domenica 28 gennaio 2024

RES ROMA - GENOA 4-3 (il postpartita)


Per la seconda domenica di fila ho avuto la possibilità di poter vedere anche il Genoa maschile, visto che sia la partita di Salerno che quella contro il Lecce di oggi non si sono svolte nella fascia oraria di quelle giocate dalle ragazze (alle 18 la prima, alle 12:30 la seconda). Ma cos'è cosa non è, domenica scorsa dopo Genoa - Freedom mi sono messo con la solita calma (diciamo anche lentezza) a scrivere il postpartita, fallendo miseramente l'obiettivo di pubblicarlo in tempo per poter vedere, appunto, Salernitana - Genoa. Ne consegue che praticamente me la sono persa, ma nulla di grave, visto che comunque le grife (e le situazioni ad esse inerenti) hanno sempre la priorità. Oggi, invece, mi sono visto bene bene quasi tutto il match contro il Lecce, ma purtroppo (cause di forza maggiore) solo fino a un paio di minuti prima del gol della vittoria (la mezza rovesciata di Ekuban), che quindi mi sono perso, ma non solo: nel frattempo mi ero anche dimenticato di pubblicare il post della "partita in diretta" di oggi contro la RES (quello che precede questo), quindi ho mollato la squadra maschile durante l'apoteosi per preparare tutto di corsa, con uno stato d'animo tra il felice e lo stizzito. E fin qui, mi si può dire: e con ciò? E con ciò, dentro il dispiacere per il 4-3 c'è tutt'ora anche dello "stordimento", visto il saliscendi emotivo vissuto dalla fine della partita del Ferraris al secondo tempo ai limiti dell'incredibile di Roma, con la reazione delle ragazze che in piena grifoncite ribaltano l'1-0 e si portano sul 3-1, per poi appunto capitolare (contro le capitoline, nelle capitale).


E' stata comunque una bella partita in generale, da entrambe le parti: loro meritano i complimenti, sia per il gioco, che per la fame, la tenacia, la "rabbia agonistica" (almeno in alcune fasi, maggiore della nostra). E' probabile che oggi abbiamo assistito alla svolta stagionale della RES, e per quanto possa risultare difficile "staccarsi" e cercare di guardare serenamente "coi loro occhi", per le romane è stato un momento sportivo, di ambiente e di gruppo particolare (essendo inoltre delle neopromosse), come credo testimoni l'esultanza di tutte dopo il gol finale della Montesi, la quale è stata letteralmente sepolta da una montagna umana arancione per tipo un quarto d'ora (come simpaticamente dice lei stessa nell'intervista del dopo gara). Noi al contempo siamo state altrettanto dentro la partita (anche se sul 3-1 ho avuto la sensazione che ci siamo un pò sedute), e la cosa che più mi ha fatto felice è stata la ricerca del giropalla, poiché oltre all'importanza enorme che ha un aspetto del genere nell'ottica della ricerca della bellezza e dell'efficacia, risulta prezioso perché il fatto stesso di cercare (ed elaborare) determinate e precise soluzioni, e quindi concretamente di adoperarsi per cercarsi, porta dentro di se principi etici e contesti emotivi come la collaborazione, l'empatia (e a volte anche la riconciliazione), e quant'altro; e per me, che adoro questa squadra, vedere le ragazze che provano ad esprimersi in modo corale e che assieme creano (ed ottengono, e difendono) spazi e situazioni, è davvero una gioia. Tanto per fare un esempio, in impostazione ho visto Lucafò cercare più volte prima Tardini e poi Errico in qualità di mediane (in almeno un paio di occasioni ha palesemente atteso un secondo in più anziché lanciare con foga). Brava Sara. Cosi come brave anche le altre, che hanno lavorato in tal senso spesso, e in più zone (degne di nota le parole di Galletti nel descriverci - sempre nel video di cui sotto - in particolare quando sottolinea la nostra forza in quanto a collettivo). A volte cosi facendo abbiamo perso palla e rischiato, altre no. E anche chi se ne frega. Continuiamo a farlo (soprattutto in settimana, naturalmente, nelle sessioni di allenamento). Tra l'altro, il 2-1 è arrivato proprio con una costruzione palla a terra. Mi spiace che per via dell'inquadratura (quasi ad "altezza uomo") non è stato possibile vedere bene in ampiezza le squadre, sia per godere di ciò che ho appena detto, sia della partita intera (quindi RES compresa). Non dico niente di dettagliato sui gol subiti in quanto a mancanze difensive e simili perché non ho fatto caso a chissà quali pecche, ma credo che comunque non avrei avuto la voglia di farlo. Mi limito "banalmente" a dire che sono state fitte non indifferenti. Il 3-3 mi stavo predisponendo a prenderlo con filosofia per tentare (goffamente) di occultare la mia afflizione, il 4-3 mi ha steso. Allorché ho quasi pregato a mani giunte che segnasse la nostra mitica, ineguagliabilissima numero 9.

Sarà per la prossima.
Viva le grife!
Adri


(fonte di entrambe le foto: IG ufficiale Genoa women)

RES ROMA - GENOA, la partita in diretta

 28/01/2024 - SERIE B FEMMINILE, QUINDICESIMA GIORNATA
RES ROMA - GENOA
ORE 14:30 -  CENTRO SPORTIVO RAIMONDO VIANELLO 


                               LE PRECEDENTI QUATTORDICI PARTITE

venerdì 26 gennaio 2024

28/01/2024, RES ROMA - GENOA: riflessioni e notizie dell'antivigilia


Siamo al giro di boa. Domenica infatti le grife saranno impegnate nella capitale per l'ultima partita del girone di andata contro la squadra allenata da Marco Galletti.

