
Dall'inizio della stagione abbiamo già affrontato due volte il Bologna, e sicuramente in decine di migliaia vi sarete chiesti come mai in entrambe le occasioni non mi sono speso per ricordare degnamente la libellula, passata appunto nelle fila della compagine emiliana. Ebbene, è arrivato il momento che non stiate più sulle spine: non ho detto niente perché a volte nella vita è preferibile affrontare e attraversare i dolori nel più rigoroso dei silenzi, e debbo confessare che a distanza di alcuni mesi sto mettendo a fuoco ancor meglio la (cruda) realtà, facendomene una ragione come un uomo maturo comunque dovrebbe saper fare; ed anche grazie all'appoggio e all'affetto incondizionato della mia famiglia e dei miei amici più cari, ne uscirò fuori più forte di prima.
Vi abbraccio tutti.
Adri
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