Resoconto della sesta giornata della Serie A Women 25/26 che apro nuovamente parlando della Ternana, ma stavolta per via della loro vittoria, la prima da inizio campionato, ed arrivata anche in trasferta, ai danni del Sassuolo, con il gol che ha deciso la partita siglato dalla Pellegrino-Cimò, ma quante possibilità vi erano che l'assist non partisse dai piedi della Pirone? E così è Valeria a gestire l'azione di rimessa nella quale stoppa a seguire e parte palla al piede, serve Giada, e quando realizza che stavolta le fere sono in vantaggio, come gesto di liberazione si sdraia per terra (quando smetterà di giocare, si creerà un vuoto cosmico nelle nostre esistenze). Rossoverdi che tra l'altro stavolta sono state tenute in partita dalle parate di una super-Ciccioli in versione nuova di zecca.
Passando invece al Tre Fontane, la Roma che è crollata venerdì 7 a Bagno a Ripoli e che affonda in europa (perdendo la fortissima Haavi, auguri a lei), vince il derby - per la seconda volta in stagione - ripartendo per la sua strada, e a tratti vederla giocare è veramente una bellezza, non tanto perché eccelle in chissà quali leziosità e/o virtuosismi, quanto perché riversa in campo ciò che fondamentalmente conta: aggressività, movimenti, sincronismi; e in particolar modo ho apprezzato come ieri attaccavano l'area sia con Corelli che con Viens (ottime entrambe): andando ad occuparla fisicamente, al massimo della profondità, a mò di rompighiaccio, coadiuvate dall'arrivo delle mezze ali e/o delle correnti a supporto (gol bellissimo della Di Guglielmo). Greggi divertente come sempre, la tedesca Rieke è un grandissimo colpo del Club capitolino sul quale ho messo gli occhi sin da inizio stagione, Pilgrim manco a parlarne, Giugliano, ovviamente, idem, e via discorrendo. Si, è una squadra che a sua volta soffre se messa sottopressione, ma la domanda è: in quante la affrontano in questo modo? Di sicuro non la Lazio vista nel primo tempo di ieri pomeriggio, la quale è rimasta contratta e intimorita e ha faticato a trovare le vie di passaggio, nonché la giusta velocità su cui sviluppare determinate trame. Meglio invece nella ripresa, in particolare con l'entrata di Karczewska, che fatto da punto di riferimento in avanti, gestendo bene e più di una volta il pallone. Laziali che hanno sicuramente dei valori, ma tirando un pò le somme rispetto alle volte che le ho viste giocare per intero (ormai ben quattro), ho la sensazione che ancora scarseggino in mentalità (coesione identitaria). Bella partita.
Poi c'è il Milan, che ha rivissuto un'altra gara "folleggiante", perdendo a Seregno con il Como dopo che Ijeh, come si dice dalle mie parti, ha tirato un rigore "alle telle"; lariane che poi hanno colpito di nuovo dal dischetto con la solita e trascinante Nischler (pur se il fallo della milanista Keijzer è chiaramente fuori area), ma dopo che la stessa giocatrice ne aveva sbagliato uno; ragion per cui: bianconere lombarde che quatte quatte, con concretezza e senza rubare l'occhio, continuano a salire in classifica (terza vittoria di fila), al contrario ad esempio dell'Internazionale, che dopo aver perso anche in Svezia in Europa Cup giorni fa (pur se contro una squadra di tutto rispetto), resta piantata a sei punti - assieme a noi - cadendo in campania contro il Napoli (che affronteremo allo Sciorba sabato prossimo). Il Parma, invece, fa 1-1 in casa contro la "sorprendente" Fiorentina, in quello che è l'unico pareggio di questo turno, nel quale i gol sono stati pochi, ma non credo che si possa dire lo stesso per quel che riguarda le emozioni, comprese naturalmente quelle negative, come in casa nostra, dopo la sconfitta esterna (2-0) arrivata per mano della Juventus.
Adri
Sassuolo - Ternana 0-1
Parma - Fiorentina 1-1
Juventus - Genoa 2-0
LE PARTITE DEL SESTO TURNO
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LA CLASSIFICA

Prime 3 = accesso alla Champion League.
Ultima = retrocessione in Serie B.

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