Club nato nel 2003 come "Res Blu 92 S.r.l.", acquisisce simbolo e colori sociali attuali ed il nome RES Roma dalla stagione 2005-2006, riesce ad arrivare in serie A dalla stagione 2013-14 e a restarci fino alla 2017-18, per poi in estate dare i natali alla A.S. Roma cedendo all'attuale società campione d'Italia il proprio titolo sportivo. Poche settimane dopo rinasce come Res Women e riparte dal campionato di eccellenza, sale in C e vi staziona fino al campionato scorso, ma avendo nel frattempo (dalla stagione 2021-22) ceduto il proprio titolo sportivo alla RES Roma VIII. Nonostante infatti venga ancora chiamata sia RES Roma che RES women (cose che evidentemente gradisco fare anche io), questo è il nome ufficiale del club capitolino.

Le neopromosse giallorosse, quindi, arrivano ad affrontarci da undicesime in classifica (appaiate al Bologna) con 14 punti dopo 8 sconfitte, 2 pareggi, 4 vittorie, e 19 gol fatti a fronte di 33 subiti, dei quali gli ultimi 3 "virtuali" dopo la decisione del giudice sportivo di assegnare alle romane la sconfitta a tavolino nella partita esterna contro il Tavagnacco di domenica scorsa (finita sul campo col punteggio di 2-2); scelta motivata dal mancato inserimento in distinta del numero sufficiente delle cosiddette "calciatrici formate", ovvero le atlete in possesso dei regolari requisiti di età e tesseramento, le quali sono risultate 14 anziché 15. Resta il fatto che (come testimonia la tabella in fondo) dopo ben 4 sconfitte consecutive la RES nelle ultime 7 giornate ha attuato un cambio di marcia pareggiando (effettivamente) due volte, vincendo tre partite battendo il Brescia in casa ed il San Marino ed il Ravenna in trasferta, e "prima" di perdere nettamente a Roma contro il Chievo, è uscita battuta "soltanto" di misura da Arezzo. Quindi, se già dovremmo giustamente scendere al Raimondo Vianello col rispetto che comunque si dovrebbe avere per qualsiasi avversario, io direi anche: "occhio", che tra l'altro alla prossima saremo a Verona contro il suddetto (ed ostico) Chievo, e poi ad Arenzano arriverà nientemeno che la Lazio. Al contempo, qualora riuscissimo a vincere, potrebbe essere la volta buona per staccare l'Hellas, visto che le scaligere attendono tra le mura amiche il temibile Cesena; Veronesi che inoltre affronteremo proprio dopo la Lazio, in casa, alla diciottesima giornata. Insomma: tale sopracitato giro di boa fa intravedere prospettive interessanti, come ad esempio anche questa... o no?
Forza!
Adri



RES ROMA VIII


(In alto, la squadra in posa prima del match contro la Lazio; foto Roberto Bettacchi)

Fasi di gioco: in cosa dovremmo migliorare


Se da quando ho aperto il blog ho disquisito (e per lo più a grandi linee) di alcuni particolari tecnico/tattici del nostro amato Genoa women esclusivamente per via scritta, nella stesura di questo prodigioso post mi sono avvalso della preziosa collaborazione di me stesso per aggiungere dei dettagli di tipo "grafico" e soprattutto visivo, estrapolando cioè in quest'ultimo caso dei brevi spezzoni (di pochi secondi ciascuno) dai video di tre partite: Genoa - Parma, Ravenna - Genoa e Genoa - Freedom, per mettere in luce (naturalmente in modo sereno e in senso costruttivo) un aspetto che a mio modesto parere ritengo centrale (e del quale appunto ho già scritto in questi mesi): la difficoltà (e/o la penuria di soluzioni) nella costruzione palla a terra da dietro, sia nelle situazioni in cui dobbiamo uscire dalla prima linea di pressione, sia in quelle di calma. Assieme a ciò, vi è la questione dello scarso fraseggio nella fascia centrale del campo, e consequentemente della mancata prosecuzione del possesso in tale zona una volta sviluppate determinate ed eventuali "uscite" dalle retrovie.

Ringrazio quindi anche pubblicamente BePi.Tv per avermi concesso la possibilità di poter mettere mano sui loro filmati (e volendo anche su quelli futuri), e proseguiamo. (In alto, Tardini ed Errico in allenamento; fonte foto: IG ufficiale Genoa women)


LA MIA IDEA DI CALCIO - Credo sia doveroso, corretto, nonché arricchente per il tema affrontato, spendere almeno alcune parole sulle mie predilezioni pallonare, che in realtà non sono cosi' nette, cristallizzate e soprattutto intransigenti, in quanto so amare ed apprezzare la quasi totalità delle espressioni calcistiche (e anche riconoscere in esse degli aspetti attitudinali e metaforici che inevitabilmente si rispecchiano nei molteplici comportamenti della vita di tutti i giorni; tema di cui magari approfondirò un giorno qui sul blog). 

