sabato 8 novembre 2025

Sondergaard - Bargi: definitive precisazioni

Ho deciso di tornare - per l'ultima volta - sulla questione Sondergaard - Bargi oltre alle mie precedenti affermazioni a riguardo, per aggiungervi un breve approfondimento. Caterina come ben sappiamo ha fatto più che bene finora con la maglia del Genoa, apportando un contributo molto importante alla causa, in particolar modo nelle ultime due fondamentali stagioni di Serie B (23/24, 24/25), ma per quel che mi riguarda, pur ritenendola forte, non l'ho mai posta chissà come in alto in quanto a valori complessivi (tecnici, atletici, temperamentali, etc.), o meglio ancora: certamente non come in media hanno fatto e fanno gli altri genoani, né soprattutto l'ho mai considerata un "punto" attorno al quale far ruotare tutto, "un intoccabile", e men che meno un icona/bandiera; anche perché solitamente  - per non dire mai - comportarmi in questo modo non è da me; non a caso in questi due anni di blog in più di un occasione ho sottolineato il fatto che in linea generale - e al netto della scelta di un tot di titolari, di uno "scheletro" base di partenza - tutte le giocatrici della rosa dovrebbero avere spazio e dignità, al massimo del minutaggio.

Detto questo, Caterina con le sue prestazioni ha per l'appunto meritato di restare e di avere la nostra fiducia, e su questi presupposti, una nuova arrivata che aspira fondamentalmente al suo stesso ruolo dovrebbe dapprima partire da subentrata, dimostrare di poter ottenere tal posto quanto lei, e poi eventualmente giocarsela in un contesto quantomeno per lo più paritario, a mò di staffetta: ipotesi/punto di vista che ha il suo senso logico, ma al contempo non è affatto l'unico ad avernese in particolar modo ad arrivare è una giocatrice altrettanto forte come Alice (alla quale ribadisco che non voglio rinunciare), che si badi bene: non dovrebbe automaticamente scalzare Caterina, bensì passare fin da subito al rapporto di alternanza di cui sopra, là dove - giusto o no che sia - staff e allenatore non concordano sull'idea di poterle fare giocare assieme (se non sporadicamente), come del resto, ad oggi, è. Ciò significa che la Bargi non dovrebbe entrare soltanto un quarto d'ora a partita (e/o poco oltre), e - come già scrissi - sarebbe giusto che a volte cominciasse dall'inizio.

Alice Sondergaard

Caterina Bargi

E tornando infine alla presunta incompatibilità delle due sul terreno di gioco, per quel che mi riguarda potrebbero anche convivere (lo scrissi già alle primissime uscite stagionali), ma preferibilmente affiancate, perciò non in contesti nei quali una delle due debba stazionare in qualità di sottopunta (infatti in questo articolo misi la Massa - o la Bahr - come eventuale giocatrice alle spalle di Alice nel 4-3-1-2), né in un 4-3-3, poiché sia una che l'altra - Caterina in primis - non le vedrei bene defilate sull'esterno.

In ogni caso, io terrei in considerazione il fatto che stando così le cose (per cui a prescindere dai nostri pareri a riguardo), è probabile che per la Bargi passare un periodo senza le luci dei riflettori puntate addosso, e al contrario vivere una situazione in cui nei fatti capisca che il posto caldo e sicuro è di tutte e di nessuna, potrebbe risultare benefico per lei (e per noi), in quanto motivo di stimolo per poter dare ancora di più.

Adri

Nessun commento:

Posta un commento