
E' il 7 settembre del 1893, quando De Grave Sells, Green, Blake, Fawcus, Sandys, De Thierry, Summerhill Senior e Junior, Riley, Payton ed una altra ventina di persone si danno appuntamento in quella che fu la sede del Consolato Britannico di Via Palestro per fondare il Club la cui squadra (creata con il susseguente e fondamentale apporto di Spensley) da lì a non molto avrebbe omaggiato e rappresentato "Zena" attraverso la pratica del Football: il Genoa.
Nel 2015, vede la luce il progetto per la creazione della rappresentativa femminile rossoblù, e l'11/05/2025 (sei anni dopo il primo campionato di Eccellenza), questa si qualifica per la prima volta al torneo che - nella formula attuale - include le 12 compagini più forti d'Italia, ovvero la Serie A, per quello che si spera sia l'inizio di una sorta di fase due della storia grifonesca "sponda women", che ci vedrà partecipare il più possibile in pianta stabile nella massima categoria, progredendo di anno in anno.
Ragion per cui, approfitto dell'occasione per "agganciare" la data di cui all'inizio con quelle dell'anno della fondazione del Genoa femminile e della promozione, sia per parificare senza alcun dubbio i primi due eventi in quanto a importanza, sia per includere il più recente tra quelli che a mio parere sono i momenti più significativi del percorso ultracentenario genoano, e suppongo che tutti gli uomini sopracitati oggi sarebbero "in prima fila" tra i sostenitori delle grife, fieri delle nostre imprese dentro il rettangolo verde.
Detto ciò, di sicuro fiero delle ragazze lo sono io, anche se durante la seconda parte della stagione - al culmine del testa a testa con il Bologna - ho rasentato lo stress psico-fisico e ho rischiato degli svenimenti multipli.
Ma passiamo oltre.

I festeggiamenti a Cologno al Serio (11/05/2025)
Sondalo, 03-16/08/2024: squadra e staff si riuniscono per il ritiro precampionato, in vista della terza stagione consecutiva di Serie B (salve da undicesime nel 2023 con l'arrivo in corsa del tecnico Antonio Filippini, settime l'anno seguente ancora con alla "guida" l'ex giocatore del Brescia), con un allenatore nuovo e alla prima esperienza nel femminile (Fabio Fossati), e un discreto numero di altrettanto nuove arrivate (Emma Lipman, Rachel Cuschieri, Martina Di Bari, Federica Di Criscio, Anastasia Ferrara, Giulia Giacobbo); ragion per cui se da una parte il livello delle aspettative va salendo, dall'altra, naturalmente, vi è spazio per incognite, dubbi, incertezze. Al contempo, la nuova formula di "travasamento squadre" tra A e B per aumentarle nel primo caso (da dieci a 12) e diminuirle nel secondo (da 16 a 14), promuovendo direttamente tre club dalla seconda categoria alla prima, e da questa farne retrocedere direttamente solo una, di per sé va ad aumentare le nostre possibilità di poter fare finalmente il grande passo, puntando per l'appunto quantomeno al terzo posto, come del resto sulla carta è più logico attendersi, vista la presenza di Ternana e Parma, già con l'esperienza ed il bagaglio tecnico adatto alla "scontata" corsa a testa bassa per la promozione (come del resto avverrà).

Una fase di allenamento precampionato post ritiro valtellinese (Arenzano, fine agosto 2024)
Per quel che mi riguarda, qualora non fossimo riuscite a salire, la stagione - al netto comunque dell'arricchimento di una nuova esperienza acquisita - sarebbe stata da considerarsi fallimentare; in un modo o nell'altro lo dichiarai pubblicamente in almeno un paio di occasioni, e lo confermo adesso (ribadendo anche che uno dei momenti chiave della stagione è stata la vittoria ad Arezzo).