Non disdegno cioè a priori un arcigna fase difensiva, ad esempio, la quale oltre che efficace, a volte (pur se poche) può anche essere gradevole da osservare. Idem per ciò che riguarda il gioco di rimessa, e ancor di più quello espresso in verticale e in profondità, cosi' come nello stretto (sia di nuovo con verticalità, sia anche coi cambi di versante cercati attraverso il fraseggio orizzontale), o al contrario quello bello arioso coi lanci a tagliare il campo da una parte all'altra, oppure quelli lunghi dritto per dritto sulla punta centrale, e chi più ne ha più ne metta (ci sarebbe da starci "ore"). Il punto è che sono prevalentemente un esteta, ma non di quelli che vogliono essere spettatori di partite ipertecniche fatte prettamente di fraseggi palla a terra precisi al millimetro con movimenti/schemi chirurgici, o che se si trova dinanzi ad una partita tattica, stagnata, e/o sporca ed ostica, sviene. No. Tutto può essere e servire alla causa (moduli, schemi, trame, atteggiamenti), avere la sua dignità, ed andrebbe preferibilmente acquisito, imparato (o comunque conosciuto, per poi eventualmente essere anche scartato). Però la mia squadra (quella tipo), pur se all'occasione giustamente si sa chiudere per attendere (ed inevitabilmente rifiatare), è "una di quelle" che per il 90% del tempo tiene la linea (e la testa) alta sia in fase di possesso che non, ha una difesa a 4, una mediana (o "vertice basso") che giostra davanti alla difesa sapendo anche suggerire e ricevere abbassandosi finanche tra le due centrali (brave in campo aperto) che si allargano, e che rompe in fase di non possesso (o che quantomeno scherma a dovere le linee di passaggio). Due mezz'ali brave in ricezione/appoggio ed in transizione, e di cui almeno una è forte anch'essa in fase di interdizione mentre l'altra negli inserimenti offensivi (in area, anche su palla inattiva). Le due terzine salgono arando la fascia, proponendosi in continuazione (nello stretto e sul lungo: adoro il gioco sugli esterni) ed anche tagliando dentro alternandosi con le suddette mezz'ale. Le due attaccanti larghe sanno entrare dentro anch'esse (in particolare quando le terzine salgono) a mò di "albero di natale", dialogano corto, attaccano lo spazio (ed almeno una delle due sa temporeggiare e suggerire spalle alla porta). Infine la punta centrale, il vertice: se c'è da spizzare spizza, sa tenere/proteggere palla spalle alla porta per far uscire la squadra, sa giocare di dai e vai, tagliare, inserirsi e far inserire. 

Tutto questo (e molto altro) in particolare quando la mia squadra ha il carattere del 4-3-3 (come d'altronde è), ovvero evidentemente il modulo che preferisco, ma amo anche il 4-3-1-2 col rombo di centrocampo (che ha nella trequartista classica il suo vertice, e davanti una punta di peso ed una leggera che svaria); e qualora dovessi rinunciare alla mediana potrei apprezzare e gradire il classico e vintage 4-4-2 (che dovrebbe però diventare un 2-4-4 in fase di possesso). Tornando però allo schieramento in oggetto ed alle suddette descrizioni dei requisiti base per la mia squadra tipo, risottolineo anche stavolta che noi in un modo o nell'altro abbiamo già determinate interpreti (chi giustamente da affinare ancora, chi già in essere), e quindi una buonissima rosa che potrebbe esprimere un calcio articolato e di alto livello in modo pressoché costante. Ad oggi, invece, pur essendo migliorate esponenzialmente rispetto all'anno passato (praticamente non c'è quasi paragone), nonché già in procinto di farlo su alcuni fondamentali dettagli come in particolare dimostra la partita di domenica scorsa (contro la Freedom), proponiamo un gioco mediamente buono ed efficace (e a sprazzi ottimo e di livello), ma che si limita ad essere sviluppato prevalentemente sugli esterni e/o con lanci dalle retrovie. In questo modo sappiamo essere una squadra che fa risultato e che emoziona (ed io quest'anno mi sto divertendo ed emozionando), ma che esteticamente e fattivamente, nell'ottica di fare il cosiddetto step, in questo modo non uscirebbe da un determinato range (e con ciò non dico nulla di nuovo: è ai limiti del banale, e sono cose che le ragazze e lo staff certamente sanno bene). 

Precisato allora che naturalmente le frecce nell'immagine sottostante non rappresentano la totalità delle soluzioni possibili, cosi' come che in ogni zona e trama da esse indicata le grife comunque in un modo o nell'altro timbrano la loro presenza, con quelle rosse (a sottolineare evidentemente la questione mediana) e gialle ho voluto indicare le soluzioni che dal mio punto di vista dovremmo (palla a terra) cercare e sviluppare molto, molto di più.


I VIDEO

GENOA - PARMA (07/01/2024) - Prima fase di costruzione dal basso. Tardini (mediana) ha addosso la parmense e non è dinamica nel suggerire, ma è comunque in una buona posizione (cosi' come lo sono Lucafò e Giles, ben allargate) e può ricevere, per poi magari scaricare sulla centrale canadese, la quale a sua volta potrebbe andare o su Mele o sulla Acuti (visibile in basso mentre alza le braccia). Cosa simile a destra con la Fernandez (anche se ha la traiettoria leggermente più coperta), la quale potrebbe a sua volta appoggiarsi su Bettalli (mezz'ala). La scelta è invece il lancio lungo su Massa, e perdiamo palla.


