martedì 17 dicembre 2024

01/09/2024 - 15/12/2024: il punto sulla B e su di noi dopo tredici giornate

Giacobbo, Ferrato, Ferrara, Bargi (Verona, 14/12/2024; fonte/credit foto: IG ufficiale)

Domenica pomeriggio mi sono guardato Fiorentina - Juventus anziché Bologna - Chievo, e ho sbagliato; non tanto perché la partita allo Stadio Curva Fiesole (Viola Park) mi abbia deluso (pur se così è stato), o perché le clivensi abbiano vinto congelando momentaneamente a nostro favore la zona di classifica che ci interessa più di tutte, bensì perché a prescindere avrei dovuto guardare una partita importante tra due squadre di Serie B, che come detto ha sancito la sconfitta delle emiliane (alla seconda consecutiva: cosa comporterà?) e l'ennesimo passo avanti di un Chievo che delle ultime cinque gare ne ha portate a casa altrettante, intraprendendo un cammino di ripresa con un improvvisa impennata (similarmente alla stagione passata).

Appena tre punti sotto la squadra allenata da Fabio Ulderici c'è quella sulla cui panchina siede Nicoletta Mazza, ovvero il Lumezzane, che dopo aver vinto il derby col Brescia domenica scorsa (che già di per sé non è cosa da poco) batte anche l'Orobica, e per l'appunto si "stabilisce" fieramente al sesto posto (con la particolarità di aver segnato 17 gol ed averne subiti altrettanti). Seguono a 19 punti il buon Arezzo (con una partita in meno, da recuperare dopodomani contro il Parma) e una Freedom Cuneo che da alcune settimane è in caduta libera rispetto al promettente inizio di stagione da piani alti della classifica, con annesso l'esonero comunque inaspettato di Michele Ardito (al suo posto, ad oggi, il vice Marco Galletto): vedremo cosa faranno le biancoblù da gennaio in poi.

E se quella appena descritta era l'accoppiata a quota 19, ecco quella a 18: il Brescia delle stagioni tranquille di riassestamento e progettazione dopo "i fasti" del passato, assieme alle romagnole del Cesena che con zero pareggi, 6 vittorie e 7 sconfitte ha perlomeno lasciato stranito il sottoscritto, che come chi mi legge sa nutriva aspettative ben diverse nei confronti delle cavallucce, considerandole al termine del torneo scorso tra le squadre da battere in quello attuale. Per il resto, la RES come la stagione passata se la gioca e se la giocherà fino alla fine con la tostaggine (nel senso buono) che la caratterizza, per mantenere dignitosamente la categoria, in una zona di bassa classifica che un punto sotto le romane annovera le sopracitate bergamasche dell'Orobica (nostre prossime avversarie alla ripresa), e poi il San Marino, sorprendentemente l'Hellas, il Pavia, ed una Vis Mediterranea che sembra ricalcare le orme del simpatico Ravenna retrocesso a maggio in Serie C (dove tra l'altro se la sta vedendo male, per cui dal covo i migliori auguri alle giallorosse).

E... in alto? In alto, dietro una Ternana che non ha deluso minimamente le aspettative e che esclusi non so quali scenari possibili se ne andrà in Serie A dritta come un treno, c'è il Parma allenato da Colantuono, che come detto ha da recuperare una partita, e che farà quasi certamente come le umbre: promozione, e tanti saluti... Assieme però ad una terza squadra, che dovremmo essere noi, e che molto probabilmente saremo noi, se d'ora in poi, forti di questi 5 punti dati al Bologna (e una rilassante e riflessiva pausa festiva nel mezzo), in particolare riusciremo a prenderci sulle spalle le responsabilità della situazione, del nostro ruolo, del rappresentare una città come Genova (e non solo) in un calcio che ora come ora è veramente perlopiù d'altri tempi, e di noi stesse come squadra, come singole giocatrici (e come persone).


Per adesso - oltre all'importanza della rosa - a mio modo di vedere abbiamo gettato un paio di basi che considero solide, di cui la prima è l'impianto tattico, nell'occupazione in lungo e in largo del campo e nella compattezza in fase di non possesso, così come nella buona predisposizione all'occupazione degli spazi in quanto a distensione del "corpo-squadra" dentro le situazioni di ripartenza e/o del possesso stesso (distensione - o estensione - che tra l'altro potenzialmente ha anche grande importanza sul piano prettamente estetico). L'altro è la ricerca della dinamicità e della fluidità, ad esempio nelle mezze ali con licenza di offendere (e che tendono a non dare punti di riferimento) in connessione con attacco e tre quarti, senza per questo sacrificare l'uso importante (e pressoché costante) delle esterne, le quali sanno proporsi con forza ed entrare nel vivo dell'ultima zona di campo (cross inclusi).

Su cosa invece avremmo da migliorare ancora di più, non mi ripeterò. Si sappia solo che ho fiducia che lo faremo.
Adri

La classifica delle prime 10 marcatrici della Serie B

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