domenica 9 febbraio 2025

(09/02/2025) Serie B femminile 24/25, diciottesima giornata: PAVIA ACADEMY - GENOA 0-3 (il postpartita)

A sinistra, Claudia Ferrato (fonte/credit foto: Instagram ufficiale)

09/02/2025
SERIE B FEMMINILE 24/25, DICIOTTESIMA GIORNATA
Ore 14:30, Stadio Comunale Pietro Fortunati (Pavia)
PAVIA ACADEMY - GENOA 0-3
(18' Bargi, 53' Cuschieri, 67' Ferrato)

PAVIA ACADEMY (4-2-3-1; all. Silvio Cassaro) - De Bona; Bianchi, Aversa, Semplici, Dugo; Venturini (84' Polillo), Galdini; Lazzari, Demaio, Casini (83' Uzqueda); Alborghetti (73' Oelschlager)A disposizione: Giordano, Ottina, Paglia, Polillo, cigallino, Uzqueda, Peri, Terni, Oelschlager.

GENOA (4-3-1-2; all. Fabio Fossati) - Forcinella; Di Criscio (66' Parolo), Di Bari (78' Oliva), Lipman, Mele; Bettalli (78' Abate), Ferrara, Cuschieri (69' Campora); Ferrato, Bargi (69' Rigaglia). A disposizione: Marchetti, Abate, Errico, Rigaglia, Campora, Oliva, Parolo, Macera.

Se la settimana scorsa - al suo rientro in campo dopo una discreta assenza - Cuschieri non mi aveva convinto (ma aveva tutte le attenuanti), oggi sono felice di dire che mi è piaciuta, e questo sia al di là del fatto che finalmente abbia segnato, sia considerando che evidentemente ne ha ancora da macinare per potersi esprimere al meglio (da lei tra l'altro mi aspetto dei colpi di fino), quanto che forse renderebbe maggiormente giocando un pò più dentro al campo, preferibilmente in concerto con un'altra trequartista o chi per essa, in modo tale da poter stare all'interno senza per questo rinunciare al giocarsela defilata come oggi, là dove ha saputo proporsi bene in avanti ed inserirsi altrettanto dignitosamente nei contesti dei triangoli e i dai-e-vai sui quali sovente abbiamo costruito le nostre soluzioni, in entrambe le corsie (pur se maggiormente dalla parte di una scatenata - e divertente - Mele).

Chiusa la gradevole parentesi sulle Cuschierie varie, andiamo un pò più in generale a dire qualcosa su una partita che (con nuovamente indisponibili Giles, Lucafò, Cinotti, Bragonzi e Acuti) abbiamo tenuto in pugno praticamente dall'inizio alla fine, ma ancor prima di partire per il mare aperto, ho gradito come abbiamo preso le misure e ingranato, ovvero fino a qualche minuto prima del gol di Bargi (che poi crosserà col contagiri per lo 0-2 di Rachel), prezioso sia sul lato tecnico che su quello "più strettamente" numerico, visto e considerato che con questa marcatura ha raggiunto a quota 58 reti un'altra attaccante e "pezzo" di storia del Genoa, la quale con le sue prestazioni, e, per l'appunto, detenendo "il titolo" di capocannoniera assoluta della squadra femminile (tra campionato e Coppa Italia), negli anni ha fortemente contribuito a rendere la realtà del Genoa women così come adesso la conosciamo, ovvero Giulia "Fox" Parodi.

Bene Bettalli, che oltre a servire Caterina un attimo prima dell'1-0, è stata attiva e ispirata anche sul piano tecnico. Campora precisa, coi giusti tempi, per cui anch'essa importante (suo l'intervento al limite dell'area con il quale ferma un incursione avversaria). Forcinella ci ha (ri)salvate sullo 0-1, quando su un tiro di Demaio è fulminea a fare muro sul primo palo, e in generale l'ho vista bella presente, per esempio stando alta nelle fasi di riposo, similarmente a come è solita fare Matilde (la lettura psicologica che se ne può dare è di vicinanza alla squadra e sicurezza in sé stessa). Giacobbo è pazzesca, e non che le altre volte fosse mancata di impegno fino al triplice fischio, ma oggi mi ha veramente impressionato; ed è qui che mi allaccio per andare a complimentarmi con tutte quante, per non essersi fermate mai, in uno scenario che ancora di più dava un senso di lotta, forza, tenacia, viste le condizioni del campo, che quasi sentivo anche io la fatica accumularsi nelle gambe, o i muscoli delle stesse tirare. E' stato bellissimo: coi completini sporchi, a contrastare ovunque, a provare ad essere tecniche, aggressive, solidali. Partita di calcio che, là dove più là dove meno, si è comunque dimostrata essere a tutto tondo.

Le grife nel pavese (fonte/credit foto: Instagram ufficiale)

E tornando alle singole: Lipman mi è piaciuta tanto, Di Criscio ha fatto il suo "solito" (deve ancora carburare): concreta, propositiva, tosta, precisa. Di Bari ha sbagliato qualche appoggio e soluzione, ma per il resto se l'è cavata più che bene anche lei; Parolo (che probabilmente sta vivendo se non la migliore, una delle migliori stagioni di sempre) ha fatto la differenza fin dal suo subentrare alla suddetta Federica, affondando sulla fascia e crossando più volte, tanto che è stato suo il traversone che ha imbeccato la Ferrato per il colpo di testa del tre a zero. Una prestazione stupenda, quella di Claudia, presente dappertutto, suggellata appunto da un gol bellissimo, da punta pura e di livello, quale lei indubbiamente è. Rigaglia? Bene, volitiva, anche se purtroppo si mangia un gol sul finale, ma se Fossati continua a darle fiducia, e lei aumenta sempre di più quella in se stessa, prima o poi la marcatura arriverà. Di Oliva e Abate, invece, si, dico bene, ma stavolta non posso precisare un granché, perché in quel quarto d'ora che hanno giocato, da quel che ho visto non hanno avuto modo di entrare chissà come nel vivo del gioco. Dico solo che oltre al piacere di vederle entrare (pur se troppo poco), mi ha fatto tenerezza - nel senso buono - rivedere Giada col suo numero 5 riprendersi la posizione di mediana (dopo che ad un certo punto Ferrara è andata a fare la mezzala), ovvero il suo ruolo storico e naturale (quello è il suo habitat, per tempistiche, visuale, e visione/creatività), ma ogni volta non ha neanche il tempo di poter realizzare di essere li, che la partita è finita.  

Ora: abbiamo giocato con qualità (e a tratti benissimo), per cui, oltre all'essermi emozionato e divertito, i miei latenti timori di un possibile nostro allentamento della concentrazione sono stati spazzati via. Manteniamo questo livello nell'ottica di aumentarlo e di perfezionarci. Dovremmo entrare in campo ogni volta letteralmente dimenticando la realtà che va oltre le linee che lo perimetrano, assorbite, lucide, fameliche, come fossimo in trance.

Dal canto loro, le fere hanno pasteggiato nel bergamasco, il Bologna ha battuto il Brescia, e le ducali hanno sorprendentemente pareggiato in campania contro la Vis Mediterranea. Oltre alle felsinee, io aspetto al varco in particolare il Parma e la Ternana, e vorrei vedere almeno una di queste due squadre andare in bambola contro di noi mentre gli si palleggia in faccia e sfondiamo tutto, rendendo loro indietro con gli interessi le situazioni passate. Chiedo troppo? Alle giocatrici che leggendo queste righe lo pensano, rispondo che è proprio qui che starebbe l'errore.

Ci si rilegge domani.

Adri

I risultati del diciottesimo turno
La classifica

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