Ecco invece un tentativo di costruzione buono, propositivo: Lucafò va su Bettalli che scende a ricevere e di prima gira su Fernandez, la quale però lancia sulla sua corsia. Se invece avesse appoggiato su Tardini (la quale però a sua volta sarebbe dovuta salire ancora un pò di più per suggerire meglio l'appoggio), a quel punto, palla a terra, avremmo guadagnato già altro campo e possibilmente saremmo potute andare in orizzontale dalla parte opposta dove già Mele stava entrando (movimento perfetto), ed anche con una Scuratti (mezz'ala sinistra) che se anziché andare cosi in alto si fosse posta per cosi dire a mezza via (sulla trequarti pura), magari avremmo potuto verticalizzare con più criterio invece che "schiacciarci" al loro limite dell'area, lasciando di conseguenza un vuoto. 


Ultimo scorcio della sfida col Parma: qui usciamo bene in una situazione ancora più difficile, in quanto sgusciamo via dalla prima linea di pressione con Lucafò che è brava (e "coraggiosa") a scaricare su una Tardini che è altrettanto brava a proporsi in aiuto ma è appunto attaccata alle spalle. Nonostante ciò, ruota subito il busto mentre con due tocchi va su Fernandez, la quale però rilancia in avanti restando sull'esterno, e riperdiamo palla (Scuratti, per la cronaca, stavolta è sulla trequarti).


RAVENNA - GENOA (14/01/2024) - Qui siamo al calcio di inizio ed ho volutamente lasciato tutta la fase che precede la situazione di costruzione da dietro, perché la nostra partenza è uno spettacolo: Errico (mediana) lancia sulla Ferrato che spizza per Bargi che gliela ridà di tacco. Nel frattempo Mele si propone e riceve, e in avanti Caterina e Claudia si sono diligentemente scambiate la posizione. Appena Mele scarica dietro poiché schermata, entra per ricevere come mezz'ala in quanto Campora, dinamica e lucida attacca lo spazio in verticale nell'ottica di un rilancio in avanti. Ed eccoci al punto: pur se disposte bene in ricezione sia con Errico (che è comunque un goccino statica) che con entrambe le mezz'ali, alle Ravennate basta disporsi a mo di "gabbia" che il nostro centrocampo non dialoga: non azzarda, non rischia l'errore e di subire una transizione, non si accorcia per gestire temporeggiando (fosse anche per passarsi il pallone dieci volte allo stesso modo per trovare l'imbucata). Quel che io percepisco sovente in queste situazioni (cosa che, qualora fosse vera, non giudicherei) è se non proprio il timore, un blocco, l'apprensione all'idea di provare a fare cose in un contesto poco conosciuto, e là dove invece vi è più azzardo e coraggio, magari viene a mancare l'imprinting, l'automatismo per la prosecuzione. Palla quindi a Giles, che lancia.


Seconda (ed ultima) situazione da Ravenna - Genoa: giropalla in orizzontale tra Lucafò, Forcinella e Giles e ritorno, fasi di studio che ovviamente ci possono stare (ma Giles forse si lamenta di qualcosa dopo il suo ultimo passaggio: si riferisce a Campora che non scende a suggerire?): scarico su Fernandez che anziché appoggiarsi su Emma (che nel frattempo è andata per ricevere) lancia di nuovo sulla propria corsia.


GENOA - FREEDOM (21/01/2024) - In questo caso, dopo alcuni secondi di stasi, è Campora che prende l'iniziativa e si propone come mediana in ricezione al posto di Errico, ma una volta che ha ricevuto palla, con la stessa Emma alle sue spalle (e non avendo quindi il tempo per compiere una totale torsione nell'ottica di un dialogo), potrebbe salire palla al piede, ma non rischia l'attacco dell'avversaria che poi infatti dribbla all'indietro e si riappoggia su Giles. Per il resto le altre (Mele compresa, pare) sono in avanti ad attendere palesemente il lancio dalle retrovie.


Di nuovo, al ventinovesimo: impantanamento e lancio.


Questa invece è un buon tentativo di uscita ancora con Bettalli che scende e di prima scarica in appoggio sull'esterna (in questo caso la Acuti) nel tentativo di un uno-due che fallisce, ma non importa: è stato tentato, azzardato; e non è un caso che sia stata di nuovo Giorgia a riprovarci, in quanto è per indole e struttura una giocatrice da calcio muscolare, dinamico, tignoso/aggressivo, veloce (sono queste credo alcune delle situazioni che la appagano e la divertono maggiormente).


Chiudo con una bella azione in toto, scaturita da una progressione palla al piede di Mele sulla fascia (notare la bellezza della squadra che nel frattempo sale), con Bargi in appoggio, Campora che si propone, riceve, scarica e si defila mentre la suddetta terzina taglia all'interno e in orizzontale serve Bettalli, il tutto come detto con la squadra alta che là dove rischia di subire una ripartenza, subito tenta la chiusura ed il recupero palla (se ne occupa in questo caso in particolare la Errico, la quale alla sua destra ha anche in aiuto Fernandez). 


