domenica 10 agosto 2025

Cu nesci, arrinesci


Che di Matilde Macera (Genova, 21/11/2002) non ne sia stato ancora annunciato il passaggio in prestito al Catania (Serie C) con una nota ufficiale da parte del Club rossoblù, considerata quella che a mio parere è la poca cura con la quale di solito questi gestisce mediaticamente la questione delle giocatrici in partenza, è un fatto che davo (quasi) per scontato; così come mi risultò per lo più assodato che la nostra sarebbe finita definitivamente nell'ombra con l'arrivo di Camilla Forcinella in prestito dalla Juventus nell'estate del 2023, e il passaggio istantaneo di quest'ultima al ruolo di portiera titolare, "scalzando" Matilde in una categoria - la Serie B - in cui aveva già avuto modo di dimostrare il proprio valore, nel pieno di un percorso storico (con noi sin dalle giovanili), e con la possibilità di poter compiere da li a non molto ulteriori e importanti passi verso il definitivo passaggio di qualità e di crescita (tecnica, mentale, di autostima).

Detto ciò, e una volta (ri)sottolineata quella che naturalmente, da sempre, è la posizione incontaminata (esente da colpe) di Camilla nel contesto tutto, non ho la minima intenzione di vittimizzare Matilde, bensì sia di mettere sul tavolo alcuni presupposti come di cui sopra, sia soprattutto di aggiungervi che la particolarità di questo repentino cambio tra i pali si concentrò sul fatto che quando Forcinella arrivò - al netto delle sue appurate capacità - nelle tre stagioni precedenti, tra Fiorentina e Juventus aveva giocato soltanto 6 volte ,  di cui 4 in Coppa Italia e due in campionato.

Ne consegue che, pur concedendo la giusta fiducia alla conoscenza calcistica della Carissimi prima, e di staff e dirigenza poi, l'operazione legittimamente destò qualche perplessità: in base a quale tipo di continuità fu preferita Camilla a Matilde, e con ciò su quali fondamenti tecnici solidificatesi nel tempo? Oppure fu un mix di cose, quali la consapevolezza dei suddetti pregi di Camilla, la volontà da parte del Club di compiere una sorta di azzardo (intraprendere una sfida) puntando su un possibile talento nascente, e il fatto che probabilmente le condizioni del prestito fossero fondate anche sulla volontà della Juventus che una sua tesserata si ritagliasse fin da subito uno spazio da protagonista?

In ogni caso, la trentina ha dimostrato di poter concretamente contribuire al raggiungimento di importanti risultati in casa Genoa women, non ultimo ovviamente quello della prima e storica promozione in Serie A, ma ad oggi non è ancora riuscita a convincermi di avere nettamente qualcosa in più di Matilde, nonostante la prima la vedo esprimersi da due anni, e nonostante la seconda - mi si potrebbe dire - abbia compiuto determinati errori nell'ultima partita da lei giocata con noi (prestazione sottotono comprensibile come quella di chiunque altra scenda in campo), e in generale l'abbia potuta osservare di meno di Forcinella, considerato il fatto che durante il suo ultimo anno da titolare in B (stagione 22/23) vidi all'incirca soltanto la metà delle gare delle nostre, mentre gli anni prima (Eccellenza e Serie C) era quasi un impresa trovare sia le partite che gli spezzoni delle stesse. Fatto sta che evidentemente riuscii ad apprezzarla, ma anche a legarmici a pelle, in quanto a simpatia, per aspetto/postura, aura (nonché di avere il piacere, più avanti, di conoscerla di persona).

Vis Mediterranea - Genoa 0-4 (26/01/2025), parata su calcio di rigore

I "SALUTI" - Come detto all'inizio, Matilde non è andata via definitivamente, ma l'intensità con cui scrivo nel salutarla non è poi così dissimile da quella di un addio, perché è comunque un distacco - uno strappo - che porta automaticamente con sé molti significati: tutto ciò che ha dato alla causa. Tutti gli allenamenti, i sacrifici, le fatiche, le speranze, le gioie, le afflizioni, le frustrazioni, i viaggi, i rientri, i pianti, le risa. A tutto questo aggiungo che apprezzo il fatto che pur di giocare abbia accettato di scendere di categoria, nonché di farlo notevolmente anche nel senso geografico del termine, a quasi 1.300 km di distanza da casa.

Perciò, invito chi creda che ne valga la pena, a chiudere gli occhi, e a cominciare a pensare di difendere la porta della squadra del cuore e della propria città, contribuendo perciò a rappresentarle, e a farlo nel calcio femminile, e in questi anni; perciò con tutto il significato che, in tal senso, se vogliamo, raddoppia. La gente che ti osserva, mentre difendi la porta delle grife.

E poi te ne vai.
Grazie di tutto.

Adri


Genoa - Ravenna 3-0 (05/05/2024)

Stagione 19/20 (Eccellenza regionale, interrotta causa emergenza Covid): 9 presenzeStagione 20-21 (Serie C): 19 presenze (una in Coppa Italia). Stagione 21/22 (Serie C)30 presenze (tre in Coppa Italia). Stagione 22/23 (Serie B): 30 presenze (una in Coppa Italia). Stagione 23/24 (Serie B): 2 presenze (Genoa - Ravenna 3-0, Freedom Cuneo - Genoa 0-0). Stagione 24/25 (Serie B): 2 presenze (Vis Mediterranea Genoa 0-4, Genoa - Arezzo 3-3)

Intervista doppia con Alice Turchi (Under 17, video; 2019)  "Focus on" (video, 2021) / Intervista video post Genoa-Ternana 1-1 (18/12/2022) / Intervista del Gennaio 2023 Intervista post Genoa - Cittadella 0-1 (video, 02/04/2023) / Intervista del Maggio 2024.

Nessun commento:

Posta un commento