La rosa al completo (più le Tabone sisters dalla U19) durante l'intervallo di Genoa - Atalanta
Parto da Fossati (e con esso, il vice Zullo), il quale evidentemente è riuscito ad entrare in connessione con il gruppo, apportando dei cambiamenti in primis sull'impianto tattico, in quanto a solidità, riassestamento delle distanze in campo tra reparti e giocatrici, ed incremento del sostegno reciproco tra le interpreti stesse. Su queste basi, a mio modo di vedere, si sono potuti andare a sviluppare tutti gli altri contesti, dipanandosi quasi sempre da una linea a quattro nelle retrovie, tre centrocampiste, e, dalla cintola in su, finalmente una trequartista a raccordare tra le linee (quasi sempre Arianna Acuti), alle spalle di due attaccanti; solitamente una di peso (Claudia Ferrato, oppure, da gennaio in poi, e seppur poco, Asia Bragonzi), ed una più "leggera" (Caterina Bargi, e, a volte, Allison Rigaglia); ma in un contesto dinamico e di interscambio che non ha quasi mai lasciato spazio ai punti di riferimento per le avversarie di turno, spaziando dall'assetto appena detto ad un 4-3-3 con le attaccanti in linea, ad un 4-2-3-1, etc.
A rafforzare certi concetti, inoltre, vi è stata non poche volte la scelta di affiancare la mediana (di solito la ottima Anastasia Ferrara, o, in alternativa, Giada Abate e Emma Errico) a due mezze ali con chiare caratteristiche offensive (ma disposte al ripiego, al sacrificio), di movimento e dai connotati di fantasiste "vecchia scuola": Cuschieri (spesso più defilata a dialogare sulla corsia esterna con l'inarrestabile Mele, piuttosto che con Heidi Giles) e Giacobbo, la quale - oltre alle palesi doti tecniche di livello - in particolare ha riversato in campo un energia ed una freschezza che hanno fortemente contribuito a cambiare volto alla squadra. Inoltre, le altre mezze ali che andavano in media a "fare staffetta" con una delle due appena descritte, sono state l'onnipresente e concreta Alice Campora, Giorgia Bettalli (poi impiegata da terzina destra nella parte finale di campionato), e, in seguito, anche Norma Cinotti (arrivata come Asia nella sessione invernale), che da li in poi è stata preferita dal tecnico ligure alla stessa Alice (la quale ad ogni modo non le è da meno), e che ha dignitosamente fatto il suo, con buone prestazioni (soprattutto di tipo quantitativo).
Facendo invece una sorta di balzo all'indietro, e cioè in direzione "pacchetto difensivo", tra i pali Camilla Forcinella ha dato un contributo non indifferente (e Matilde Macera, su tutto ha parato un rigore contro la Vis Mediterranea), mentre in riferimento alla suddetta "linea a quattro", premesso che purtroppo Eleonora Oliva per un motivo o per un altro quest'anno ha giocato poco, per quanto non sia da discutere il valore delle due nostre "vecchie" centrali Sara Lucafò e Lucrezia Parolo (entrambe capaci di farsi trovare pronte e all'altezza quando chiamate in causa; Parolo anche con un gol e con dei buonissimi contributi da terzina destra), l'arrivo della Lipman e della Di Bari ha rafforzato notevolmente il reparto (anticipi, palloni alti, pressione in uscita, chiusure preventive, etc.), mentre Federica di Criscio, alternandosi dalla fascia destra alla sinistra così come al ruolo anch'essa di centrale, ha iniettato ulteriore esperienza, quantità, grinta e forza fisica, oltre ai gol segnati in momenti fondamentali della seconda parte della stagione (contro Cesena e San Marino). Giles, poi - fino allo stop che purtroppo l'ha vista terminare la stagione a marzo a causa di un problema muscolare - è stata la solita "pedina" di valore, anch'essa naturalmente in qualità di terzina, su entrambi i lati, e pure lei a segno, ad arricchire ulteriormente un quadro complessivo delle marcature di squadra che ha visto il contributo di tutti e tre i reparti di movimento, e per più volte; a testimonianza di un netto cambio di mentalità interno alla squadra, oltre appunto alle dinamiche di gioco, che però almeno per quel che mi concerne non hanno quasi mai rubato l'occhio, se non a tratti, tra situazioni evidentemente studiate e preparate in settimana (ma altalenanti, mai veramente assimilate ed espresse con costanza), ed altre - per la maggiore - improvvisate ed estemporanee, date sia dalla fantasia, l'estrosità e il dinamismo che, come detto, ci hanno caratterizzate dal centrocampo in su grazie a Giulia e Rachel, ma anche ad Arianna (e ancor di più dopo il ritorno di Alessandra Massa), sia per una tendenza di base al movimento, alla proposizione, e all'affondo, da parte di molte interpreti, in più ruoli.
Perciò, a grandi linee si è potuto assistere - principalmente - alla ricerca delle soluzioni lungo gli esterni, con annessi sovrapposizioni, triangolazioni e "dai e vai" (e relativi cross dal fondo, o dalla trequarti), la partecipazione a codesti scambi da parte delle mezze ali, il supporto delle attaccanti a venire incontro per fare spazio alle correnti e/o per tagliare dentro, verticalità, fraseggio orizzontale, e quant'altro; e... non è questo l'articolo in cui voglio scrivere nuovamente ciò che a mio parere avremmo dovuto/dovremmo migliorare "nonostante tutto", e soprattutto chi delle grife nel complesso ha fatto meglio oppure no.
Ce l'abbiamo fatta.
E non mi passa.
Adri
I DATI DELLA STAGIONE 24/25 - CAMPIONATO DI SERIE B FEMMINILE
Posizione finale: terza. Partite giocate: 30 (20 V, 4 P. 6 S.). Gol segnati: 71 (69 sul campo, 6 su rigore). Gol subiti: 19. Capocannoniera: Caterina Bargi (20).
LA ROSA (visibile anche qui)
(Nome, data di nascita, ruolo, gol, presenze)
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CALENDARIO E RISULTATI
(01/09/2024 - 18/05/2025)
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LA CLASSIFICA DEFINITIVA

Video pubblicato sul canale YT ufficiale che riassume la partita e la festa del 18/05