E' tutto. Ad ognuno la propria idea.
Adri

domenica 21 gennaio 2024

GENOA - FREEDOM 3-0 (il postpartita)


Stavolta tralascerò dal sottolineare le solite fasi di gioco nelle quali a mio parere ancora manchiamo, sia perché nei prossimi giorni scriverò un post esclusivamente dedicato ad esse, sia perché ogni parola di questo articolo voglio dedicarla a tutto ciò che su di esse oggi ha prevalso: linea alta ed aggressività, dinamicità, bei gol, belle soluzioni, e via discorrendo. Ho visto un entusiasmo particolare, la voglia di giocare a calcio con impegno ma anche con la voglia di divertirsi, e fino alla fine. L'attitudine è stata simile a quella che caratterizzò il periodo delle sei vittorie di fila, ma forse in alcune fasi con del brio in più (o degli accenni di brillantezza diversa). 
Tutte in vena: brava Errico, Campora ottima conferma dopo Ravenna, Bettalli bene in generale oltre il gol (ad un certo punto nel secondo tempo ha pure messo la quarta), Mele è una gioia per gli occhi, Fernandez "la segue", Giles e Lucafò benissimo (quando salgono a giocare in anticipo sulla linea di centrocampo mi sciolgo), Bargi stupenda (gol, appoggi, suggerimenti, palloni filtranti, cambi di gioco... che goduria!), Ferrato presente, grintosa, bella impegnata ed ispirata tecnicamente, Acuti a ruota (suo il cross per Caterina che segna l'uno a zero sul primo palo). Perfette poi le sostituzioni, che già di per se mi trovano d'accordo su come solitamente vengono gestite, in quanto Filippini fondamentalmente agisce in senso quasi "meccanico", cambiando cioè le interpreti ruolo per ruolo mantenendo per lo più intatto lo scheletro (il modulo; nel nostro caso, appunto, il 4-3-3), e questa è una mentalità nella quale mi riconosco, una sorta di "purismo zemaniano" (e con ciò ovviamente non mi riferisco anche alla tipologia di gioco espresso) che là dove rappresenta il fattore portante ed al contempo però non esclude a priori l'opzione camaleonticità e/o malleabilità, è una delle basi su cui poter esprimere ogni cosa. Inoltre, cosi' facendo fa ruotare con semplicità le giocatrici, gestendo in tal modo bene il loro minutaggio, e quindi di conseguenza ne beneficia il gruppo. Tornando quindi nello specifico alle subentrate, mi è piaciuta Tardini (al 64" per Errico) e sono contento di averla rivista andare avanti e indietro con la sua testolina bionda sulla quale scintillavano i tenui raggi del sole invernale ligure, e bella pimpante. Bene Scuratti (sempre al 64" per Bettalli), Parodi (per Ferrato al 74") è stata brava in generale, splendida sull'azione che ha scaturito il secondo gol di Bargi, e si è anche ritagliata l'occasione per segnare (vedendosi però parare la conclusione da Fedele). Infine, le ultime due entrate (nei minuti finali) sono state Parolo per Lucafò, e al posto di Fernandez, finalmente, dopo "una vita", Lucrezia Rossi (della quale proprio ieri ne auspicavo il rientro al più presto!): precisa, calma, tecnica, e propositiva! Per ciò che riguarda invece le altre squadre, come previsto le laziali sono andate in gita, Ternana, Parma e Cesena hanno vinto anch'esse, e l'Hellas si è preso i tre punti come noi.


Andiamo a Roma dalla RES.
Per vincere.
Adri


(fonte foto in alto e Bettalli/Bargi: Instagram ufficiale Genoa CFC women)

GENOA - FREEDOM, la partita in diretta

21/01/2024 - SERIE B FEMMINILE, TREDICESIMA GIORNATA
GENOA - FREEDOM
ORE 14:30 -  STADIO COMUNALE nazario gambino, arenzano (ge)


LE PRECEDENTI TREDICI PARTITE

venerdì 19 gennaio 2024

21/01/2024, Genoa - Freedom: riflessioni e notizie dell'antivigilia

Libertas fulvo pretiosior auro
(La libertà è più preziosa del giallo oro)

Con questa frase "incisa" nel logo che portano sul petto, le biancoblù piemontesi affrontano le sfide dentro il rettangolo verde, a rappresentanza di Cuneola città che deve il proprio nome alla forma triangolare sulla quale si estende.



(dal sito ufficiale) "Siamo una società di calcio femminile a Cuneo nata dall’idea di cinque imprenditori. Il progetto riguarda aspetti tecnico-sportivi e possiede anche un Codice Etico proposto da sottoscrivere a tutti i tesserati (atlete, staff tecnico e medico, dirigenti, collaboratori in genere) con norme che riguardano educazione, rispetto, solidarietà, partecipazione, sostenibilità, ambiente, famiglia, cultura, condivisione. Freedom Football Club-Women Cuneo unisce all’importanza del settore agonistico, l’esigenza di voler diventare anche un modello sociale di divertimento e condivisione all’insegna dello spirito di gruppo." 

Classificatesi seconde in C la scorsa stagione, salgono di categoria in seguito alla rinuncia della Sassari Torres di partecipare al campionato di Serie B. Ad oggi quattordicesime in classifica con 9 punti, e come noi tutt'ora senza vie di mezzo: nessun pareggio; bensi' tre vittorie e dieci sconfitte nelle tredici partite fin qui disputate (come testimonia la tabella a sinistra), con 17 gol fatti (di cui 6 messi a segno dalla loro capocannoniera ed ex ravennate Giada Burbassi) e 34 subiti. Domenica scorsa la squadra allenata da Petruzzelli (fresca di un nuovo acquisto a centrocampo e di un nuovo DG) ha perso in casa contro il forte Cesena, ma a quanto pare se l'è giocata dignitosamente, e ancor prima aveva vinto in Friuli contro il Tavagnacco in una sfida molto delicata ai fini degli equilibri di bassa classifica, uscendo inoltre cosi' da un periodo nel quale aveva perso ben cinque partite di fila. Può darsi quindi che siano in qualche modo in crescita. In ogni caso, sono curioso di vederle giocare.

