giovedì 18 settembre 2025

FIORENTINA - GENOA 2-1 (Serie A Women's Cup 25/26): analisi di tre situazioni di gioco

Come da titolo, ecco un analisi di tre momenti che ho preso a mò di esempio per porre in risalto da una parte dei contesti da risolvere che si vanno ripetendo durante le nostre partite, e dall'altra qualcosa di positivo.

Buona visione su questi schermi.

Adri

Partiamo da una chiara situazione di pressione durante la nostra fase di costruzione, in cui la nostra disposizione - per quanto l'inquadratura permetta di vedere - è buona, sia da parte della Vigilucci che si allarga per ricevere, sia soprattutto da parte della Hilaj, anch'essa pronta all'eventualità di accogliere in qualità di vertice basso. Al contempo, la Fiorentina ci sta subito addosso, e quel che io ne percepisco è apprensione da parte delle nostre, ovvero uno stato d'animo che va oltre quello della giusta tensione/lucidità da avere in casi come questi (e non solo); e probabilmente, a tal proposito è eloquente l'espressione della Di Criscio appena riceve palla. Federica, a questo punto, scarica su Valeria, che appena pressata da Janogy, anzichè "azzardare" un allungo palla al piede, la riconsegna alla compagna, che a sua volta da il via ad una trama in orizzontale, per "sviare", temporeggiare, e carcare un pertugio dalla parte opposta del campo. Una volta che sulla sinistra a ricevere è Curraj, Cuschieri opera un movimento fondamentale di sostegno in casi come questi, là dove la mezzala dovrebbe sempre (e sottolineo sempre) correre in supporto della compagna, anche in modo tale da poter disegnare un "triangolo" i cui vertici sono, appunto, lei, la terzina in questione, ed eventualmente un attaccante esterna che scende anch'essa a coadiuvare. Rachel, però, è braccata da una gigliata, ed Arbenita - di nuovo sulle spine - anziché tentare di servire la Lipmann (ottimamente posizionata) basandosi sulla fiducia della nostre capacità tecniche di gestione - e che a sua volta avrebbe poi potuto servire la Cuschi - spara lungo, dove la Bargi sta arrivando, correndo all'indietro per decine di metri. Risultato: palla persaTrenta secondi di video da osservare e riosservare, per capire ed assimilare come e quanto le fiorentine ci abbiano annullate in questo contesto, come bere un bicchier d'acqua. "Chi? Genova e il suo football? Vedete di ridarci palla, che qui siete a Firenze".

Vogliamo farne spallucce?

Domanda: quanto e come lavoriamo ad Arenzano sulle situazioni di forte pressione in uscita, dai sincronismi, all'affinamento della tecnica (uno-due tocchi), alla concezione delle tempistiche dentro determinati contesti?


In questo caso, invece, dopo aver nuovamente espresso un giropalla in orizzontale dalle retrovie, con Curraj riusciamo a risolverla sul lungo linea imbeccando dritto per dritto la Acuti (cosa riuscita anche in un'altra occasione, dopo un assist di testa di Bargi), la quale converge - mentre Cuschieri fa un ottimo movimento ad incrociare, per ricoprire la sua posizione - , ma tiene palla fin troppo, e, essendo pressata, preferisce ripassarla all'indietro anziché o a Monterubbiano, oppure ancor meglio alla Hilaj (pochi metri di fronte a lei): Forcinella, quindi, lancia lungo. Di nuovo fretta, e possesso sprecato.


Infine, come detto, un momento positivo delle grife (e che fa ben sperare), verso la fine dei primi venti minuti circa nei quali abbiamo tenuto particolarmente alta la linea, ed aggredito le loro portatrici. Infatti, l'azione che segue termina con la Bredgaard che pensava di svignarsela alle nostre spalle, ma finisce in fuorigioco; e ancor prima, con Bargi in testa, e poi - tra le altre - Cinotti, Cuschieri, e la Di Criscio salita benissimo a giocare di anticipo, l'atteggiamento è buono, anche se tendente al trotterellare all'indietro (ad acquattarci).

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