
Giada Abate in azione contro la Vis Mediterranea (26/01/2025)
E' nel tepore casalingo mentre la pioggia scende imperterrita, che mi accingo a scrivere della situazione di Giada Abate (06/03/2003), ma non prima di aver precisato che le righe che seguono non sono quelle del tifoso che sente a prescindere il dovere di "coccolare" la giocatrice ics o ipsilon poiché veste la maglia della sua squadra del cuore, e con ciò puntando automaticamente il dito contro società/staff e quant'altro (che comunque hanno certamente le loro responsabilità); per cui impostando tutto il discorso lungo l'asse vittima-carnefici. Né concentro la mia attenzione e la mia critica (costruttiva) prevalentemente sul fatto che nel caso specifico la protagonista di questo articolo è genoana, capitana storica, in rossoblù da sempre, etc., in quanto avrei scritto le stesse cose anche se - ad esempio - ad oggi fosse alla sua quarta stagione nel Genoa.
Il punto è che se è vero che dalle nostre parti la situazione è più che buona e con essa ci stiamo avvicinando alla promozione in A, non è tutto rose e fiori, perciò ritengo giusto porre in luce una situazione che a mio parere non è più accettabile, dopo che lungo tutto questo periodo ho ponderato e formulato varie ipotesi sui perché della stessa, stando evidentemente in silenzio.
Giada era rientrata in campo in una gara ufficiale il 18 marzo del 2024 (allenatore: Antonio Filippini), esattamente 371 giorni dopo l'infortunio accadutole in quel di Roma durante Lazio - Genoa (4-0; 12/03/2023, lesione del legamento crociato anteriore), per poi terminare la stagione scorsa collezionando quattro presenze (di cui una da titolare). Nel frattempo, a coprire il ruolo di mediane - e, all'occasione, di mezzale - erano arrivate sia la Errico, che soprattutto la Tardini, la quale ha stazionato davanti alla difesa (portando qualità e quantità) pressoché in pianta stabile.
Sara ha meritato il suo posto, e non sarebbe stato corretto che Giada una volta tornata "la scalzasse": avrebbe dovuto riprendere la condizione e dimostrare anche in generale di potersi giocare il ruolo (sempre nell'ottica di un equilibrata alternanza), ma per farlo abbisognava di entrare di più, con più minutaggio, se non fosse che ciò non è accaduto: l'allenatore bresciano l'ha impiegata con il contagocce.
Filippini, però, va via, arriva Fossati, e Giada rinnova fino al 2026. Naturalmente arriva anche il ritiro estivo (Sondalo), ed arrivano le nuove, tra cui l'ottima Ferrara, che è a tutti gli effetti la nostra mediana titolare più o meno da inizio stagione.
Ora: senza stare qui a disquisire sui se e sui ma di quest'ultimo aspetto e/o a focalizzarci su Anastasia (che tra l'altro se la cava bene anche da mezzala, quindi le due volendo a volte possono convivere), la domanda è semplice: perché Giada viene impiegata poco e nulla? Voglio dire: finora abbiamo giocato 21 gare di campionato, e se Giada fosse entrata chessò, dieci volte anziché la metà (di cui zero da titolare, ma con un gol), e fosse partita dall'inizio almeno in altre cinque occasioni, oggi forse saremmo fuori dalla lotta per la Serie A?
Quando è che potrà avere la possibilità di accumulare minuti, divorare il campo, divertirsi a fondo e a fondo dimostrare cosa può fare (è nel pieno del suo percorso, è giovane, è forte)? La stagione volge al termine, e lei, nei fatti, vivacchia ai margini del progetto. E come se non bastasse, ciò che mi è balzato agli occhi è il fatto che più volte in questo periodo venga chiamata ad esporsi (o presenzi) mediaticamente a parlare di sé e del Genoa (e non solo), tipo qui, o di quà, oppure a fare questi giochini, e quant'altro; come se in quanto ad attività fosse tornata ad essere parte integrante della squadra, o vivesse chissà quale periodo brillante. Il che mi stona abbastanza.
Non meriterebbe di più?
Adri
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