FREEDOM F.C. WOMEN CUNEO - 👉FB ufficiale  👉IG ufficiale

E Noi? - Noi abbiamo certamente i favori del pronostico ma soprattutto una strada davanti sulla quale continuare a proseguire dritte e convinte per - come ho già detto altre volte - mantenere una determinata zona di classifica, fare esperienza e migliorarci di volta in volta. Andando più nel concreto, in ottica formazione vi è credo tutt'ora un incognita Alessandra Massa, la quale avendo riavuto un problema (muscolare) domenica scorsa, può darsi che non sarà tra le undici titolari. Idem (suppongo) per ciò che riguarda Rigaglia. Motivo in più per rivedere probabilmente Acuti sulla destra, la quale però può darsi che scenderà in campo come prima scelta a prescindere, viste le buone prestazioni prima col Parma, e in particolare a Ravenna. Vedremo poi le scelte in mediana: Errico o Tardini? E se Campora ripartirà titolare come giorni fa in Romagna (a dirla tutta avrei a cuore anche di rivedere al più presto Lucrezia Rossi calpestare l'erbetta, e - senza togliere nulla a Repetti e Forcinella - da qui a fine stagione Macera che rimette almeno un paio di volte i guantoni e vola tra i pali!). 
Che altro dire? A meno di super-sorprese, le aquilotte de Roma se andranno a diverti' (nanniii nanniii) e saliranno a 37, e probabilmente vinceranno anche il Parma (pur se occhio al Chievo!) e la Ternana. Cesena - Arezzo, poi, è un match intrigante, e le bolognesi forse ci faranno il favore di fermare le scaligere, cosi se vinciamo le ristacchiamo... sarebbe bello! 

Andiamo.
Forza Genoa!
Adri

Intervista ad Arianna Acuti



(Dal sito calciofemminileitaliano.it)

 Alcuni dei contenuti: 
Il passato
La scelta del Genoa
Il ritorno al gol
Gli obiettivi di squadra 

Clicca 👉qui

domenica 14 gennaio 2024

RAVENNA - GENOA 0-5 (il postpartita)


Come posso non cominciare dal fatto che sono venuto a conoscenza solo oggi, e a partita iniziata, che Mele ha una sorella gemella, e terzina/esterna pure lei? Sorrido anche ora che lo scrivo. Un saluto alla (brava) Angela! E restando in tema di giallorosse, complimenti per le trame, ma soprattutto per la dedizione ed il ritmo che mai hanno calato. Il Ravenna oggi è stata squadra che in tal senso può fungere da esempio su come onorare un impegno, e in particolare su come farlo dentro le vere difficoltà (che dire della De Matteis che, tra le varie cose buone espresse, al 94" va a battere un angolo con la "foga" di chi allo scadere sta sullo zero a zero?). Motivo in più che me le fa stare simpatiche come già ai miei occhi risultavano. Squadra quantomeno particolare, quella allenata dalla (altrettanto simpatica) Proserpio Marchetti, che come accennato gioca anche bene (si nota il lavoro fatto in settimana), ma ha problemi sia davanti che (enormemente) dietro. Auguri a loro per il proseguo! 

Chiuso il capitolo romagnole, arriviamo a noi. Per prima cosa ci siamo prese una bella rivincita sulla sconfitta dello scorso anno (2-1), cosa che già di per se piglia bene. Poi naturalmente da soddisfazione il risultato, bello arioso, con dentro pure una doppietta di Acuti dopo il ritorno al gol della Ferrato, ed infine una zampata di Campora, tutto in seguito alla "solita" (ma mai scontata, cioè sempre preziosa) marcatura della Bargi (che cosi sale a quota otto da inizio stagione). Ho inoltre condiviso le scelte di Filippini sia nello schieramento iniziale che per ciò che riguarda le sostituzioni: giusto schierare la Errico al posto della Tardini, perché Emma meritava spazio e nell'ultimo periodo dava segno di essere in vena, mentre Sara aveva convinto poco (almeno me) contro il Parma; ma è stato in seguito altrettanto giusto schierarle assieme (e potrebbe essere una buona soluzione da ritentare), ovvero quando al 71" la stessa Tardini è subentrata a Campora. Condivisibile poi anche la scelta di far partire fin da subito ancora una volta la Acuti (idea che ha evidentemente ripagato appieno), e di tenere anche lei in campo sostituendo (sacrificando) Bargi per mettere Massa (fuori al 75" per un fastidio muscolare che ci ha lasciate in dieci fino alla fine). Giusto dare spazio di nuovo ad Oliva (Fernandez buona, ma poco lucida in alcuni appoggi e probabilmente anche in almeno un paio di diagonali), a Parodi, ed infine a Bettalli (al posto di una dinamica e discreta Scuratti). Meglio comunque il secondo tempo del primo sotto l'aspetto di alcune soluzioni, bel pomeriggio di cui godere e da ricordare, ma non abbiamo fatto nulla di eccezionale: sempre "testa bassa", e sempre pedalare, che la voragine nella fascia centrale del campo, il vuoto cioè pressoché assoluto in tale zona di dialogo palla a terra, nonché la scarsa ricerca in tal senso della mediana (Errico) in fase iniziale di costruzione, anche oggi hanno detto la loro, in nome del solito (ma non per questo deprecabile in quanto tale) giro palla orizzontale della linea difensiva per poi lanciare in verticale sulle fasce e perdere spesso palloni (mi veniva voglia di infilare la mano dentro lo schermo e sollevare Emma per il colletto come un gigante per spostarla dieci metri indietro quando Lucafò o Giles avevano il pallone tra i piedi, grrrrr). Lavoro, lavoro, lavoro sulla suddetta costruzione ed il possesso nello stretto, il dialogo nel cerchio di centrocampo e su determinati ed altri meccanismi del genere che se non vengono assimilati ed oliati a dovere ci divertiremo la metà di adesso, ed arriveremo poco lontano. Ho riflettuto in questo periodo ed anche oggi stesso se ripetere questi concetti come una cantilena, e quant'altro, ed ho deciso che lo farò: li ripeterò se non ogni volta, comunque spesso, finché non vedrò che le cose cambiano. Anzi, con tono minaccioso annuncio pubblicamente che ho in cantiere pure di fare un post dettagliato con screenshot e simili per spiegare ancora meglio ciò che secondo me dovremmo fare per crescere e fare il salto di qualità (pensa come sto messo!).

