; idem per la Ferrato. E questo succede perché vi è per lo più mancanza di trame anche tra le mezzale e la mediana (e allora si compensa in questo modo)... E ancora: giochiamo quasi solo sulle esterne, ma i cross dal fondo per le incornate?

Si può riassumere, quindi, in un insieme di dinamiche di proposizione da assimilare nelle tre "fasce" di campo (difesa, centrocampo, attacco), dinamiche che comunque stanno appunto facendo capolino. Ed in tal senso sto anche riponendo più fiducia in Filippini (sul quale ho nutrito ed espresso più volte dei dubbi, parlando di Genoa nel privato), perché naturalmente in tutto questo ci sta mettendo del buono anche lui, ma anche perché sicuramente, assieme alle ragazze, cresce e crescerà singolarmente.

Tutto è migliorabile, e migliorerà (fase di chiusura difensiva compresa, dove in particolare la nuova arrivata e subito titolare Giles sta entrando sempre più in sintonia). Migliorerà per i presupposti e le situazioni di cui ho finora "accennato", e perché tali presupposti e situazioni sono anche e fondamentalmente poste in essere da una rosa equilibrata e forte (la cui analisi più approfondita è probabilmente cosa che farò in futuro). Tempo al tempo... Viva le ragazze. E forza Genoa!

Adri









Foto di squadra pre Bologna – Genoa (da sinistra a destra: Forcinella, Massa, Lucafò, Bargi, Giles, Fernandez, Bettalli, Tardini, Scuratti, Acuti, Mele). In alto*: le ragazze festeggiano dopo la vittoria casalinga contro l'Arezzo! *(foto Ramella&Fazzari)

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