
Tra ieri e oggi mi sono guardato entrambe le semifinali di Castellammare di Stabia: Roma - Lazio 3-0, e Juventus - Internazionale 2-1. La prima, oltre che ad aver palesato una compagine biancoceleste che perlomeno rispetto alla partita con il Parma giocatasi nel Girone A è stata irriconoscibile, si è rivelata difficile da seguire per via della telecronaca di Federico Zanon (coadiuvato dalla gradevole Martina Angelini), spesso condita da toni e cadenze a mio parere forzati, per dare un senso più "in", "moderno", e accattivante all'evento: cognomi pronunciati rapidamente e/o "allungati" con le vocali aperte ("Giuglianooooaaa"), enfasi costruita, insomma, molti di voi probabilmente sanno di cosa parlo (in ogni caso, un assaggio è nel secondo video in basso). E ci mancherebbe altro, tutto questo lo dico nel rispetto della persona di Federico - e di quelle che comunque sono le sue capacità -, ma aimé, questo è ciò che mi arriva. Del resto, tale tipologia/impostazione di cronaca fa parte di una certa "scuola", che affonda le radici addirittura negli anni 90 (i vari Piccinini, Marianella, etc.), quando le Tv cominciarono ad avere grande potere nel calcio, ragion per cui l'evento sportivo divenne ancora di più uno spettacolo inteso nel senso catodico - e americanizzato - del termine, e contemporaneamente un prodotto da vendere.
Stasera, invece, durante la sfida tra le milanesi e le juventine ho avuto il piacere di trovare le voci narranti di Gaia Brunelli (qui, a sinistra) e Rita Guarino (ex allenatrice di entrambe le squadre), le quali - per quanto servisse - hanno dimostrato che del modo di fare di cui sopra, non ve ne è affatto bisogno, neanche oggi, dove tutto deve essere veloce, "stare sul pezzo", ed essere "migliore". Semplici, tranquille, coi tempi giusti, con ironia leggera, ma anche e naturalmente con la serietà e la capacità di esprimere pareri tecnico-tattici di volta in volta; cosa, quest'ultima, che appena scoperta la presenza di Rita mi ha subito incuriosito e affascinato, poiché mai l'avevo ascoltata disquisire a lungo di una partita di calcio. Sono stato bene, e mi sono divertito nell'ultima mezz'ora, quando le neroblù sono passate all'arrembaggio, ma non mi ha stupito che le zebre si siano trovate per decine di minuti alle corde, perché come ho già scritto nei giorni scorsi, per quel che mi riguarda, è l'Internazionale la favorita di quest'anno per la vittoria dello scudetto, se e quando capirà che lo può essere.
Bellissimi i gol della Cambiaghi e della Schatzer, stupende le parate-salva risultato della bianconera De Jong. Non me ne vogliano i tifosi di Juventus e Roma, ma preferivo una finale diversa.
Adri
Gli highilights di ROMA - LAZIO 3-0
Gli highilights di JUVENTUS - INTERNAZIONALE 2-1
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