In ogni caso, andiamo a prendere le cuneesi del Freedom ad Arenzano.
Col mare sullo sfondo!
Adri


RAVENNA - GENOA, la partita in diretta

14/01/2024 - SERIE B FEMMINILE, TREDICESIMA GIORNATA
RAVENNA - GENOA
ORE 14:30 -  STADIO COMUNALE MASSIMO SOPRANI, SAN ZACCARIA (RA)


LE PRECEDENTI DODICI PARTITE

sabato 13 gennaio 2024

14/01/2024, RAVENNA - GENOA: riflessioni e notizie della vigilia


"Da una squadra di calcetto di provincia tutta al femminile, il Ravenna Women nasce per rappresentare l’identità territoriale, dando opportunità a tanti giovani talenti di emergere attraverso lo sport e la socialità. Il fine è quello di formare ogni atleta nella condivisione di valori comuni e di essere un punto di riferimento per il calcio femminile nel territorio romagnolo."

Queste le parole con le quali il Ravenna si descrive sul proprio sito ufficiale, compagine fanalino di coda
 dopo 11 sconfitte ed un pareggio e 5 goal fatti e 38 subiti (di cui gli ultimi quattro col Bologna), che domani ci ospiterà in quel di San Zaccaria, frazione del capoluogo romagnolo in cui è ubicato l'impianto di gioco e dalla cui squadra nel 2018 sono nate le giallorosse (qui 
puoi leggere nel dettaglio la storia). E se le ravennate stanno vivendo una situazione (eufemisticamente) difficile, la nostra è si abbastanza buona, ma particolare, visto che sembra quasi che stiamo uscendo da un limbo, o rientrando da una dimensione parallela, o che so io; dopo tre partite che hanno bruscamente interrotto un buonissimo periodo (sei vittorie consecutive) rispetto al quale personalmente non volli volare troppo di fantasia sulle ali dell'entusiasmo, ma che in qualche misura alimentò "oltremodo" le mie aspettative quantomeno per ciò che riguarda il credere che avremmo potuto porre in essere determinati aspetti prestazionali con ternane, cesenate e parmensi. Quindi, là dove (chi più chi meno) abbiamo guardato troppo oltre, è arrivato il ridimensionamento: "testa bassa" e pedalare, per quanto nulla sia cambiato rispetto al fatto che siamo ancora una squadra forte, ed escludendo che le ragazze vivranno d'ora in poi chissà quale contraccolpo (anzi!).

Per ciò che riguarda invece le altre partite di questo tredicesimo turno, desta interesse la sfida tra Brescia e Bologna (con le felsinee un punto sotto le leonesse ed in ascesa rispetto a qualche settimana fa), l'impegno in quel di Cuneo delle cavallucce di Cesena dopo la sconfitta di domenica scorsa, e naturalmente lo scontro al vertice atteso da tempo un pò da tutti, a Narni, tra la Ternana e la Lazio.

Forza grife!
Adri

 👉 Instagram Ravenna women 

I precedenti (stagione 2022-23)
(25/09/2022) Ravenna - Genoa 2-1
(12/02/2023) Genoa - Ravenna 2-2

domenica 7 gennaio 2024

GENOA - PARMA 0-2 (il postpartita)


Complimenti al Parma (e a Kelly Gago), è giusto cosi'. Non importa se il loro primo gol forse era in fuorigioco, o se l'arbitro si è comportato in modo discutibile in alcune situazioni, e quant'altro: abbiamo perso perché abbiamo meritato di perdere, e loro di vincere. Questo è il mio parere, e da questo partirei. Sono nervoso? No. E' il modo in cui tendenzialmente vedo le cose (il prendersi le responsabilità personali per migliorare, anziché far prevalere lamentele e simili). Casomai sono un pò provato dalla ripetitività di alcune situazioni, ma è più che altro una stanchezza di tipo visivo/estetico (una questione di gusti, e anche di cuore), anziché avvelenata e/o accusatoria, poiché so che non è ancora maturato il tempo nel quale la squadra si metterà alle spalle definitivamente determinati atteggiamenti; ma lo farà, appunto (anche perché so per certo che sta lavorando in tale direzione).


