
12/01/2025
SERIE B FEMMINILE 24/25,
QUATTORDICESIMA GIORNATA
Ore 14:30, Sciorba Stadium (Genova)
GENOA - OROBICA BERGAMO 2-0
(25' Bargi, 43' Di Bari)
GENOA (4-3-1-2; all. Fabio Fossati) - Forcinella; Di Bari, Lipman, Parolo, Giles; Bettalli (73' Campora), Ferrara (73' Errico), Giacobbo; Acuti (62' Rigaglia); Bargi, Bragonzi (62' Ferrato). A disposizione: Marchetti, Macera, Abate, Errico, Ferrato, Rigaglia, Campora, Olivas, Lucafò. OROBICA BERGAMO (4-2-3-1; all. Marianna Marini) - Fabiano; Frecchiami, Salvi, Cavicchia, Zyzite; Peddio, Marchiori; De Vecchis, Mariani, Tengattini; Paini. A disposizione: Demarchi, Cappa, Dodesini, Risina, Piazza, Cattuzzo, Corbetta.
"Importantissimo
ricominciare il 2025 con una vittoria. Mi tengo stretto il risultato,
il resto poteva essere migliore. Non è mai facile ripartire dopo un
mese. Abbiamo bisogno di ritrovare le nostre giocate, i nostri
principi di gioco, il vero ritmo partita, quello che ci fa creare
ancor più di quello che abbiamo creato oggi" (Fabio Fossati)

Oggi quello delle nostre è stato un ritorno alle gare ufficiali serio, applicato, esteticamente gradevole. Partite un pò in sordina, con il ritmo un tempo sotto, e a tratti probabilmente un pò troppo leggerine per quel che riguarda l'intensità della concentrazione riversata nelle scelte di gioco (e ci può stare, scaldando il motore), mano a mano abbiamo trovato la giusta stabilità, per poi dentro di essa tenere molto bene le misure (almeno fino all'ultimo quarto d'ora), basando su una linea alta un buonissimo lavoro di pressione e gioco di anticipo, di copertura preventiva degli spazi, e in fase di possesso vi è stato soprattutto un mutuo appoggio di per sé emozionante a vedersi, con (ad esempio) le esterne di turno (Parolo-Giles) che nei momenti di possesso potevano fare affidamento sul sostegno delle mezze ali, ma anche della mediana (cose che l'anno scorso ci mancavano come il pane), e una volta scaricato su queste ultime, punte e trequarti subito a muoversi anch'esse, il tutto espresso sovente sulle giuste distanze. Questi aspetti (di enorme importanza) ci hanno permesso di uscire più di una volta molto bene palla al piede, esprimendo anche delle ottime cose, con in generale una particolare ricerca della precisione, ovvero "contando" fino a due o tre prima di compiere questa o quell'altra scelta, per cui se ne evincerebbe che la squadra sta lavorando su se stessa in relazione al "vecchio" problema della foga.
Ne consegue che le ragazze, con su di esse "gli occhi" dei palazzi di Genova come da foto in alto, e con indosso il completo della squadra più incredibile del mondo, hanno rappresentato con dignità la città, e il cuore pulsante del Club (dell'idea che ne sta alle fondamenta).
Per quel che concerne invece l'ultimo quarto d'ora sopracitato, si, abbiamo mollato la presa, ma oltre al fatto che loro sono comunque venute fuori con orgoglio fino alla fine, credo fosse per una questione di stanchezza, anche perché si notava che una volta recuperata palla non avevamo più il solito strappo e brillantezza. Ciò non toglie che forse, in un contesto di gestione generale delle forze durante tutta la partita, potremmo arrivare ad affrontare con più freschezza anche le battute finali, pur mantenendo un determinato livello prestazionale.
Inoltre, una volta espresso il piacere di aver visto la Di Bari segnare, "accennerei" qualcosa su altre tre giocatrici: la prima è la Bragonzi, che pur senza rubare l'occhio ha giocato la sua buona partita ed è stata importante sia in aiuto scendendo a raccordare, sia in avanti, dove tra le varie cose (movimenti, suggerimenti, occasioni) si è intesa bene con Bargi, arrivando anche entrambe a dei momenti di ricerca dello scambio ravvicinato che potrebbe essere il preludio di situazioni nelle quali si potranno sviluppare per l'appunto quelle soluzioni nello stretto dagli ultimi venti metri in su, che ancora non poniamo in essere come sarebbe bello e giusto (e divertente) fare. La seconda è Rigaglia, che rispetto alle altre volte è stata evanescente, e che a mio parere - tracciando una riga a questo punto della stagione - sta esprimendo ancora poco rispetto a quanto è nelle sue corde, ragion per cui molto probabilmente avrebbe bisogno di macinare gioco con più continuità. La terza è la già citata Parolo, che oggi ha giocato benissimo. Inizialmente pensavo che la soluzione di ricoprire il ruolo di terzina avrebbe contenuto il leit-motiv di lei un pò più trattenuta rispetto ad una Giles che dall'altra parte (dove di solito c'è Mele, oggi non convocata) avrebbe spinto a tutto spiano come sempre, invece no: energica, propositiva, intelligente, tecnica.
Mi fermo qui, certamente lasciando per strada altri e importanti aspetti che ci riguardano, ma non il fatto che Ternana e Parma abbiano pareggiato, vedendo così ridurre il loro vantaggio sulle grife da sei punti a quattro.
Forza Genoa!
Adri
I risultati della quattordicesima giornata
(Freedom Cuneo - Vis Mediterranea rinviata)

La classifica

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