domenica 16 febbraio 2025

(16/02/2025) Serie B femminile 24/25, diciannovesima giornata: GENOA - LUMEZZANE 0-1 (il postpartita)

Le grife smaglianti (fonte/credit foto: Instagram ufficiale)

16/02/2025
SERIE B FEMMINILE 24/25, DICIANNOVESIMA GIORNATA
Ore 14:30, Stadio Comunale Nazario Gambino (Arenzano)
GENOA - LUMEZZANE 0-1
(51' Ladu)

GENOA (4-3-1-2; all. Fabio Fossati) - Forcinella; Di Criscio, Lipman, Di Bari, Mele; Bettalli (55′ Acuti), Ferrara (92′ Parolo), Cuschieri; Giacobbo (68′ Cinotti); Bargi (68′ Rigaglia), Ferrato. A disposizione: Macera, Abate, Errico, Rigaglia, Acuti, Campora, Oliva, Cinotti, Parolo.

LUMEZZANE (4-3-1-2; all. Nicoletta Mazza) - Frigotto; Viscardi, Nozzi, Galbiati, Barcella; Puglisi, Mauri, Ghisi; Ladu (82′ Asta); Begolli (82′ Sule), Pinna (90′ Crotti). A disposizione: Gilardi, Sule, Mutti, Crotti, Dal Brun, Redolfi, Trandafir, Asta.

"Al Lumezzane basta un tiro in porta per vincere la partita. Le rossoblù, tra scarsa lucidità e assenze, non trovano mai la chance giusta per bucare Frigotto, autrice di almeno tre interventi decisivi. Rossoblù che rimangono a quota 41 punti"

Queste le parole sotto il titolo dell'articolo apparso poche ore fa su buoncalcioatutti.it (sito dal quale non di rado attingo le notizie anche per i postpartita della U19 femminile) e redatto da Alessio Semino. Lettura che - nel rispetto della diversità di vedute - prendo come spunto per dire che mi trova d'accordo solo per quel che concerne la lucidità (anche se io la definirei più che altro poca brillantezza, similarmente a quanto accadde contro la Freedom), perché il Lumezzane di tiri in porta ne ha fatti si pochi, ma non solo uno, e le assenze - se già non dovrebbero pesare in una rosa che è così completa che "quasi" abbonda -, per quanto importanti, sono state di Massa che non gioca con la prima squadra da quasi un anno, Bragonzi che finora per un motivo o per un altro ha giocato poco e nulla (per cui se vogliamo avrebbe ancora da inserirsi a dovere nei meccanismi), Lucafò che è nei fatti una seconda linea (e, aimé, non gioca quasi mai), e Giles, che per caratteristiche forse oggi avrebbe potuto dare qualcosa in più.

La realtà - secondo il mio punto di vista - è che il problema si è palesato nel nostro sistema di gioco (inteso non come modulo, che è di per sé buono), il quale pur essendo di valore in più aspetti, come ho già avuto modo di dire più volte manca dei principi di possesso e gestione delle trame (e del ritmo) quando la squadra è particolarmente aggredita/sottopressione e vi è carenza di spazi (per cui possesso soprattutto nello stretto, e su ritmi alti di svolgimento), e in ciò sovente rinunciamo ad esprimerci nella fascia centrale, ovvero nella stesura dal cerchio di centrocampo al limite dell'aria avversaria.

Concentriamo infatti troppo il gioco sugli esterni, o meglio ancora: evidentemente è stato finora fondamentale aver chiaramente migliorato questo aspetto in confronto all'anno scorso (anche per questo, siamo dove siamo adesso), là dove ad esempio sia a destra che a sinistra andiamo sul fondo e crossiamo, oppure vi è molto più dialogo tra le mezzali e le terzine (con anche il conseguente saper entrare dentro il campo in orizzontale, etc.); e a volte nella suddetta fascia centrale facciamo e abbiamo fatto qualcosa di serio, certo, ma troppo poco; e troppo poco azzardo, coraggio, e troppa poca consapevolezza dei nostri mezzi tecnici col pallone tra i piedi quando questo dovrebbe girare veloce contro le squadre disposte tatticamente in modo quasi perfetto, a maglie strette, e coi reparti corti.

E naturalmente, Nicoletta Mazza tutto ciò lo sa bene. Infatti, dopo averci certamente visionate e studiate per benino, ha cristallizzato nella sua testolina scaltra tutto il quadro della situazione, e ha fatto scacco matto. Lei, lo staff, e ovviamente tutte le ragazze della compagine lombarda, che si sono prese una soddisfazione coi fiocchi, di quelle che possono contribuire fortemente in un processo di formazione, venendo qui senza fare nessuna barricata, coprendo il campo con precisione, abnegazione, e anche bellezza, sia in fase di ripiegamento, che in quella di attesa, che di transizione.

Complimenti a tutte loro. Per quanto io ne sappia di tale realtà (praticamente niente), già all'andata vidi fare capolino principi ed attitudine da far drizzare le antenne (scrissi che si sarebbero salvate con tranquillità), poi questo quinto posto, ed oggi eccole venire ad Arenzano a fare ciò che hanno fatto, dimostrando per cui ulteriormente che lassù stanno lavorando a fondo e c'è coesione (se vogliamo, è emblematica l'immagine della allenatrice che poco prima dell'inizio della ripresa ha raccolto le giocatrici per parlare). Vittoria che non fa una piega (e probabilmente per loro c'era anche un rigore), o che comunque non toglie nulla. 

Il Lumezzane ha preso il possesso della gara già dopo meno di un quarto d'ora, mangiando metro dopo metro, tappando ogni spiraglio. Poi nella ripresa abbiamo fatto qualcosa di più, soprattutto perché tra le varie cose abbiamo tanta qualità, per cui siamo state capaci di costruire quelle situazioni che potevano anche portarci al pari, con tutta l'importanza del caso, ma nei fatti non siamo state capaci di segnare, e comunque avremmo avuto di che ragionare, perché il nostro football è stato quasi annichilito dal loro, che se la sono gestita con relativa calma fino alla fine, consce che potevamo andare quanto volevamo sulle fasce, ma quasi mai all'interno, per cui volenti o nolenti il gioco di allargarle era a carte scoperte, innocuo. E le nostre difficoltà ad affondare per dritto palla a terra (quasi come se dal limite della loro area in poi vi fosse un muro invisibile, anziché giocatrici di calcio come noi a cui cercare di "palleggiare in faccia") si sono manifestate nei minuti finali, con tutti quei cross per lo più dalla tre quarti, che per carità, ci può stare (apprezzabile in tal senso l'idea di Fossati di mettere Lipman in avanti come soluzione estemporanea "alla Tudor", nella Juventus di tanti tanti anni fa), ma... insomma, ci siamo capiti.

Per cui: il Lumezzane ci ha messo davanti ai nostri limiti (o quelli che volendo potremmo considerare come tali). Sta a noi volerli oltrepassare, oppure no. La mia sensazione è che questa questione della "chiave mancante" nel sistema di gioco ce la porteremo - se non del tutto, quasi - fino alla fine, ma è al contempo vero che le squadre che in questa Serie B riescono ad affrontarci in maniera cosi organizzata con incluse le interpreti giuste, si contano a fatica sulle dita di una mano.

Arezzo - Bologna è stata rinviata.
La Cinotti invece l'è promossa.

Adri

I risultati della diciannovesima giornata
(ripresa il 2 marzo)

La classifica

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