domenica 23 marzo 2025

(23/03/2025) Serie B femminile 24/25, ventitreesima giornata: GENOA - CHIEVO 1-1 (il postpartita)

(Da sinistra a destra) Cinotti, Di Bari, Giacobbo, Bargi, Ferrato, Forcinella, Ferrara, Cuschieri, Bettalli, Lucafò, Mele.

(23/03/2025)

SERIE B FEMMINILE 24/25, VENTITREESIMA GIORNATA
Ore 14:30, Stadio Comunale Nazario Gambino (Arenzano)
GENOA - CHIEVO 1-1
(4' Picchi - aut -, 17' Veritti)

GENOA (4-3-1-2; all. Fabio Fossati) -  Forcinella; Bettalli, Di Bari (83' Campora), Lucafò, Mele; Cinotti, Ferrara (58' Acuti), Cuschieri (75' Massa); Giacobbo; Bargi, Ferrato. A disposizione: Marchetti, Lipman, Tabone, Abate, Campora, Errico, Acuti, Massa.

CHIEVO (3-4-1-2; all. Fabio Ulderici) - Beka; Veritti, Micciarelli, Fernandez; Begal (56' Cavallin), Marangoni, Ketiš, Saggion (77' Tonelli); Merli (68' Montemezzo); Picchi (77' Sechi), Landa. A disposizione:  Butte, Torelli, Filippo, Sechi, Pizzolato, Montemezzo, Cavallini, Gattuso, Masciantonio.

Innanzitutto, porgo le mie scuse in primis a Martina Sechi, al club clivense e ai suoi tifosi per aver scritto nel prepartita che l'attaccante sarda non sarebbe stata disponibile per la gara di oggi, basandomi su questo video nel quale di ciò ne accennava il buon Stefano Terracciano (che cito giusto per informazione, non per sottintendere un'altrui colpa), allorché, seppur una vocina dentro di me mi sussurrava di andare comunque constatare più a fondo la veridicità della situazione, mi sono impigrito, peccando in qualche modo di sufficienza, come del resto a mio parere hanno fatto in particolare inizialmente anche le nostre in campo, là dove pur affrontando fin da subito il match con energia e dinamicità, sono state sia leggere negli ultimi venti-venticinque metri in quanto a dialogo ed attacco dello spazio, sia poco cattive nelle conclusioni.

E questo aspetto mi ha fatto subito drizzare le antenne, se non fosse che essendo per l'appunto la prima parte di gara, speravo in un progresso, che, al contrario, a livello di intensità nella finalizzazione non c'è stato affatto, tanto che lo stesso telecronista, durante i minuti finali, ha sottolineato che - citando il significato delle sue parole - tale mancanza di efficacia non è propria di una squadra che vuole lottare per la promozione. Ed ha avuto pienamente ragione. Così come ha avuto ragione ad affermare che probabilmente abbiamo alzato il livello della gara dal momento che le bolognesi sono passate in vantaggio a Cuneo (come se noi dipendessimo da loro: qualcosa non quadra).

Non è che vogliamo fare un pò le preziose?

Perché la poca brillantezza che ha fatto capolino più di una volta nelle ultime settimane, volendo potremmo anche annoverarla come un "passaggio fisiologico" all'interno di una stagione (per quanto fin troppo prolungato), ma i palloni "buttati" in area di rigore quando loro ci lasciavano altri metri di campo libero dove giocare, almeno per il sottoscritto hanno avuto un pò quel saporino lì, quello del "tanto prima o poi segniamo". Oppure, oltre alla reticenza che non poche volte abbiamo rispetto all'idea di far girare la palla a terra con coraggio in mezzo al traffico, sotto sotto percepiamo anche un pò di paura di essere all'altezza della A? E ringraziamo Forcinella, che per l'ennesima volta ci ha salvate con quell'intervento sul tiro della Picchi al 72', a un metro dalla porta, al termine di un loro contropiede.

Per il resto, impegno, pressing, anche buoni movimenti e buone soluzioni (e un pò più nella fascia centrale di campo rispetto alle altre volte), ma anche errori tecnici, di misura, di appoggio, e via discorrendo (in una partita comunque scorbutica, dove anche loro ne hanno sbagliate di cose): appannate nel momento che conta, molli. Svegliamoci alla svelta, che come detto sopra, il periodo "ni" è già qualche tempo che ha preso piede, e alla prossima saremo a Cesena, mentre il Bologna (che evidentemente ci ha agganciate a quota 48), invece, sarà in casa contro il Verona; e ora si che si balla. Ora sarà davvero una sfida al cardiopalma fino alla fine tra noi e loro.

E non ci sono né assenze (per quanto importanti) né fati e/o sfortune da tirare nel mezzo, o chissà cos'altro di simile: ce la siamo cercata, è tutto frutto di ciò che (principalmente) vogliamo essere. Oppure, rimboccarsi le maniche, e intraprendere una striscia finale di risultati degni di quelle noi stesse. A meno che prima o poi non vogliamo fare da spettatrici dinanzi alle scene di Gelmetti e co. che saltano, cantano e piangono di gioia, mentre ci lecchiamo le ferite.

Allarme Grife.

Adri

I risultati del ventitreesimo turno

La classifica

Le dichiarazioni di Fabio Fossati e Giorgia Bettalli a fine gara

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