LA GARA - Siamo partite bene, ovvero senza timore reverenziale, aggredendole, e finalmente tenendo in media la linea alta (per il sottoscritto è stata una forte emozione); infatti loro andavano in panne in costruzione, non riuscivano ad accorciare bene i reparti, e faticavano ad arrivare dalle nostre parti. Brave quindi ad esempio Bargi a trainare la squadra in qualità di vertice alto al posto della Ferrato (e a tentare di farlo anche quando ci siamo abbassate), Scuratti a giocare sovente quasi da "trequartista" (arriverà il gol prima o poi!), Acuti a pressare (ma anche a rientrare, brava Arianna), e via discorrendo. Poi, appunto, abbiamo cominciato ad allentare, ad attendere; ad abbassare tensione e baricentro (e a pressare meno, cioè più con alcune singole piuttosto che di squadra), ma a mio modo di vedere, ciò non è successo per un legittimo rifiatare, quanto per attitudine, per mentalità (andiamo a fasi alterne, a sprazzi). E loro, ovviamente, seppur "soltanto" nella ripresa, hanno preso sempre più campo, e siccome sono forti e lottano per la Serie A, il pallone spesso lo sanno far girare, sanno bene come muoversi, e se gli dai pane per i loro denti, osservandole mentre palleggiano... ben ci sta. Non ho capito poi la scelta dei lanci continui di Forcinella, quando oltre al bypassare il giropalla cosi' facendo, come detto non avevamo la Ferrato (se non dal 59") in avanti a gestirli o a spizzare, e quasi sempre questi venivano intercettati dalle parmensi. Ultimo ma non ultimo, ci è venuto a rimancare più di una volta il sostegno del vertice basso in appoggio come già accadeva tempo fa, poiché Tardini, ottima (e a volte splendida!) nella sua crescita recente, oggi in tal senso è stata sorniona, a differenza invece della Errico, subentratale al 73" e che sovente scendeva a ricevere. 

In mezzo a tutto ciò, in linea generale abbiamo fatto anche delle cose buone: in certe trame e sovrapposizioni, verticalizzazioni, (tentativi di) orizzontalità e triangolazioni (anche a tal proposito un plauso a Bargi, che prima svariando, e poi prettamente da esterna, ha giocato bene in suggerimento e in appoggio). Ottime, stupende Mele e Fernandez (e condivisibile scelta quella di Filippini di mettere quest'ultima come mezz'ala facendo "scivolare" al suo posto Oliva, subentrata al minuto 84 ad un ipermarcata Bettalli). Abbiamo inoltre risposto molto bene sui palloni alti nelle retrovie, ed in generale abbiamo lavorato dignitosamente in fase di chiusura. E non toccatemi Super Heidi (Giles) perché si è andata a "imbottigliare" sull'esterno con quel pallone che poi è andato perso e loro hanno segnato, perché la sua idea (giusta, solare, di un calcio propositivo) era quella di non ricominciare ancora da dietro col giropalla, quindi ha cercato di trovare una soluzione per scaricare in avanti, ma è stata pressata e non aveva nessun'appoggio. Ad una giocatrice del suo livello, e con tutto ciò che finora ha dato, una cosa del genere personalmente gliela passo come nulla fosse (inoltre, al 35" aveva salvato un gol fatto deviando un tiro in area di una parmense). Metto il video con le interviste postpartita anche se non si capisce nulla a causa del vento, cosi', giusto per l'alto senso del dovere civico che contraddistingue la mia persona.

Le veronesi, pareggiando nel derby, ci hanno riagguantate.
Andiamo a Ravenna!
Adri


(Fonte di entrambe le foto: instagram genoacfcwomen)

GENOA - PARMA, la partita in diretta

07/01/2024 - SERIE B FEMMINILE, DODICESIMA GIORNATA
GENOA - PARMA
ORE 14:30 -  STADIO COMUNALE NAZARIO GAMBINO, ARENZANO (GENOVA)


LE PRECEDENTI UNDICI PARTITE

venerdì 5 gennaio 2024

07/01/2024, GENOA - PARMA: (brevi) riflessioni dell'antivigilia


Assorbito da altri ed urgenti impegni (lavorativi) in una corsa contro il tempo che mi sta indiscutibilmente segnando nel profondo dell'anima (scherzo), mi accingo a scrivere un prepartita stringato. Andiamo ad affrontare una squadra forte (eccole👉qui!), facente parte di un quartetto di testa che se la gioca senza se e senza ma per salire in Serie A (in basso la tabella con i precedenti 11 incontri delle gialloblù), ed al termine di un trittico di partite sulla carta "proibitive" che ci ha visto sfidare prima la Ternana e poi il Cesena, ed in entrambi i casi siamo state sconfitte. Non azzardo un pronostico preciso, ma dubito che le parmensi potranno uscire da Arenzano con i tre punti in tasca, e non mi stupirei se riuscissimo a vincere (ma potrei avere dei mancamenti per la goduria). Più che altro non vedo l'ora che inizi la partita, semplicemente perché al di là di tutti i calcoli, le ambizioni e le speranze possibili, rivedrò le ragazze scendere in campo una volta che avranno reindossato il completo glorioso della squadra più bella del mondo. Infradiciatelo di sudore, in nome di Genova, del Genoa Cricket and Football Club e del football stesso, nel senso più sano, appassionato e popolare del termine.

Forza grife!
Adri